La squadra
Fallito il repeat e detto addio a due degli uomini simbolo del titolo del 2016 (Josh Hart e Kris “the shot man” Jenkins) Villanova riparte dall’ultimo superstite di quella squadra, Jalen Brunson, chiamato a essere il go to guy e il trascinatore dei Wildcats. Il talento da All-American non si discute, ma sarà fondamentale trovare un equilibrio tra l’essere scorer e assistman. Hype a mille per Omari Spellman, 5 star recruit che, dopo un anno di ineleggibilità, è pronto al debutto in Ncaa e a essere la spalla ideale di Brunson con il suo skill set in post, per dare una dimensione di gioco dentro-fuori decisiva per le fortune di Nova. A completare il quintetto ci saranno Mikal Bridges, l’erede designato di Hart, Eric Paschall, lungo undersize feroce al ferro e con range da tre e Phil Booth che, dopo un secondo anno tormentato dagli infortuni, è pronto a contribuire con punti veloci alla causa. Dalla panchina si alzerà “Big Ragu” al secolo Donte DiVincenzo, uno dei migliori sesti uomini e two-way player della nazione. Ci sarà più spazio anche per la coppia Tim Delaney-Dylan Painter. Occhio ai freshmen Cosby-Roundtree e Jermaine Samuels.
Il coach – Jay Wright
Uomo della tradizione di Villanova, allievo di Rollie Massimino. Mettere il collettivo davanti al singolo è il suo mantra, e indossare capi firmati da qualche noto stilista italiano è il suo tratto distintivo. Uno dei migliori coach (e per certi aspetti ancora sottovalutato) del college basket, capace di curare con attenzione entrambe le fasi del gioco con una difesa solida e un attacco fluido basato sulla four-out offense, un lungo di presenza e tecnica in post e quattro uomini sul perimetro pronti a sfruttare gli scarichi o gli spazi in area.
Il giocatore chiave – Mikal Bridges (SF, Jr)
Quarto in Division I per plus/minus, 67.6% reale al tiro, top10 della nazione per percentuale da due e 39.3% da tre come role player la scorsa stagione. Riuscirà a essere così efficiente ora che sarà costretto a crearsi il tiro e aumentarne il volume dei suoi attacchi? Se la risposta è sì, Nova è da Final Four. La difesa non si discute grazie a una wingspan di 7’1 e ad un atletismo d’élite che lo rendono uno dei migliori “mastini” di tutta la Ncaa.
I prospetti – Mikal Bridges (SF, Jr), Jalen Brunson (PG, Jr), Omari Spellman (C, Fr)
Tutti e tre hanno chance in Nba. Vari mock draft danno Bridges a ridosso della lottery grazie alla combinazione di skills e fisico che lo convertono nel 3&D ideale. Brunson se avrà la stagione della consacrazione che tutti si aspettano (magari con annessa March Madness da protagonista) ha tutte le carte in regola per una chiamata al primo giro. Spellman è quello che desta più curiosità: se dimostra di essere determinante sin dal suo primo anno e di avere un tiro affidabile anche dalla media-lunga distanza potrebbe tentare il salto tra i pro già il prossimo giugno.
Possibile quintetto
PG – Jalen Brunson (Jr)
SG – Phil Booth (Jr)
SF – Mikal Bridges (Jr)
PF – Eric Paschall (Jr)
C – Omari Spellman (Fr)
Le star del passato
Paul Arizin, Kerry Kittles, Tim Thomas, Randy Foye, Kyle Lowry