Quattro partite in cinque giorni e il tour in Italia di Kansas è passato alla velocità della luce. I Jayhawks hanno ingranato partita dopo partita e coach Bill Self è sembrato particolarmente soddisfatto dell’ultima gara, quella in cui non hanno giocato i due lunghi, il freshman Billy Preston e il sophomore Udoka Azubuike. Il college di Lawrence ha segnato nell’ordine 90, 92, 99 e 118 punti mostrando, partita dopo partita, miglioramenti nella circolazione di palla e nella velocità di esecuzione. La redazione di BasketballNcaa ha seguito tutte le gare, sia quelle a Roma sia quelle a Seregno. Ecco 5 riflessioni dopo il tour italiano
Devonte Graham è il leader della squadra
A domanda secca coach Self non ha avuto dubbi: Devonte Graham è e sarà il leader della squadra. La guardia al suo ultimo anno in maglia Jayhawks si è comportata esattamente da leader, dentro e fuori dal campo. Graham ha steccato al tiro solo l’ultima gara (2-11) nella quale si è un po’ intestardito con il tiro da 3 (1-8 alla fine, ma veniva da uno scintillante 8-14 nelle partite precedenti). È stato sempre lui però a dettare i ritmi all’interno dei match, a decidere quando correre e quando impostare l’azione e la sua media di 7,5 assist in 4 partite la dice lunga su come sta in campo (Malik Newman gli deve molti dei 32 punti con cui ha chiuso l’ultima partita). Sintomatico il suo atteggiamento anche in panchina, spesso in piedi a incitare i compagni, pronto ad avere l’ultima parola anche in spogliatoio nel dopo gara, fino al momento di salire sul pullman.
Attenzione a Malik Newman
La coppia dell’anno scorso Mason-Graham quest’anno potrebbe essere (e nei piani di coach Self sarà) Graham-Newman. La guardia che è stata ferma un anno dopo il trasferimento da Mississippi State scalpita per mostrare il suo valore, e si è visto in Italia. Era entrato al college considerato un prospetto Nba e il suo anno da freshman ha un po’ deluso. Adesso, se Graham sarà la mente della squadra, probabilmente Newman sarà la principale bocca da fuoco. Ha terminato il tour come miglior marcatore di Kansas (18,5 punti a partita) mostrando doti balistiche (ha chiuso con il 50% da 3 e con una gara da 6-8) ma anche capacità di creare dal palleggio e di concludere in acrobazia. Self gli chiederà anche di difendere (che non sembra la specialità della casa) ma se Newman mostrerà applicazione, Kansas potrà dire la sua in stagione e lui potrebbe anche lasciare la Ncaa immediatamente tentando la carta draft.
Azubuike, l’ago della bilancia
Due gare concrete e poi due gare a riposo (dallo staff hanno fatto sapere che non stava bene) per il centro, l’unica vera presenza in area di Kansas. Udoka Azubuike non sarà il perno offensivo della squadra, ma dalla sua capacità di gestire falli e minuti in campo passerà probabilmente molta della credibilità dei Jayhawks in ottica Torneo Ncaa. Di fatto, considerando la giovane età di Preston e le dimensioni non da intimidatore di Mitch Lightfoot (il cui impegno non manca comunque mai), Azubuike sarà l’unico vero lungo di Kansas a garantire rimbalzi e protezione dell’area. I piedi, in relazione alla stazza, sono discreti e considerando quello che di norma coach Self sa ricavare dai suoi lunghi c’è da sperare in una stagione da protagonista. Viceversa, soprattutto nel caso dovesse ancora mostrarsi fragile e soggetto a infortuni, la stagione di Kansas potrebbe complicarsi.
Via allo small ball
Self e il suo staff d’altronde sono perfettamente consci che il roster di Kansas è limitato, sopratutto alla voce “presenza-in-area” e per questo Kansas, a detta dello stesso allenatore, probabilmente in stagione giocherà spesso piccola, come già fatto l’anno scorso quando schierava Josh Jackson da 4 (proprio a causa dell’infortunio di Azubuike). Quindi ci sarà da aspettarsi molta aggressività sulle linee di passaggio, molti switch difensivi, gioco veloce, grande circolazione e tiro da fuori. Attenzione però, perché la notizia del momento nel college basketball è il ritorno sul mercato del lungo Mitchell Robinson, che ha lasciato in malo modoWestern Kentucky. Robinson adesso è nel mirino di molte università ma (ovviamente) anche nel mirino di Kansas, università che visiterà nel week end del 12-13 agosto. Il suo reclutamento darebbe un altro volto ai Jayhawks.
Freshmen, ne riparliamo a novembre
C’era grande attesa di osservare i due freshmen Billy Preston (ala grande) e Marcus Garrett (guardia con un buon fisico). Entrambi hanno mostrato applicazione ma entrambi sono sembrati un po’ indietro nella velocità di esecuzione e nell’interpretazione del gioco dei Jayhawks. Preston ha disputato le prime tre partite garantendo discreta concretezza in area (complessivo 8-17 da 2pt) ma poca mira da 3 punti e in più anche qualche buon lampo difensivo e a rimbalzo. Garrett ha mostrato la stessa intensità e la stessa volontà, ma ha faticato un po’ al tiro (3-11 dall’arco) mostrando una meccanica non fluidissima e dimostrandosi più a suo agio nell’attaccare il ferro.