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Midwest, pioggia di triple per Penn State

Andrew Funk - Penn State
Autore: Manuel Follis
Data: 17 Mar, 2023

L’unica partita che si pensava sarebbe stata avvincente e combattuta, quella tra due squadre sorpresa della stagione come Texas A&M e Penn State, è stata invece a senso unico, con i Nittany Lions padroni del campo. Texas mette il turbo nel finale, mentre Houston fatica più del dovuto e Auburn prevale nella sfida del caos con Iowa.

#10 PENN STATE 75
#7 TEXAS A&M 59

I Nittany Lions in grande forma non sbagliano quasi mai (13/22 dall’arco) e in particolare Andrew Funk gioca la partita della vita (27 punti e 8/10 da tre). Penn State dopo 10 minuti accelera, prende il largo e non si gira più indietro. Impressionante il dominio di Jalen Pickett nonostante una serata non precisa. Chiude con 7/18 dal campo, ma comunque con 19 punti, 7 rimbalzi e 8 assist. Il suo movimento e il suo gioco in post finisce per far segnare quasi tutti (come nel video).

Dall’altra parte invece bruttissima serata per gli Aggies, con il duo Wade Taylor e Tyrece Radford che si incaponisce senza costrutto (4/21 da 3). Niente tiro da fuori, ma neanche liberi. Un bilancio pesante per la squadra che tira più liberi (in %) della nazione che ha chiuso con soli 12 tentativi dalla linea della carità.

 

#9 AUBURN 83
#8 IOWA 75

La prima missione di Auburn era fermare Kris Murray e ci è riuscita. Il giocatore più talentuoso di Iowa a parte una fiammata nel secondo tempo non è mai riuscito a incidere sulla gara. I suoi 15 punti non devono ingannare perché sono frutto di un 2/7 da 2 e di un 3/11 da 3, anche se con 9 rimbalzi. Partita dai ritmi alti, come piace a entrambe le squadre (sopra 70 possessi), eppure gli Hawkeyes sono stati surclassati dall’energia dei Tigers, più di quanto reciti il risultato finale.

I ragazzi di Auburn si sono mostrati più pronti e più aggressivi e lo dimostra la gara di Johni Broome, il migliore dei suoi, con 19 punti ma soprattutto con 12 rimbalzi e 5 stoppate, alcune delle quali rifilate in momenti decisivi del match. Grande contributo dalla panchina anche di Tre Donaldson, freshman (da tenere d’occhio) che ha contribuito con 11 punti in 14 minuti con grande personalità (e 3/3 dall’arco).

 

#1 HOUSTON 63
#16 NORTHERN KENTUCKY 52

Difficile immaginare una gara giocata con più sufficienza da una numero #1. Houston ha finito per vincere perché sostanzialmente era quasi impossibile perdere ma ha fatto di tutto per regalare possessi ai Norse. I Cougars hanno chiuso con 17 palle perse, praticamente nessuna forzata. Anzi, alcune sintomo di una sciatteria inimmaginabile alla March Madness, che potrebbe costare cara a Houston già dalla prossima sfida contro Auburn.

Come se non bastasse il leader della squadra Marcus Sasser, che era tornato in campo nello starting five, dopo 14 minuti è tornato in panchina con una smorfia di dolore e a fine gara ha confermato il riacutizzarsi dell’infortunio all’inguine. Per il resto la gara ha finito per premiare la forza di Houston sotto canestro (Jarace Walker e J’Wan Roberts 27 punti e 18 rimbalzi in due).

 

#2 TEXAS 81
#15 COLGATE 61

Tutto come da programma o quasi per Texas che mette la freccia a metà primo tempo ma creando un distacco decisivo solo in chiusura contro una gagliarda Colgate, squadra famosa per il suo attacco che fa impazzire la Patriot League e per la percentuale da tre punti migliore di tutta la D1. Stavolta però dalla distanza non c’è stata storia: 13/23 Longhorns contro un misero 3/15 Raiders. “We’re fortunate to get a real game the first game of the tournament. Colgate is an elite, legit team. We won by 20, but it felt like we really won by five or seven” ha detto Timmy Allen.

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