C’è un posto speciale a circa 40 chilometri a nord di Boston. È l’Hammel Court, palestra di 1500 posti, dove un allenatore tutto sommato giovane come Joe Gallo insegna basket con una passione da coach vecchio stampo, scandendo i suoi interminabili pomeriggi d’allenamento con l’urlo: ‘We don’t stop competing! Compete! Compete!’

Il campo di Merrimack
Il capolavoro dei Warriors
Benvenuti al Merrimack College, sede di una delle più grandi sorprese della stagione di college basket appena conclusa. Dopo aver speso gran parte della loro esistenza – settantennale – in Division II, i Warriors quest anno hanno scritto un (piccolo) pezzetto di storia della Division I. Un po’ in sordina, infatti, hanno conquistato il titolo della Northeast Conference, con 20 vittorie e 11 sconfitte, stabilendo un nuovo record: Merrimack è la prima scuola nella storia della Ncaa a vincere un titolo di Conference nella sua prima stagione di Division I.
La festa finale è arrivata nella senior night con il successo contro Central Connecticut per 69-58, una vittoria che resterà scolpita per sempre nella storia di questa piccola università che si è imposta nonostante la presenza di college più blasonati nella Nec, come Robert Morris, Sacred Heart e Fairleigh Dickinson. E le 20 vittorie conquistate in stagione sono un (altro) record per una scuola al primo anno in D-I.

La festa di Merrimack
Sogno da rimandare
Festa grande a North Andover, città di 30mila abitanti nella contea di Essex, stato del Massachusetts. Ma la stagione mirabolante dei Warriors avrebbe meritato un finale migliore: la partecipazione alla Big Dance. La pandemia da Covid-19 ha sancito la chiusura anticipata dell’attività agonistica, ma coach Gallo e i suoi ragazzi già sapevano che non avrebbero potuto giocare la post season: le regole della NCAA non ammettono ai tornei di Conference e alla March Madness i college che non sono ancora membri effettivi della Division I. Merrimack, nello specifico, lo diventerà soltanto a partire dalla stagione 2023-24.
“Mi hanno sorpreso, ogni giorno sempre di più. Questo è un capolavoro”, le parole a caldo dell’head dopo la sirena finale che ha visto Merrimack battere Central Connecticut e trionfare nella Northeast Conference. “So di essere un duro, ma solo così ho la sicurezza che i miei giocatori mi seguano sempre”. Come dargli torto. Di fatto, ha portato alla ribalta un gruppo di giocatori semi-sconosciuti. Non ci sono stelle, ma il roster è composto da buoni mestieranti, capaci di portare un contributo concreti. E che hanno saputo sfruttare il sistema di gioco di coach Gallo per rendere al massimo.

Joe Gallo, coach di Merrimack
Il backcourt, la spina dorsale
Il backcourt Mikey Watkins/Juvarius Hayes è stato la forza motrice sulla quale si è poggiata l’intera ‘macchina Warriors’. Quasi 8 punti di media il primo, 10.7 il secondo (con Hayes che ha aggiunto anche 6.4 assist), il primo sophomore, l’altro senior, hanno trainato il gruppo con l’esperienza maturata negli anni passati, seppur ad un livello più basso come la D-II. E Jaleel Lord, presenza fissa in quintetto, da small forward, con punti nelle mani (10.8), a completare il ‘pacchetto’ degli esterni. Abile nel tiro dalla lunga distanza ma anche in penetrazione grazie al suo ottimo primo passo.
Degna di nota anche la guardia bianca Devin Jensen, che ha chiuso la stagione con il 43.5% da 3. A lui il compito di aprire il campo per favorire le scorribande al ferro di Lord ed Hayes oltre che di Idris Joyner, ala-centro tutt’altro che fisicata che ha garantito a Merrimack bidimensionalità in fase offensiva.
“Il coach ci ha permesso di giocare in libertà. Concentrandoci particolarmente sull’aspetto difensivo, mettendo pressione ai nostri avversari con la nostra difesa forte e asfissiante sulla palla. In attacco, abbiamo potuto sfruttare tante soluzioni provate in allenamento. Sia con i piccoli sia con i lunghi vicino a canestro”, il riassunto della stagione di Jaleel Lord.
Il successo dei Warriors ha già prodotto un evidente entusiasmo nella comunità di North Andover. In dodici partite disputate quest’anno in casa, Merrimack ha registrato una media di 1039 spettatori, a fronte delle sole 460 nella stagione 2018-19. “Non è la stessa Merrimack di quando sono arrivato”, l’affermazione convinta, di coach Joe Gallo. E dall’anno prossimo nella NEC nessuno la sottovaluterà più.