Eleonora Villa e Vittoria Blasigh sono le due punte di diamante di un nutrito gruppo di italiane che si sta facendo valere nelle mid-major conference. Facciamo il punto sulla stagione delle nostre azzurre.
Eleonora Villa e Vittoria Blasigh: le due stelle azzurre
Il rischio di vivere un po’ all’ombra della sorella gemella (già in orbita WNBA) Matilde c’era, ma Eleonora Villa è riuscita decisamente a ritagliarsi non solo un ruolo ma uno status da leader a Washington State. Dopo essersi rivelata una delle migliori freshman del programma con ben 29 partite in doppia cifra (di cui 13 consecutive), quest’anno ha alzato ancora di più l’asticella del suo gioco e si è resa protagonista di alcune delle più importanti vittorie della Cougars. Qualche esempio? I 20 punti che hanno permesso di ricucire il gap di 24 lunghezze contro Pacific; o i 19 contro Oregon State che nel primo tempo hanno di fatto chiuso la partita. Non a caso è la migliore realizzatrice della sua squadra (14.5 PTS e 44.2 FG% di media) e anche la seconda per assist di media (3.0).

Eleonora Villa
Non è da meno Vittoria Blasigh, vincitrice la scorsa stagione del premio come Freshman of the Year della American Athletic Conference. Già lo scorso anno si era ritagliata un ruolo centrale nelle rotazioni di South Florida trend che quest’anno ha avuto una definitiva conferma. Seconda realizzatrice della squadra con 10.2 punti di media, Vittoria è un ottimo terminale offensivo dalla lunga distanza: il suo tiro in step-back è un po’ il suo marchio di fabbrica e quest’anno è passata dal 33.8% al 43.6% da tre, con un volume di conclusioni sì più basso ma sempre sostanzioso (da 6.9 a 4.0 tentativi di media). Dopo Elisa Pinzan, ecco un’altra italiana che ha decisamente beneficiato dell’ambiente internazionale di USF.

Vittoria Blasigh
Alice Recanati e Silvia Nativi: le due senior
Dopo essere diventata leader per assist dell’intero programma ed essere entrata a far parte del “club dei 1.000 punti”, Alice Recanati continua la sua crescita esponenziale nella sua esperienza al college nel suo extra year di eleggibilità. Con una media di 4.8 assist e la seconda media punti in squadra (12.0), l’azzurra è la principale artefice della discreta prima metà di stagione di Eastern Kentucky (12-5).

Alice Recanati
Cambio di casacca invece per Silvia Nativi che, dopo tre stagioni con le Lady Techsters in Louisiana, è approdata quest’anno a Northern Colorado nella Big Sky. Il coach si fida molto di lei tanto da inserirla da subito nel quintetto iniziale e dandole un minutaggio importante: Silvia lo ha ripagato con un season-high di 13 punti in un losing effort contro Colorado e 10 punti nell’upset in trasferta contro Brigham Young.
Le nostre junior
Dopo tre stagioni a McNeese State, Clara Rosini ha deciso di inserire il suo nome nel portale dei transfer ed è approdata quest’anno a Georgia State. Con la nuova maglia ha inizialmente faticato a trovare minuti, ma da inizio gennaio appare stabilmente in rotazione uscendo dalla panchina.
Prima metà di stagione molto positiva (almeno individualmente) per Anna Rescifina. Dopo due anni da comprimaria, è entrata prepotentemente nelle rotazioni di American U, passando dai 6.2 minuti di media della scorsa annata ai 25.6 di quella in corso, con 6.2 punti a gara. Peccato che i miglioramenti dell’azzurra non vadano di pari passo con la stagione della squadra: le Eagles infatti devono ancora vincere la loro prima partita in questa stagione (0-16).
Situazione assai diversa per Promise Keshi: la sua Stetson è infatti seconda nella ASUN (3-1) e la nativa di Rubano ha fornito un contributo significativo nell’esordio vittorioso in conference play (11 punti senza errori al tiro contro West Georgia), continuando a giocare un ruolo nelle rotazioni (19.6 minuti in campo l’anno scorso e 22.8 in questo).