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Midwest Region – Texas sfida Houston, Indiana la guastafeste

Midwest Regional 2023
Autore: Manuel Follis
Data: 13 Feb, 2023

Region con la numero 1 della classifica AP (Houston), ma che alla numero 2 ha forse la squadra più in forma del finale di stagione, ossia Texas. Al Torneo ci sarà anche una versione di Indiana da Elite Eight con due giocatori da NBA a roster. Occhio a Colgate che è la squadra che tira meglio da tre di tutta la Ncaa. Auburn candidata rompiscatole per tutte. La partita più interessante del primo turno sarà sicuramente la sfida tra la numero 7 Texas A&M e la numero 10 Penn State, due squadre che hanno stupito in SEC e Big Ten.

 

#1 Houston

Spesso bruttina da vedere in attacco, ma tosta, tosta, tosta da morire ed equilibrata. Diabolica nel mettere granelli di sabbia tra gli ingranaggi avversari, non ha paura di giocare duro e mandare gli avversari in lunetta. Marcus Sasser è una guardia da NBA (ma ci sono dubbi sulle sue condizioni fisiche per un’infortunio all’inguine), Jarace Walker addirittura è considerato una lottery pick da Draft, ma spesso è la guardia Jamal Shead a risolvere le situazioni ingarbugliate. Un altro capolavoro di coach Sampson.

 

#2 Texas

Sarà forse la volta buona dopo anni di delusioni? Anche dopo il licenziamento di coach Chris Beard, sembrano finalmente solidi oltre che molto esperti e il titolo nel torneo della Big 12 lo ha confermato. In un quintetto con quattro senior, ci si aspettava molto dall’unico freshman Dillon Mitchell che in realtà non ha fatto meraviglie, ma Sir’Jabari Rice si è rivelato un sesto uomo di lusso e nel complesso tutti sono migliorati rispetto all’anno scorso, trovando finalmente il proprio ruolo, a partire da Marcus Carr.

 

#3 Xavier

Il secondo ciak di Sean Miller a Xavier è stato un successo. I Musketeers hanno un’anima e raramente tracollano. Un attacco dai ritmi alti, molto penetra e scarica che innesca la pletora di tiratori (in quattro sopra il 38.2%) e grande altruismo. Per fermarlo, vanno bloccati Souley Boum e Colby Jones. La difesa non regge lo stesso livello, specialmente dopo l’infortunio di Zach Freemantle che ha portato qualche sconfitta di troppo nell’ultimo periodo.

 

#4 Indiana

Due giocatori da NBA a roster: Trayce Jackson-Davis, che in attacco è tra i migliori lunghi della Ncaa e poi uno dei freshman rivelazione della stagione, Jalen Hood-Schifino, gran maestro dei jumper dalla media. La squadra ha avuto alti e bassi, complice anche l’assenza della PG titolare Xavier Johnson, ma resta che ha chiuso al secondo posto in conference battendo per due volte Purdue. Sembra l’anno giusto perché finalmente gli Hoosiers facciano un po’ di strada al Torneo.

 

#5 Miami

Un attacco da quasi 80 punti a partita, tra i migliori della Division I, con quattro giocatori in doppia cifra di media guidati dal miglior giocatore dell’ACC cioè Isaiah Wong, ha portato la squadra di Jim Larranaga a disputare un’ottima stagione con legittime ambizioni da secondo weekend. Esperti e pericolosi, non delle saracinesche in difesa ma meglio evitarli perché di gente che sa fare canestro ne hanno parecchia. Occhio alla possibile assenza di Norchad Omier.

 

#6 Iowa State

Un po’ calata nella seconda parte della stagione, ma TJ Otzelberger ha messo di nuovo insieme una squadra fastidiosa che difende fortissimo, forza una marea di palle perse (25.1 di TO% avversario, #2 in D1) e che va spesso oltre i suoi evidenti limiti tecnici. Escluso per motivi disciplinari uno dei giocatori più importanti come Caleb Grill, fare strada non sarà facile ma occhio a Gabe Kalscheur se si accende e alla possibile sorpresa Tamin Lipsey, freshman molto interessante.

 

#7 Texas A&M

Mai dare per morto Buzz Williams! A dicembre sembrava tutto perso, poi un 2023 da favola per gli Aggies. La squadra più solida della SEC è incappata in pochissime giornate storte. Difesa equilibrata, due lunghi dominanti a rimbalzo offensivo come Henry Coleman III e Julius Marble più la crescita improvvisa di Wade Taylor, guardia il cui apporto sulle due metà campo può risultare decisivo. Una rogna non da poco soprattutto visto il seed, Texas dovrà passare da qua.

 

#8 Iowa

Coach Fran McCaffery è un po’ buffo e un po’ antipatico, ma non c’è dubbio che sappia tirare fuori il meglio dalle sue squadre. Gli Hawkeyes hanno sorpreso la Big Ten spinti da un attacco d’élite (ma la difesa è da horror). Da tenere d’occhio Kris Murray, che potrebbe raggiungere presto il fratello Keegan in NBA. Per gli amanti dei figli d’arte il lungo titolare è Filip Rebraca, figlio di Zeljko (visto a Treviso negli anni ’90). In crescita la guardia Tony Perkins.

 

#9 Auburn

I Tigers sono tra le delusioni dell’anno a causa di una seconda parte di SEC in cui è mancato sempre il centesimo per fare la lira. Guidati dal trio di guardie inaffidabili e volubili formato da Wendell Green, Zep Jasper e KD Johnson, i Tigers possono essere fermati facilmente in attacco chiudendo l’area e sfidandoli al tiro, mentre in difesa sono spesso fallosi e soffrono a rimbalzo. Nei finali punto a punto è abbastanza facile che qualcosa vada storto (4 vittorie, 8 sconfitte).

 

#10 Penn State

Basterebbe la presenza di Jalen Pickett per darvi un motivo per guardare Penn State. Il play-guardia muscoloso che ama partire giocando spalle a canestro ha disputato una stagione clamorosa, portando i Nittany Lions dove nessuno pensava a novembre. Micah Shrewsberry è uno dei coach con il vento in poppa. Squadra votata all’attacco. Attorno a Pickett (da cui parte gran parte dei giochi) ci sono l’ala Seth Lundy e il tiratore bianco Andrew Funk. Divertenti e tosti.

 

#11 Mississippi State

Difesa, difesa e ancora difesa. I Bulldogs sono duri a morire e ti fanno sudare ogni possesso. Al suo primo anno, coach Chris Jans ha tirato su un muro invalicabile che ha vissuto un solo periodo difficile a cavallo del 2023 (1-8 il record, 21-4 nel resto della stagione). L’attacco è legato mani e piedi a Tolu Smith che spesso però viene raddoppiato vista l’assenza di minacce dall’arco (26.6% vale il 363° posto in Division I per percentuali da tre).

 

#11 Pittsburgh

Jeff Capel ha salvato la sua panchina a Pitt con una grande stagione che rischiava di essere compromessa dal calo di forma finale che le ha fatto perdere la testa dell’ACC in dirittura d’arrivo. Attacco equilibrato quello dei Panthers: due creatori in campo come Jamarius Burton e Nelly Cummings, Blake Hinson il 3&D mentre il finlandese Federiko Federiko fa legna sotto canestro. La difesa nelle ultime settimane è crollata: #304 secondo BartTorvik nelle ultime dieci partite.

 

#12 Drake

Insieme a Furman è la mid-major più gettonata per un upset al primo turno ed è facile vedere perché. Quintetto titolare con un’età media di 23 anni (gradito omaggio del Covid Year) e tanta gente abituata a vincere, anche se la palma di stella spetta al sophomore Tucker DeVries, figlio del coach e legittimo prospetto da Draft. Il suo talento offensivo accende una squadra che in difesa va raramente oltre la sessantina di punti concessi.

 

#13 Kent State

Si sono presi il titolo della MAC alle spese della favorita Toledo, tornando così al Torneo dopo 6 anni di assenza. Le loro armi principali: molta esperienza e una difesa forte (#38 in D1 per Adj. Def.) che costringe spesso gli avversari a brutte percentuali dalla distanza. Sincere Carry è tanto piccolo quanto pericoloso, è in periodo di forma strepitoso (47 punti fra semifinale e finale di conference) e può contare su un’ottima spalla come Malique Jacobs nel reparto guardie.

 

#14 Kennesaw State

Un nanetto terribile (Terrell Burden), un lungo muscolare (Demond Robinson) e una guardia tuttofare (Chris Youngblood). È la ricetta con cui Kennesaw State è riuscita a beffare Liberty in finale del torneo di conference. Coach Amir Abdur-Rahim ha portato il college alla prima March Madness della sua storia, puntando sulla stessa squadra dell’anno scorso. Insomma gli Owls sanno giocare insieme e hanno dato filo da torcere a USC e Florida fuori casa. Ora devono provare il colpaccio.

 

#15 Colgate

Un attacco pazzesco (è la squadra che tira meglio da tre punti nell’intero college basket) e una difesa invece così così. Ma ormai i Raiders sono una costante alla March Madness, visto che hanno vinto per il terzo anno consecutivo il torneo della Patriot League. La guardia Oliver Lynch-Daniels in stagione ha più del 50% da tre su 153 tentativi e l’ala Ryan Moffatt il 46% su 129 triple tentate. Bisogna non beccarli nella serata giusta.

 

#16 Northern Kentucky

Sono bastate due partite giocate alla grande per eliminare al torneo di conference prima Youngstown State e poi Cleveland State e così i Norse approdano al Torneo per la prima volta da quando allena Darrin Horn (in realtà si sarebbero qualificati anche nel 2020). Squadra che fa della difesa il suo punto forte e che gioca a ritmi lenti. Da tenere d’occhio Marques Warrick, leader della squadra e primo marcatore più che capace d’infilare canestri clutch.

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