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LaMelo Ball, non solo il fratello di Lonzo

Autore: Stefano Fontana
Data: 4 Gen, 2020

Lontani i tempi delle sparate di LaVar, dei malumori di Lonzo a Los Angeles e del fiasco del brand BBB, la famiglia Ball sembra pronta a far parlare di sé di nuovo. Stavolta si fa sul serio con LaMelo, tra i candidati principali allo slot di prima scelta assoluta al draft 2020.

Ncaa? No, NBL

LaMelo fa parte di una ristretta cerchia di giocatori, ovvero quelli che nell’anno dopo la fine dell’high school (obbligatorio per raggiungere l’età minima di 19 anni necessaria per rendersi eleggibili al draft) scelgono strade alternative al college. AllNCAA, dunque, il minore della famiglia Ball ha preferito la National Basketball League australiana, ed in particolare gli Illawarra Hawks. Il legame con la terra dei canguri è nato quasi subito, come dimostra anche la decisione recente – sospinta dalla franchigia – di donare un mese di stipendio alle vittime dei terribili incendi che stanno devastando la costa sud australiana. 

Le caratteristiche tecniche

Due metri per poco meno di novanta chili, Ball è una shooting guard moderna che nell’emisfero australe ha messo in mostra il suo enorme talento e l’importante versatilità. Il range di tiro (estremo) e la capacità di raccogliere punti vicino al ferro sono le stesse dell’high school – quando riuscì ad infilarne 92 in una sola partita – mentre, se possibile, sembra aver migliorato ancora di più i suoi passaggi, straordinari sia per letture che per precisione.

In determinati frangenti, LaMelo sembra costruito appositamente per diventare un giocatore di basket professionista: il tempismo delle sue letture è straordinario, e spesso riesce a fare la scelta giusta al momento giusto affidandosi solo all’istinto. La ciliegina sulla torta è rappresentata dal notevole skillset con la palla in mano, che gli permette di battere facilmente gli avversari in palleggio o di inventarsi soluzioni pirotecniche per segnare sfruttando il tabellone.

 

I punti deboli

Le note dolenti riguardano l’atletismo: molti addetti ai lavori evidenziano come il ragazzo di Chino Hills sia “leggerino”, soprattutto confrontato con gli standard NBA. La rapidità non manca, ma dovrà essere supportata da un netto miglioramento a livello muscolare e di esplosività. Anche sulla difesa rimane qualche punto interrogativo: nonostante l’ottima capacità di attaccare le linee di passaggio, le amnesie sono troppo frequenti e, di tanto in tanto, i suoi possessi difensivi sembrano un po’ pigri. 

La finestra sulla NBA

In ogni caso, dopo l’ottima stagione con gli Illawarra Hawks da leader assoluto (17 punti, 6.9 assist e 7.6 rimbalzi di media), LaMelo è balzato in testa a tutti i mock draft, visti anche i diversi problemi evidenziati a rotazione un po’ da tutti i suoi diretti concorrenti. Prima ancora di arrivare in NBA, il classe 2001 sembra essersi già tolto dalle spalle l’etichetta di fratello d’arte, rischiando addirittura di oscurare Lonzo qualora dovesse approcciare nel modo giusto i parquet americani.  Per lui, inoltre, sembrerebbe già pronto (almeno secondo alcuni rumors) un contratto da 100 milioni di dollari, con un jet privato incluso, da uno dei giganti dell’abbigliamento sportivo.

 

L’ultimo mese ha visto Ball costretto in panchina da un problema al piede, la cui riabilitazione sembra protrarsi più del previsto. Calcolato che la regular season australiana finisce a metà febbraio, e che gli Hawks non hanno speranze di approdare ai playoffs (occupando l’ultima posizione con un record di 5-14), è possibile che LaMelo non torni più a Wollongong, preferendo concentrarsi sulla preparazione verso il draft. Scelta simile a quella presa da James Wiseman (dopo il caos con l’università di Memphis), e che si ipotizzava possibile anche per RJ Hampton, in una situazione analoga a quella di Ball dopo l’infortunio all’anca. La guardia dei New Zealand Breakers dovrebbe però tornare questa settimana per concludere – almeno lui – la stagione in NBL. 

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