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Ja Morant show, tutto facile per le big

Autore: Redazione BasketballNcaa
Data: 21 Mar, 2019

 

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Un upset atteso ma comunque impressionante, con la tripla doppia di Ja Morant, tante mid che hanno lottato fino all’ultimo e le favorite che invece hanno avuto vita facile, con l’eccezione di Michigan State.

Vediamo nel dettaglio cosa è successo nelle prime 16 partite del tabellone principale, regional per regional.

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EAST

#2 Michigan State – #15 Bradley 76-65

Per circa 35 minuti, è sembrato possibile l’upset. Ma alla fine il talento di Michigan State ha preso il sopravvento. Gli Spartans vincono così un combattuto primo turno grazie alla doppia doppia di Xavier Tillman e ai 26 punti di Cassius Winston che ha confermato ancora una volta di meritarsi un posto tra i finalisti del premio di Giocatore dell’Anno. Bradley è stata brava a tenersi in partita fino al parziale decisivo con Matt McQuaid che ha creato il divario tra le due squadre. Ci vorranno però degli Spartans migliori contro Minnesota al secondo turno, dopo l’upset dei Gophers su Louisville.

 

#3 LSU – #14 Yale 79-74

Era l’upset più atteso del primo turno e invece si è rivelata solo una bella partita. Un po’ meno equilibrata di quanto non dica il punteggio finale, visto che LSU in sostanza l’ha controllata fin dall’inizio. I Tigers hanno mandato 6 uomini a referto con almeno 8 punti e quattro in doppia cifra, sintomo di una squadra in forma, che però nel finale ha subito la rimonta di una mia doma Yale. I campioni della Ivy League hanno pagato la pessima serata del prospetto Nba Miye Oni che pur restando in campo tutti i 40 minuti è riuscito a essere un fattore solo in difesa chiudendo con soli 5 punti e un 2/16 complessivo al tiro (1/10 da 3). LSU ha invece trovato scorer diversi lungo il match, partendo con Tremont Waters, continuando con Javonte Smart e chiudendo con i tiri liberi provvidenziali di Skylar Mays.

#6 Maryland- #11 Belmont 79-77

Maryland ha vinto una partita veramente combattuta e i Bruins escono dal torneo a testa alta, dopo una bella prestazione. Dopo essere stati avanti anche di 12 punti grazie alla grande prova da 35 punti di Dylan Windler, i ragazzi di Rick Byrd hanno sofferto la fisicità dei Terrapins. Sia Bruno Fernando (14 punti, 13 rimbalzi) che Jalen Smith (19 punti, 12 rimbalzi) sono andati in doppia doppia e hanno portato Maryland alla vittoria, dimostrando ancora una volta di essere una squadra in grado di uscire dalle difficoltà. I Terrapins affronteranno LSU al secondo turno.

 

#7 Louisville – #10 Minnesota 76-86

Meriti di Minnesota o demeriti di Louisville? Vanno bene entrambe le analisi per una partita nella quale i Cardinals hanno sostanzialmente inseguito tutto il tempo dando sempre l’impressione di essere un po’ in affanno. I Gophers hanno giocato la partita dell’anno. Da 12 palle perse di media si son fermati a 5. Rispetto alle 5 triple segnate di media ne hanno realizzate 11, grazie alla superlativa prestazione di Gabe Kalscheur (5/11). Louisville ha pagato le molte distrazioni (anche a rimbalzo difensivo) e la serata no di uno dei suoi uomini chiave ossia Dwayne Sutton (3 punti con 0/6 da 3).

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SOUTH

#3 Purdue – #14 Old Dominion 61-48

Purdue vince e convince contro Old Dominion (61-48) concedendo agli avversari – per la verità non molto in serata – le briciole. Ovviamente a trascinare i Boilermakers è stato Carsen Edwards (26 punti con 7/23 dal campo, 7 rimbalzi, 4 assist e 2 recuperi), che si è preso tante responsabilità ed ha tracciato la strada da seguire ai compagni. Anche in difesa

 

I compagni appunto, perché la vittoria di Purdue pur con un leader acclamato è stata corale. Mentre Aaron Wheeler (7 punti, tutti nel primo tempo) e Grady Eifert (6, due triple nel secondo) si sono dati da fare in un singolo tempo, l’olandese Matt Haarms (13 punti con 5/6 al tiro e 2 stoppate) è stato incisivo sotto canestro per tutto il match.

Old Dominion lascia con un po’ di amaro in bocca. Rispetto alle previsioni ha avuto poca potenza di fuoco, soffrendo lunghi periodi di digiuno offensivo. A fine primo tempo quando Purdue ha piazzato il decisivo break di 11-0, i Monarchs hanno sbagliato 11 tiri consecutivi e non tutti per merito della difesa avversaria. L’unico a provarci davvero è stato Ahmad Caver (19 punti con 8/20 dal campo) mentre BJ Stith (14 con 5/16 e 10 rimbalzi) si è svegliato troppo tardi.

#6 Villanova – #11 Saint Mary’s 61-57

Come preventivabile, è la coppia Booth-Paschall a griffare il successo di Villanova su Saint Mary’s. I due senior dopo un primo tempo nel quale hanno inciso poco, hanno realizzato 20 dei 33 punti dei Wildcats nella ripresa. Mentre Eric Paschall ha litigato col ferro per tutta la gara (14 punti con 6/14 e 2/7 da 3) ma ha contribuito con 8 punti al principio di fuga dei suoi, più determinante è stato Phil Booth (20 punti e 7/13 dal campo).

Villanova ha esordito con un 3/3 dall’arco nei primi 5′, poi ha sparacchiato e chiuso con 8/20. La primissima tripla l’ha segnata il sophomore Jermaine Samuels (12 punti con 5/11 al tiro), per l’occasione terzo violino della squadra che ha portato anche un importante apporto difensivo. Ed è stato lui a segnare il canestro della staffa

 

Saint Mary’s ha fatto la sua porca figura, vincendo la lotta a rimbalzo 33-29 e concedendone solo 5 offensivi. Non è bastato però per avere la meglio degli avversari che oggettivamente avevano qualcosa in più. Oltre ai soliti noti Jordan Ford e Malik Fitts (13 punti ciascuno), bene Tommy Kuhse (8 punti) che ha gestito una marea di palloni prima di uscire per falli, e l’estone Matthias Tass (9 punti) che ha avuto un ottimo impatto dalla panchina.

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WEST

#1 Gonzaga – #16 Fairleigh Dickinson 87-49

53-17 a fine primo tempo, 87-49 alla fine. Il 43% da tre con 22 assist a fine partita. Guerra a rimbalzo vinta 42-27. Gonzaga è stato un rullo compressore.

 

#2 Michigan – #15 Montana 74-55

Per il secondo anno consecutivo, Michigan passa il primo turno battendo agevolmente Montana. È stata una vittoria costruita a partire dalla difesa (33.3% dal campo concesso ai Grizzlies) e nella quale Charles Matthews si è messo in evidenza con una doppia-doppia (22 punti e 10 rimbalzi).

#4 Florida State – #13 Vermont 76-69

Florida State passa il turno ma non senza fatica, visto che Vermont è riuscita tenerle testa per quasi tutto l’incontro. I Catamounts hanno rotto il ghiaccio con una pioggia di triple proseguita poi lungo tutto il match (7/13 nel primo tempo, 16/32 in totale) che ha messo i Seminoles in difficoltà. La maggior taglia, fisicità e atletismo di FSU doveva essere la chiave della partita: così è stato alla fine. Chiusi i primi venti minuti sul 27 pari, Florida State ha cominciato finalmente a cercare di più Mfiondu Kebengele (21 punti di cui 14 nella ripresa): i suoi punti e quelli di Terence Mann (19 con 6/8 dal campo e 7/8 ai liberi) sono stati decisivi per imporre una certa distanza di sicurezza nella volata finale.

 

#5 Marquette – #12 Murray State 64-83

Doveva essere la super-sfida fra Ja Morant e Markus Howard e ha finito per essere un monologo del fuoriclasse di Murray State: 17 punti, 11 rimbalzi e 16 assist per la prima tripla doppia al Torneo da quella di Draymond Green nel 2012. La partita di Morant è stata sensazionale, una sorta di compendio delle sue qualità migliori e, quindi, costellata di perle assolute: linee di passaggio immaginifiche, una tripla centrata mettendo separazione con eleganza e rapidità fino a una schiacciata vietata ai comuni mortali.

 

Morant migliora i compagni in maniera sensibile e, perché ciò accada, ci vuole un contorno di giocatori realmente capaci di eseguire. Tevin Brown (19 punti), Shaq Buchanan (14), KJ Williams (16) e compagnia non potevano fare di meglio nel premiare i suoi sforzi. Howard ha chiuso la partita con 26 punti (9/27 dal campo, 4/5 ai liberi) ma la vera notizia è il contesto desolante di Marquette. La squadra di Milwaukee è involuta in una maniera incredibile durante le ultime settimane e contro Murray State è davvero sparita dal campo. Da chi e da cosa ripartiranno i Golden Eagles?

#7 Nevada – #10 Florida 61-70

Una Florida quadrata e concentrata ha eliminato la solita Nevada sempre imprevedibile. I Wolfpack hanno pagato la tremenda prestazione di Caleb Martin, 19 punti ma 5/22 dal campo, 2/11 da tre, 6 palle perse e una serie di letture terribili. Il gemello Cody ha provato a tenere a galla i suoi, tentando una rimonta nel finale, ma i Gators si sono dimostrati lucidissimi a battere colpo su colpo. Grande prestazione di Kevarrius Hayes, 16 punti e 3 stoppate prima di uscire per falli. Florida incontrerà sabato sera Michigan.

#8 Syracuse – #9 Baylor 69-78

Il festival del tiro di Salt Lake City. Partita con pochi possessi ma con percentuali folli da tre. Baylor ha tirato il 16/34 da tre e Syracuse 12/29. Questa differenza ha determinato il 78-69 finale in favore dei Bears. Partita più divertente del previsto. Syracuse non ha sofferto la mancanza di Frank Howard, sospeso ormai per settimana, trovando uno splendido Elijah Hughes, 25 punti per lui. Semplicemente, Baylor è sembrata più esperta, con Makai Mason, 22+4+4 assist e 40% da tre, a trovare punti quando la 2-3 degli Orange funzionava. I Bears hanno attaccato meglio con Mark Vital in campo, alle prese con problemi di falli per tutta la partita.

 

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MIDWEST

#2 Kentucky – # 15 Abilene 79-44

L’infortunio di PJ Washington è il vero problema dei Wildcats che in campo non hanno avuto alcun problema a chiudere molto in fretta la pratica Abilene. Senza il sophomore che ha trascinato UK per tutta la stagione e che salterà anche la prossima partita, Keldon Johnson si è preso la scena (25 punti e 6 rimbalzi) aiutato dal solito Tyler Herro (14-5-2) e Reid Travis, tornato sui livelli di inizio stagione. Per Abilene non c’è mai stata alcuna chance, anche per via delle scarse capacità a rimbalzo dove sono stati dominati.

PJ Washington a bordo campo infortunato

#4 Kansas – #13 Northeastern 87-53

Ci avevano puntato in tanti, perchè la Kansas di questi tempi è un po’ malmessa e Northeastern una mid tutt’altro che scarsa. Invece altro che upset, è stato un vero e proprio massacro con Dedric Lawson (25 punti e 11 rimbalzi) incontenibile per i finti lunghi degli Huskies che potevano solo sperare che funzionasse la loro arma migliore, cioè il tiro da 3. E invece Vasa Pusica e compagni hanno messo insieme un pessimo 6/28 e la partita non è praticamente mai iniziata.

#5 Auburn – #12 New Mexico State 78-77

La partita più folle del primo turno è stata un mix assurdo di scelte sbagliate ed errori che New Mexico State ricorderà a lungo. Perché gli Aggies hanno avuto più di una chance nel finale di eliminare i campioni della Sec ma hanno deciso di sprecarle tutte. Così come Auburn è riuscita quasi a farsi riprendere nonostante fosse avanti di 7 a meno di un minuto dalla fine. Ma è la March Madness e tutto può succedere. Bryce Brown e Jared Harper hanno come sempre guidato i Tigers nel loro folle run and shot, ma entrambi hanno fatto clamorose sciocchezze nel finale. Alla fine questa l’hanno portata a casa. Se giocano così, la prossima contro Kansas probabilmente no.

 

# 7 Wofford – # 10 Seton Hall 84-68

Un super Fletcher Magee guida Wofford al secondo turno. Il Senior ha stabilito il record di triple segnate in carriera per una squadra di Division I e chiuso il match a 24 punti evitando un upset che per molti era possibile. I Terriers hanno guadagnato la doppia cifra di vantaggio già nel primo tempo guadagnandosi così la prima vittoria al Torneo dopo cinque tentativi. Per i Pirates ci sono stati molti problemi – scarso tiro da 3 (9 su 27), pessime percentuale ai liberi (60%) e tante palle perse (13) – e quelli scesi in campo erano i lontani parenti di chi ha tenuto testa a Kentukcy, Marquette e Villanova.

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