La squadra
L’annata di Louisville si è svolta in egual modo tra il campo e il fuori campo. Dopo lo scandalo Fbi dello scorso ottobre, i Cardinals si sono visti revocare nelle scorse settimane il titolo vinto nel 2013. Tutto ciò non ha sicuramente aiutato il coach ad interim David Padgett che è stato bravo a tenere unito il gruppo. Tatticamente non si è modificato lo stile impresso da Rick Pitino, mentre la squadra si è retta sulla spina dorsale composta da Quentin Snider, Deng Adel e Ray Spalding. Dalla panchina esce il verticale Anas Mahmoud, mentre una grande scoperta è stato Jordan Nwora. Non si va oltre la sufficienza però, perché in sette partite contro squadre del ranking ne ha vinto solo una, e contro Florida State #23. È stata invece seppellita da Kentucky, UNC e Duke.
Il giocatore chiave
V.J. King è l’ago della bilancia per Louisville. Il sophomore di Cleveland anche quest’anno non è riuscito a carburare del tutto, mostrando più ombre che luci. Eppure quando riesce ad avere una discreta percentuale al tiro sembra quasi che i Cardinals non possano perdere.

L’ala versatile Deng Adel in azione
Prospetti
I senior in uscita sono Quentin Snider che si fa apprezzare soprattutto per il suo playmaking e l’egiziano Anas Mahmoud (215 cm x 97 kg) che guida l’ACC in stoppate. Mentre per il primo la carriera può continuare in Europa, il secondo potrebbe anche strappare una chiamata a fine secondo giro del draft Nba. Gli junior Deng Adel (200 cm x 91 kg) per la sua versatilità e Ray Spalding (210 cm x 97 kg) per atletismo e mobilità sono altri osservati speciali, ma non è detto che lascino già quest’anno.