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Il mistero Kentucky

Autore: Raffaele Fante
Data: 25 Feb, 2018

La stagione

Se qualcuno è stato capace di prevedere il volto dei Wildcats in questo Torneo, è un vero mago. Talento fisico diffuso, talento tecnico decisamente meno, la squadra più giovane della Ncaa ha vissuto di alti e bassi per tutta la stagione, dimostrando non solo ovvia inesperienza ma anche molte lacune, sia in difesa che in attacco. Però nessuno ha nove giocatori con braccia lunghe come quelle a disposizione di John Calipari, un’ala piccola di 2.06 cm come Kevin Knox e un reparto lunghi con 5 giocatori intercambiabili. Tra tanti freshman super attesi, alla fine il migliore è stato Shai Gilgeous-Alexander, cioè uno arrivato a Lexington per fare il cambio delle guardie mentre ora punta dritto al Draft, alimentando notevolmente le proprie quotazioni dopo esser stato un grande trascinatore nelle vittorie con Davidson e Buffalo. La vittoria al Torneo della SEC ha riportato UK tra le big del Torneo: vista l’autorevolezza mostrata nei primi due turni, possono davvero andare fino in fondo.

Shai Gilgeous Alexander (Kentucky)

Giocatore chiave

Proprio Knox e la sua faccia imperturbabile sono il simbolo dell’imprevedibilità di Kentucky, nel bene e nel male: scorer elegante ed efficace o presenza inutile in mezzo al campo, devastante con 34 punti contro una superdifesa come quella di West Virginia o assente totalmente ingiustificato con 5 punti nella sconfitta contro Missouri. Tiratore da 3 molto più sospetto di quanto si pensasse (34.1%), resta il miglior attaccante di una squadra che proprio in attacco ha faticato molto più del previsto. Difficile che sarà mai un leader, ed ecco perché era difficile scommettere su Kentucky al Torneo.

I prospetti

All’inizio dell’anno praticamente tutti, ora decisamente meno. Nick Richards, per esempio, era dato nei primi 10 in qualche mock e invece è molto meglio che prolunghi la sua carriera universitaria, mentre è dall’anno scorso che si parla di Hamidou Diallo come possibile crack e invece è stato finora una delle delusioni. Una guardia di quasi due metri come Shai Gilgeous-Alexander interessa eccome la NBA, così come una PF con il fisico di Knox. Trattasi di scommesse però, difficile che qualcuno le voglia fare al primo giro.

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