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MM 2022 | #10 San Francisco Dons

Autore: Riccardo De Angelis
Data: 14 Mar, 2021

Benedetto sia il transfer portal e beato chi lo sfrutta bene, come coach Todd Golden. Sia a lui che al suo predecessore e maestro Kyle Smith era sempre mancato il centesimo per fare la lira e accedere al Torneo NCAA, al quale i Dons infatti non partecipavano dal 1998. La svolta alla fine è arrivata sfruttando al meglio i tempi moderni: da una parte, il quinto anno della stella Jamaree Bouyea, “regalo” dell’anno extra garantito dalla NCAA per via del Covid; dall’altra, la nuova regola sui trasferimenti che ha fatto esplodere il portal di possibilità ghiotte. È così che è arrivato un assoluto game-changer come Yauhen Massalski e due pedine che hanno innalzato ulteriormente il valore dello starting five come Gabriele Stefanini e Patrick Tapé.

“Modernità” è la parola che accompagna USF anche nello stile di gioco, che appunto abbraccia ciò che gli analytics suggeriscono di fare nella metà campo offensiva: costruire gioco per trovare triple aperte (in tanti sanno metterla e Julian Rishwain dalla panca brilla col suo 44.3%) e conclusioni al ferro (San Francisco non ha mai tirato bene da due come quest’anno), senza però disdegnare altre soluzioni quando la partita lo richiede (la prolificità di Stefanini nell’arresto-e-tiro dalla media a volte aiuta nel tirare le castagne dal fuoco se l’attacco stagna). Il tutto accompagnato da una difesa che concede poco (#19 per Adj. Efficiency in D1), soprattutto dall’arco dei tre punti. Squadra compatta e abbastanza malleabile, buona per provare a vincere una partita o due alla March Madness.

Gabriele Stefanini contro Chet Holmgren

Giocatori chiave

  • JAMAREE BOUYEA – Sr. – PG – 188 cm, 82 kg

La punta di diamante di un backcourt duo esplosivo insieme a Khalil Shabazz, tratto distintivo dei Dons nell’ultimo biennio. Bouyea è uno che, a dispetto della taglia non proprio impressionante, potrebbe finire per farsi strada in NBA. Da sempre attaccante prolifico (16.7 punti di media quest’anno) è un three-level scorer che sa come crearsi il proprio tiro ed è molto più atletico di quanto non possa sembrare a primissima vista, dote che si traduce in grandi accelerate in campo aperto e cambi di passo fulminanti in uno-contro-uno, il tutto facendo abbondantemente la propria parte anche in difesa. USF ha più giocatori cui rivolgersi quando il pallone scotta, ma lui rimane sempre il primo della lista.

  • YAUHEN MASSALSKI – Sr. – C – 206 cm, 109 kg

Esuberante dentro e fuori dal campo, convintissimo dei propri mezzi: è il leader in seconda che serviva ai Dons per fare il salto di qualità. Da sempre rimbalzista di altissimo livello nelle due metà campo (#1 per OR% e #2 per DR% nella West Coast) e rim protector dal grande timing per la stoppata (#3 per Blk% nella conference), il transfer bielorusso ha trovato una sorta di rinascita a San Francisco: con le due qualità sopracitate ha cambiato il volto di una squadra che aveva un bisogno disperato di una presenza in area come la sua e, al contempo, ha trovato un contesto nel quale poter finalmente esprimere le sue qualità realizzative intorno al ferro (13.5 punti di media).

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