Ci era riuscita solo una volta Loyola Chicago nel 1963, ce l’ha fatta anche Kansas nel 2022, recuperando uno svantaggio di 15 punti all’intervallo (40-25) per andare a vincere 72-69 alla fine e conquistare il secondo titolo Ncaa di Bill Self dopo quello del 2008. Di sicuro la finale della March Madness è stata una delle partite più intense ed emozionanti di tutto il Torneo, fino alla giocata con la tripla per il pareggio di Caleb Love che non ha raggiunto nemmeno il ferro.
I giocatori di North Carolina hanno dato tutto quello che avevano e anche di più, visto che a pochi secondi dalla fine Armando Bacot ha lasciato il campo zoppicando dopo essersi re-infortunato sulla caviglia già dolorante. Il lungo dei Tar Heels è stato una delle storie di questa finale, giocando una partita eroica e riuscendo praticamente su un piede solo a realizzare la 31esima doppia-doppia della stagione (15+15 alla fine) superando Blake Griffin ed eguagliando il record di David Robinson.
I Jayhawks hanno sfruttato una partita solida di David McCormack (15+10), autore dei 4 punti negli ultimi secondi fondamentali, ma devono ringraziare soprattutto Remy Martin, ancora una volta protagonista della ripresa (come successo nel corso del Torneo) con quasi tutti i punti cruciali (12 sui 14 complessivi) nel testa a testa finale. Kansas nel complesso ha avuto il merito di entrare in campo nel secondo tempo più concentrata, mettendo più pressione sulla palla e restituendo aggressività sotto i tabelloni.
Tutti i Jayhawks hanno messo uno zampino nella vittoria finale, da Dajuan Harris con pochi punti ma fondamentale in difesa, a Christian Braun con canestri importanti in contropiede, a Ochai Agbaji, la stella della squadra, che non ha giocato una partita perfetta, spesso imbrigliato dalla pressione di un eccezionale Leaky Black. North Carolina ha trovato nel secondo tempo un contributo inaspettato da parte di Puff Johnson (11 punti e 6 rimbalzi fino a quando non si è sentito male), ma ha pagato la partita orribile di Caleb Love, la peggiore della March Madness, chiusa con 5/24 al tiro (1/8 da tre), scelte spesso rivedibili con 2 assist e 4 palle perse.
La March Madness non finisce, però, con la sirena di fine partita ma con la pubblicazione dell’One Shining Moment.
One Shining Moment 🙌#MarchMadness pic.twitter.com/QVGztYPafv
— NCAA March Madness (@MarchMadnessMBB) April 5, 2022