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MM 2022 | #1 Gonzaga Bulldogs

Autore: Riccardo De Angelis
Data: 15 Mar, 2021

La sensazione da molti condivisa è che Gonzaga abbia ancora un appuntamento col destino, cioè il primo titolo nazionale della sua storia. Di sicuro la squadra che nel 2021 aveva trovato in Baylor l’unico ostacolo verso l’impresa di un titolo NCAA da imbattuta è stata succeduta da un’erede più che ottima in questa stagione. Due titoli nella West Coast, regular season più torneo, e record 26-3 (sconfitte solo con Duke, Alabama e Saint Mary’s, tutte in Top 25 su KenPom) sono il biglietto da visita della numero 1 assoluta del tabellone.

Se avete visto Arizona (o se ne avete letto la nostra scheda), saprete già che c’è un’altra squadra che attacca in maniera meravigliosa ed efficiente premendo il più possibile sull’acceleratore. Coach Mark Few rimane però il maestro della situazione e i suoi Zags, numeri alla mano, sembrano impareggiabili da questo punto di vista: primi in tutta la Division I per Adj. Offense (121.8) e durata media dei possessi d’attacco (appena 14.5 secondi), secondi per eFG% (59.4, giusto un pelo dietro i bombardieri di South Dakota State) e un quintetto titolare che viaggia tutto abbondantemente sulla doppia cifra realizzativa di media.

Un altro motivo per temerli? Questa versione di Gonzaga è quella che ha difeso meglio negli ultimi cinque anni, invitando gli avversari in area per poi stritolarli (49.3% al ferro concesso per Hoop-Math, quarto miglior dato in D1), al contempo senza subire dalla distanza e facendo anche un buon lavoro nel negare seconde opportunità. Se gli Zags arriveranno a fine marzo con più benzina in serbatoio di quanta non ne avessero avuta un anno fa, avrete una probabile squadra da titolo.

Chet Holmgren, Andrew Nembhard, Drew Timme

Giocatori chiave

  • CHET HOLMGREN – Fr. – PF/C – 213 cm, 88 kg

In campo è un alieno cui si fa fatica ad abituarsi davvero a guardare, tanto è unico il suo fisico lunghissimo e magrissimo abbinato a un repertorio tecnico completamente fuori dal normale per qualcuno di quell’altezza. E poi c’è il suo impatto a far sgranare ulteriormente gli occhi: 14.2 punti a partita con percentuali al ferro alquanto irreali (81.4%) cui abbina pure un bel 41.2% da tre con 3.3 tentativi di media. Rimbalzi? Quanti ne volete (9.6) e in entrambe le metà campo. Stoppate? Così tante che quasi non ci crede: 3.6 di media quelle rifilate e, anche senza queste, una presenza a ombrello che influenza sempre e comunque le scelte avversarie.

  • DREW TIMME – Jr. – PF/C – 208 cm, 107 kg

Personaggio ormai iconico e soprattutto giocatore di primissima fascia in Division I. Il texano, che quest’anno mette insieme 17.5 punti e 6.3 rimbalzi di media, è ormai noto a tutti per la sua efficacia altissima intorno a canestro (70.6% nelle realizzazioni al ferro), grazie a un footwork di livello eccelso e abilità nel colpire in post basso sia spalle che fronte a canestro, il tutto unito a capacità di mettere palla a terra frontalmente da lontano e, cosa di capitale importanza quest’anno, di duettare in maniera ai limiti dell’immarcabile con Holmgren.

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