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Preseason Top 25 25-26: dalla #5 alla #1

A_PreSeason Top 25
Autore: Paolo Mutarelli
Data: 20 Ott, 2025

Raramente è stato così complicato decidere quali squadre mettere al vertice della nostra top 25. In redazione ci siamo confrontati a lungo, ma è evidente da quanto scritto anche dai principali siti americani che i dubbi abbiano tenuto banco anche Oltreoceano. Vediamo però la nostra top 5 che coincide – almeno nei nomi – a quella dell’AP Poll.

5. Houston

Per noi sono al quinto posto, per Kenpom al primo. Va detto che ogni anno il sito di statistiche Ncaa più famoso del mondo piazza i Cougars molto in alto nelle sue classifiche. Secondo noi il motivo non sta nelle cifre o nel potenziale dei giocatori, ma è legato all’uomo che siede in panchina, Kelvin Sampson.  Al di là dei giocatori che compongono il roster, grazie a Sampson Houston nelle ultime tre stagioni è sempre stata la miglior difesa della nazione, e questo implica partire già molto bene. Se poi della squadra che ha disputato la finale del Torneo nel 2025 tornano tre giocatori da quintetto come le super guardie Emmanuel Sharp, Milos Uzan e il lungo atletico Joseph Tugler ecco, è logico che le aspettative siano molto alte. Ed ecco anche spiegato perché per molti saranno una delle tre migliori squadre della prossima stagione: un super coach e tre membri del quintetto che tornano. Ci sono dei però. Gli altri due componenti dello starting five probabilmente saranno due freshmen e questa è un po’ una novità per l’allenatore del North Carolina che di solito utilizza con il contagocce gli atleti al primo anno. Invece ce ne saranno ben due che avranno molto spazio: l’ala piccola Isiah Harwell e il lungo versatile Chris Cenac Jr. che ricorda molto un altro giocatore passato pochi anni fa da Houston, ossia Jarace Walker. Dalla panchina occhio anche alla point guard al primo anno Kingston Flemings. Chiariamo, se i freshmen si mettono a girare, i Cougars valgono anche più del quinto posto.

4. Connecticut

Altra squadra che sfrutta il fatto di avere un allenatore rodato come Dan Hurley che ha mostrato di saper tirare fuori il meglio dai suoi giocatori. Il team 2025-2026 avrà tiro, centimetri, esperienza e talento. La continuità con la passata stagione la porteranno Solo Ball in guardia e Tarris Reed Jr. sotto canestro, ma soprattutto Alex Karaban, ala versatile che ha già vinto due titoli Ncaa con gli Huskies. Il giocatore del Massachusetts ha scelto di rimandare il passaggio in NBA e di tornare a UConn, fatto che ha immediatamente proiettato la squadra di Hurley tra le favorite della stagione. Va detto che anno dopo anno, con l’aumentare delle responsabilità, Karaban ha un po’ ridimensionato il suo rendimento, con la percentuale dall’arco passata da sopra al 40% il primo anno al 34% la scorsa stagione. Oltre alle conferme in squadra, gli Huskies potranno contare su nuovi giocatori tra transfer portal e recruiting. Per quanto riguarda i transfer sono arrivati atleti di livello tra cui Silas Demary Jr. (che probabilmente partirà come PG titolare) e Malachi Smith da Dayton. Il principale talento proveniente dalle high school invece sarà la guardia Brayon Mullins, che potrebbe persino far parte dello starting five, ma occhio anche al lungo Eric Reibe.

3 – Florida

Sono i campioni in carica, e già questo porta a considerarli una squadra temibile. E’ vero che non è facile ripetersi ed è anche vero che i Gators hanno cambiato molto rispetto all’anno scorso. La perdita più dolorosa è stata quella di Walter Clayton Jr, cuore e anima della Florida dello scorso anno, capace di trovare canestri a giochi rotti e di cavare conigli dal cilindro nei momenti del bisogno. Un compito che si ripartiranno due nuovi arrivati dal mercato dei transfer, ovvero il talentuoso Boogie Fland, giocatore al secondo anno proveniente da Arkansas, e Xaivian Lee, grande talento al suo ultimo anno, che la scorsa stagione ha brillato ma in una squadra meno sotto i riflettori come Princeton. Proprio Lee per molti sarà una delle sorprese del prossimo campionato. Il vero punto di domanda è quale tipo di rotazione avrà il reparto guardie dalla panchina. La forza di Florida sarà probabilmente la presenza sotto canestro con la conferma del trio che ha già presidiato l’area lo scorso anno e che ha portato al titolo: Thomas Haugh, Alex Condon e Rueben Chinyelu con Micah Handlogten a portare rinforzi dalla panchina. Il controllo dei tabelloni non dovrebbe essere un problema, ma oltre a Fland e Lee si fa fatica a ritrovare tra i piccoli un vero contributo.

2 – St John’s

Un allenatore da hall of fame come Rick Pitino e la migliore classe di transfer della nazione. Un mix esplosivo che fa dei Red Storm una delle principali squadre da tenere d’occhio la prossima stagione. In realtà metterli in seconda posizione è un po’ una scommessa visto che rispetto all’anno scorso c’è solo un giocatore che è rimasto, ossia il lungo Zuby Ejiofor, reduce però dalla sua miglior stagione in carriera. Il resto del roster sarà composto come detto da transfer, uno più forte dell’altro. La point guard sarà Ian Jackson, giocatore dalla grande personalità, che però ha mostrato un tiro ondivago a North Carolina. Il backcourt (per una squadra che di norma gioca con tre piccoli in campo) sarà poi probabilmente composto da Oziyah Sellers e Joson Sanon, rispettivamente da Stanford e Arizona State, entrambi con punti nelle mani. Il quintetto super versatile sarà completato da Bryce Hopkins, un mezzo lungo capace di cambiare su tutti in difesa che gioca con grande aggressività, proprio quella che chiede Pitino da sempre ai suoi giocatori. Dalla panchina entreranno Dylan Darling e soprattutto Dillon Mitchell, che dopo i primi anni in cui era considerato un fenomeno da NBA si è un po’ perso e cercherà riscatto proprio a St John’s. Il problema? Il tiro da 3, storicamente un’arma importante per coach Pitino, che sulla carta potrebbe essere un tallone Achille per i Johnnies.

1 – Purdue

Solidità, continuità, tradizione, gioco dentro-fuori. C’è un po’ tutto questo nel mix dei motivi che ci hanno portato a mettere i Boilermakers in testa alla nostra top 25. La squadra potrà contare sul ritorno di tre membri del quintetto del calibro di Braden Smith, Fletcher Loyer e Trey Kaufman-Renn, tre super giocatori che sono cresciuti anno dopo anno e che ora sono arrivati all’ultima stagione di carriera collegiale e che in alcuni casi giocano quasi a memoria. Un quarto elemento dello starting five sarà CJ Cox, che già l’anno scorso entrava dalla panchina e contribuiva soprattutto con il tiro da 3. La ricetta di Purdue e di coach Matt Painter è sempre quella, la crescita costante dei giocatori, la continuità dei minuti. Tanto è vero che i Boilermakers, a differenza rispetto alla maggior parte delle altre squadre, non fanno ricorso al mercato dei transfer. La scorsa stagione non ce n’era nemmeno uno, mentre per la prossima hanno puntato su un solo nuovo atleta, ma di qualità, il lungo Oscar Cluff, star di South Dakota State. Il resto del roster sarà composto da giocatori già in squadra l’anno scorso e da due guardie al primo anno come Antione West e come Omer Mayer, di cui vi abbiamo parlato già a lungo dopo le prestazioni nei tornei giovanili di questa estate con la maglia di Israele.

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