La stagione
E’ stato un gran finale di conference a portare i Bulldogs dove in pochi pensavano potessero arrivare. E invece la squadra costruita su un unico pilastro chiamato Yante Maten ha chiuso la Sec battendo Tennessee e Florida ed ecco che il Selection Committee non ha potuto ignorarli. Giusto portare al torneo una squadra sicuramente non piena di talento ma solidissima in difesa da dove partono tutti i suoi successi. Controllo del ritmo e ovviamente una gran quantità di palloni serviti a Maten sono le basi del gioco di coach Mark Fox, uno dei più duri e onesti allenatori dell’Ncaa nell’accusare l’intero sistema per lo scandalo che ha coinvolto il college basket. A sua disposizione non ha moltissimo ma il supporting cast composto dai vari William Jackson e Derek Ogbeide lavora duro al servizio della sua stella e tanto basta.
Il giocatore chiave
Inutile starci a pensare troppo, Yante Maten è il leader, il realizzatore, il simbolo, il qualsiasi voglia di positivo volete voi di Georgia. Primo e terzo della Sec rispettivamente in punti e rimbalzi, ala forte che può giocare anche centro ma che è sempre più a suo agio anche con il tiro da 3, è il classico lungo vecchia scuola che usa il piede perno come pochi nella D I e ha mani morbide che lo rendono molto efficace nei pressi del ferro. Chiude in bellezza la sua carriera universitaria portando Georgia al torneo, in un altro contesto avrebbe avuto probabilmente molti più riflettori addosso nel corso di questi 4 anni.

Yante Maten (Georgia)
I prospetti
Nba? Difficile, ma non impossibile. Europa? Più probabile perchè Maten merita una carriera da pro e può farlo anche a buon livello. A club in cerca di un buon 4-5 che sappia fare un po’ tutto conviene prendere nota del suo nome, perchè sa giocare e ha la testa giusta per poter essere un fattore non solo al college.