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Gonzaga-SC, difese a confronto

Autore: Manuel Follis
Data: 31 Mar, 2017

Le squadre hanno fatto i primi allenamenti all’University of Arizona Stadium e tra poche ore inizierà l’ultimo atto della stagione del college basketball. Dopo la nostra analisi sui giocatori da tenere d’occhio, ecco la prima preview di BasketballNcaa su quello che potrebbe succedere in campo tra Gonzaga e South Carolina, nella prima delle due semifinali (sabato notte, 00.10) .

I quintetti

Gonzaga South Carolina
Josh Perkins (so)
Nigel Williams-Goss (jr)
Jordan Mathews (sr)
Johnathan Williams (jr)
Przemek Karnowski (sr)
PJ Dozier (so)
Duane Notice (sr)
Sindarius Thornwell (sr)
Maik Kotsar (fr)
Chris Silva (sr)

South Carolina e Gonzaga sono entrambe alla loro prima apparizione a una Final Four, quindi partiamo col dire che a entrambe le squadre potrebbero “tremare le ginocchia”. O per proporla in maniera diversa, è possibile che chi avrà più faccia tosta o sangue freddo riuscirà alla fine a spuntarla sull’avversario. Da questo punto di vista, il quintetto e in generale la squadra degli Zags sembra essere più “esperta” di quella dei Gamecocks.

Gli accoppiamenti

Chi marca Sindarius Thornwell? Questo sarà il primo e principale problema di Mark Few (fresco vincitore del premio “coach of the year”), in primis perché finora nessuno è riuscito a fermare l’ala di South Carolina, tanto che parliamo del miglior realizzatore del Torneo (25,8 punti) e poi perché nessuna delle guardie di Gonzaga sembra attrezzata per contenerlo fisicamente, dato che è troppo alto e fisico (e capace di giocare in post basso) per Nigel Williams-Goss, Josh Perkins e Jordan Mathews, ma troppo veloce e tiratore per Johnathan Williams. Gonzaga non ha giocatori medium-size (come potrebbero essere Justin Jackson o Theo Pinson di UNC) in grado di fermarlo.

Chi marca Przemek Karnowski? Coach Few può vendicarsi del rompicapo-Thornwell regalandone uno all’allenatore avversario, Frank Martin. Il compito di marcare il polacco dei Bulldogs potrebbe toccare a Chris Silva, che è energico e verticale ma rende 30 chili al suo diretto avversario, peraltro diabolico nel prendere posizione (e chi lo sposta?) e nel giocare in post basso. Come se non bastasse, Silva è un giocatore soggetto a commettere falli e questo potrebbe essere un bel problema per i Gamecoks. L’altro candidato è Maik Kotsar, meno verticale ma più alto e pesante di Silva: l’estone però è un freshman mentre il polacco è un redshirt senior del 1993. A livello di esperienza, il confronto non inizia neanche.

I temi tattici

Alti o bassi? Scommettendo che Karnowski creerà problemi di falli a Silva e Kotsar, questo paradossalmente potrebbe essere un boomerang. Di norma coach Martin chiama il primo cambio per uno dei suoi due lunghi. E chi entra in campo? Rakim Felder che ancora un po’ non arriva a 1,80 nemmeno con il braccio alzato. Da altissimi a bassissimi. A quel punto, Thornwell gioca da 4 e fa a brandelli gli avversari. O almeno finora è andata così.

Rimbalzi. Eh ma Gonzaga è alta e grossa. Tutto vero, ma… Gonzaga è molto forte a sfruttare il post dei suoi giocatori, ma non è una squadra killer a rimbalzo offensivo. È concentrata sul rientro difensivo, che è ottimo se giochi contro West Virginia, ma serve meno se la squadra contro cui giochi (ovvero SC) non ha nella transizione primaria un suo punto di forza.

Quale difesa è più forte? Sulla carta Gonzaga e South Carolina sono le difese numero 1 e 2 della nazione. Gonzaga tende a far prendere brutti tiri proteggendo il suo ferro grazie a una batteria di lunghi talentuosa e corposa (oltre a Williams e Karnowski, ci sono anche Killian Tillie e Zach Collins) senza giocare eccessivamente sulle linee di passaggio e senza cercare di forzare palle perse. South Carolina in difesa sfrutta il duo Thornwell-Dozier, ovvero due giocatori con mani e piedi da guardia ma altezza da ala (1,98 di media tra i due) che soprattutto nei raddoppi e nelle zone match up finiscono per occupare spazi che di norma le altre squadre lasciano a disposizione di Gonzaga.

Pronostico

Se il gioco dentro-fuori di Gonzaga fila liscio e il tiro da 3 resta quello mostrato negli ultimi due turni al Torneo (16/34), i Bulldogs dovrebbero riuscire a portare a casa la vittoria. Ma l’analisi indica che South Carolina è subdola nel suo modo di infilare granelli negli ingranaggi degli avversari e comunque giocherà leggera, perché sa di essere sfavorita. E in un finale punto a punto forse scommetteremmo più su Thornwell che su Willams-Goss.

 

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