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Klay Thompson fuori per la stagione

Klay Thompson - Golden State Warriors
Autore: Paolo Mutarelli
Data: 22 Ott, 2019

Klay Thompson difficilmente giocherà la prossima stagione. La quasi certezza è arrivata ieri da NBC Sports, a poche ora dall’avvio del campionato. Steve Kerr ha infatti voluto sottolineare nel corso di un’intervista il fatto che difficilmente Thompson rientrerà in campo. Può essere che l’abbia fatto per togliere un po’ di pressione a Golden State.

Thompson si è infortunato al legamento crociato del ginocchio il sinistro, il fatidico torn ACL, durante gara 6 delle scorse Finals contro Toronto (partita risultata poi decisiva). Un infortunio che ha anche pregiudicato la rincorsa dei Warriors al Three-Peat. Nel notiziario dell’ora di pranzo, NBC Sports Bay Area, Steve Kerr ha dichiarato: “Dobbiamo iniziare a capire che sarà davvero difficile rivedere Thompson in campo quest’anno”.

In effetti, anche considerando il recente passato e i giocatori che hanno subito lo stesso infortunio come Zach LaVine o Jabari Parker, in quasi tutti i casi si tratta di atleti che hanno saltato l’intero anno. Lo staff medico di Golden State, memore del tragico infortunio di Kevin Durant durante le Finals, non vorrà probabilmente forzare i tempi di recupero di Thompson, che a febbraio compirà 30 anni.

Per Golden State, questa notizia non ha in fondo ripercussioni immediate, anzi potrà forse portare i giocatori ad avere e prendersi una maggiore responsabilità in campo, senza giocare pensando al possibile ritorno di Thompson. Certo, in questo modo le probabilità che una volta arrivati a febbraio/marzo i Warriors possano trasformarsi in una contender scendono. Il nucleo composto da Stephen Curry, Draymond Green e lo stesso Thompson è stato quello del record delle 73 vittorie e ai playoff sicuramente nessuno avrebbe voluto affrontarli nuovamente.

La stagione degli Warriors a questo passerà molto da un ritorno allo stato di realizzatore puro di Curry, che dovrà sfoderare una stagione sovrannaturale anche solo per portare i suoi ai playoff. Draymond Green dal canto suo dovrà tirarsi a lucido per giocare una stagione da playmaker come solo lui sa fare mentre la scommessa D’Angelo Russell dovrà pagare dividendi e il giocatore dovrà aiutare in attacco soprattutto quando l’ex Davidson si prenderà quella manciata di secondi di riposo.

Per il resto, ci sono pochi giocatori in grado di portare contributo concreto a roster. Il reparto lunghi  formato da Kevon Looney e Willie Cauley Stein è in fono accettabile, ma il resto è tutta una scommessa. Jacob Evans sembra avere grosse lacune offensive, Jordan Poole è stato bullizzato da Zach Norvell (!) in preseason, Alec Burks è “il solito” Alec Burks (un onesto giocatore) e Glenn Robinson è famoso per aver vinto una gara di schiacciata anni fa. Per molti è troppo poco per fare i playoff ad Ovest. per altri restano gli Warriors.

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