Era la Preseason #1 della scorsa stagione e sarà con molta probabilità la Preseason #1 della prossima stagione. Kansas completa il rinnovamento del proprio roster in sole tre settimane aggiungendo tutti gli aspetti mancati nel 2023-24 e mettendo nuovamente al centro Hunter Dickinson che tornerà a Lawrence per l’anno da super senior.
Imparare dagli errori
Con uno scambio su Twitter ad un giorno dalla scadenza per mettere il proprio nome nel Draft Nba, Hunter Dickinson e Bill Self decidono di dare una scossa alla Portal Season annunciando il ritorno del centro ex Michigan a Kansas. Era nell’aria praticamente da metà stagione, dal momento in cui l’annata di Kansas è andata a sud e con essa anche le velleità di titoli, individuali e di squadra, del senior. Infatti, iniziata l’offseason, l’insider dei Jayhakws Mike Vernon aveva subito messo le cose in chiaro: Bill Self sta reclutando giocatori attorno ad Hunter Dickinson. Lo scorso anno non era stato così.
Yeah you’re right coach. I guess it’s time to tell everyone I’m coming back! Rock Chalk!
— Hunter Dickinson (@H_Dickinson24) April 26, 2024
Nel 2017 Kansas era stata coinvolta nello scandalo Adidas per via di un sospetto pagamento nei confronti del centro angolano Silvio De Sousa e solo nello scorso ottobre la vicenda ha trovato una sua conclusione. Niente postseason ban, ma Bill Self si è autoimposto una limitazione in termini di scholarship. Il risultato è che Kansas nella scorsa stagione, tra limitazioni, decommit e sospensioni per casi giudiziari, aveva a roster soli dieci giocatori con borsa di studio. Di questi, uno ha avuto una redshirt (Zach Clemence), due erano freshmen che si sono rivelati poco pronti (ElMarko Jackson e Jamari McDowell) e un altro era un transfer che ha steccato (Nick Timberlake).
Con la squadra già ridotta all’osso, al quale si è aggiunto l’infortunio di Kevin McCullar nelle fasi finali della stagione, i Jayhawks hanno concluso una della stagione più deludenti della gestione Self che comunque ha portato un seed #4 e un secondo turno al Torneo, un 2° quintetto All-American e diversi scalpi d’eccellenza. Bill Self da questa stagione potrà tornare ad avere a disposizione 13 borse di studio e il risultato si è visto: al centro ci sarà Hunter Dickinson ma attorno a lui tutto sarà diverso.

In vent’anni di Big 12, mai Kansas aveva perso otto partite in regular season. L’anno prossimo la conference più forte della D-I si rinforzerà con gli arrivi di Arizona e Colorado su tutte
Prospettive future
Nick Timberlake è stato un buco nell’acqua, il caso giudiziario di Arterio Morris ha privato di una guardia elettrica capace di spaccare in due le difese e l’anno sottotono di ElMarko Jackson, che tornerà, ha tolto uno shotmaker di qualità. Tutto questo ha portato ad aggravare sulle spalle di Dickinson e McCullar il peso dell’attacco di Kansas. L’anno prossimo non sarà così perché Bill Self ha pescato dal portal solamente giocatori atletici, con una smaccata propensione alla difesa e che aggiungono, ognuno di loro, le caratteristiche mancate lo scorso anno.
Rylan Griffen porta da Alabama il suo bel 39.2% da tre e la voglia di irrompere nel primo giro del Draft Nba 2025, Riley Kugel da Florida e Zeke Mayo da South Dakota State saranno deputati a creare tiri grazie alle loro capacità atletiche e dal palleggio mentre AJ Storr, 2° quintetto della scorsa Big Ten con la maglia di Wisconsin, riempirà la casella da scorer occupata da McCullar. Meno forte fisicamente e più atletico dell’ex Texas Tech, lo scorso anno con i Badgers ha vissuto una situazione simile a quella delle stelle di Kansas: unico sbocco offensivo di un attacco asfittico. In realtà, il junior è un’ala di oltre due metri che brilla in transizione e senza palla potrebbe essere imbeccato dai numerosi playmaker per segnare senza fatica.
Nativo di Lawrence, città dove sorge l’università di Kansas, Mayo torna a casa dopo aver vinto l’MVP della Summit League. Un tiratore, un creatore dal palleggio, un possibile 6° uomo di lusso
Al centro di tutto questo contesto c’è Hunter Dickinson che vuole tutto quello che Kansas gli aveva promesso un anno fa: la possibilità di giocarsi il titolo nazionale e il premio di miglior giocatore della nazione. Con questo roster attorno a lui, l’area sarà apertissima per i suoi 1-vs-1 in post e potrà punire qualsivoglia raddoppio riaprendo verso i tiratori. La possibilità di alternarsi con il freshmen 5 stelle Fiory Bidunga darà a Dickinson più ossigeno rispetto allo scorso anno, dove spesso non poteva permettersi più di 3/4 minuti in panchina, puntando più sull’efficienza. Una macchina da doppia doppia (17.9 punti più 10.9 rimbalzi) che potrà aumentare i suoi numeri. Sarà sempre servito da Dajuan Harris e da KJ Adams, al loro ultimo anno in Division I, con i quali ha creato un’intesa vincente nel pick&roll e pick&pop col primo e nei giochi alto-basso e nei short roll col secondo.
La rotazione che Bill Self ha creato per i Jayhawks sembra spuntare tutte le caselle per essere una favorita al titolo: esperienza, continuità nel roster, un candidato NPOY, una serie di aggiunte di livello dal portal e freshmen di alto livello. É la ricetta con cui Dan Hurley ha costruito l’ultima dominante versione di UConn. É il modo in cui si vince in Division I oggigiorno. Non puntare solo sul portal o solo sui freshmen, ma essere competitivi in ogni singola componente nella costruzione del roster. Non a caso, Bill Self è un Hall of Fame che punta forte, grazie a Dickinson, al terzo titolo in carriera.