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Michigan State in cerca di riscatto

Autore: Manuel Follis
Data: 23 Feb, 2018

La squadra

La vittoria in rimonta da -27 contro Northwestern lo scorso 17 febbraio la dice lunga sul potenziale di Michigan State che, almeno sulla carta, è una squadra che ha tutto per disputare la Final Four, senza ‘se’ e senza ‘ma’. Roster profondo e navigato, con centimetri (primi per Block%) e talento. Il play Cassius Winston è il secondo miglior tiratore da 3 della nazione (53.9%) e ha il terzo miglior AssistRate. Nick Ward (di cui vi abbiamo parlato in stagione) è il primo rimbalzista di tutto il college in attacco. Dopodiché schierano “solo” una top5 pick da draft come Jaren Jackson e una top10 che è un highlight vivente che è Miles Bridges. Negli ultimi due anni non hanno superato il secondo turno del Torneo ed è chiaro che coach Tom Izzo vuole prendersi qualche rivincita.

Jaren Jackson - Michigan State

Jaren Jackson – Michigan State

Il giocatore chiave

Le sconfitte degli Spartans quest’anno hanno tutte un fattore comune: una prestazione opaca, se non deludente di Joshua Langford, guardia al secondo anno. La sua efficacia sul perimetro e soprattutto la sua difesa fanno la differenza per Michigan State che, come spesso accade alle squadre di coach Izzo, è più forte in fase difensiva che offensiva. Ed è allora, quando i giochi si rompono, che gli attaccanti come Langford devono fare la differenza. Quando accade, i pochi passaggi a vuoto di MSU non si sentono.

I prospetti

Da dove partiamo? Jaren Jackson ha fatto passi da gigante in stagione e attualmente è una specie di mostro. Il 6-11 di MSU pur essendo un freshman ha il miglior OffRtg della Big Ten ed è primo anche per Block%. Dopodiché è quinto nella conference per falli subiti e… rullo di tamburi… secondo per percentuale da 2 (67.2%) e secondo per percentuale da 3 (46.8%). Logico che al piano di sopra non vedano l’ora di selezionarlo. Poi c’è Miles Bridges, un ala di 201 cm per 102 kg il cui fisico è impressionante così come il talento. In teoria il suo difetto era un tiro ondivago, ma ha chiuso con il 40% da 3, che non è proprio da buttar via. In ogni caso Bridges è un altro primo giro Nba. Per l’Europa, guardando ai senior in squadra, il più interessante è forse il lungo Gavin Schilling, 206 cm atletico che potrebbe far comodo a squadre in cerca di atletismo e difesa sotto canestro.

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