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I dieci migliori colpi del Transfer Portal

Avila - Transfer Portal
Autore: Paolo Mutarelli
Data: 10 Mag, 2024

I talenti nel Transfer Portal iniziano a scarseggiare, segno che le squadre e i loro rapporti di forza stanno iniziando a delinearsi. Andiamo quindi a vedere quali sono i dieci migliori colpi fatti finora.

1. Tucker DeVries (6-7 G/F da Drake a West Virginia) – Dopo due anni di dominio nella MVC, testerà il suo arsenale da NBA nel contesto più probante possibile, ovvero la Big 12. Segue papà Darian a WVU dove avrà lo stesso ruolo da creatore principale e primo violino offensivo della squadra. Non avrà le stesse incredibili cifre di Drake, ma state sicuri del suo impatto.

2. AJ Storr (6-7 G da Wisconsin a Kansas) – Atletismo e tiro da tre era ciò di cui aveva bisogno Bill Self. Il primo state certi che AJ Storr lo porterà, sul secondo c’è qualche dubbio. Stiamo parlando di un secondo quintetto Big Ten capace di spezzare in due le difese col suo primo passo e non ha bisogno della palla in mano per segnare, situazione in cui lo vedremo più spesso a Kansas rispetto a Wisconsin, dove doveva fare tutto lui.

3. Robbie Avila (6-10 C da Indiana State a Saint Louis) – Lui e coach Josh Schertz fanno uno affidamento sull’altro per fare il botto. Due anni di eleggibilità per il centro diventato di culto grazie al suo fisico, il suo skillset e ai suoi occhialoni, sarà nuovamente il centro dell’attacco dei Billikens, pieno zeppo di playmaker e di tiratori. L’Atlantic 10 è avvisata: il nemico numero 1 sembra essere Cream Abdul Jabbar.

4. Clifford Omoruyi (6-11 C da Rutgers ad Alabama) – Negli ultimi due anni è stato tra i migliori stoppatori non solo della Big Ten (2.9 stoppate, #1 per Blk% in conference per due anni di fila) ma dell’intera D1. Omoruyi sbarca ad Alabama con l’intenzione di essere l’àncora difensiva di una squadra con velleità da preseason #1. Magari è un po’ limitato in attacco (valido scorer in post basso, però non fra i più temibili) ma anche solo il modo in cui impatta i tabelloni (sempre fra i top rimbalzisti della Big Ten) vale il prezzo.

5. Norchad Omier (6-7 F da Miami Baylor) – Ex Mid-Major Hero che sembra perfetto per il sistema difensivo di coach Scott Drew. É l’epitome del giocatore “heart over height”, capace di viaggiare in doppia doppia di media per quattro stagioni filate e aggiungere in attacco tante letture in short roll e fare quello che serve per il bene della squadra. Sì è dichiarato al Draft, ma non sembra avere grande chance mentre a Baylor potrebbe fare tutta la differenza del mondo in una versione intrigante dei Bears.

6. Vlad Goldin (7-1 C da FAU a Michigan) – Michigan è sempre sembrata nel suo destino sin da quando è entrato nel transfer portal e infatti è finito proprio lì. La presenza di Danny Wolf complica le cose, o forse no: sono due sevenfooter molto diversi, possono coesistere e persino formare una frontcourt duo esplosivo. Il russo è diventato la miglior versione di sé stesso nell’ultimo scorcio di stagione e può dominare in area anche nella Big Ten. Dusty May potrà far partire una staffetta simile a quella vista con Giancarlo Rosado a FAU, oppure utilizzarli insieme.

7. Oumar Ballo (7-0 C da Arizona a Indiana) – Una macchina da doppie doppie, esperta, efficace e che bisogno delle giuste spaziature per fare benissimo. A quello ci penseranno gli altri due transfer che Mike Woodson ha reclutato, Keenan Carlyle e Myles Rice, a Ballo invece l’onere di diversi le zone del campo con Malik Reneau, lungo con caratteristiche sinistramente simili. Il fit è tutto da capire e da scoprire, ma Indiana ha fatto centro con Ballo.

8. Johnell Davis (6-4 G da FAU ad Arkansas) – Altro transfer da Florida Atlantic, ma lui non seguirà Dusty May ad Ann Arbor per questioni accademiche. Nel testa a testa l’Arkansas di John Calipari e la sua ex Kentucky, l’ha spuntata il Calippo che ha trovato quello che molto probabilmente sarà il suo go-to guy nonostante, Davis abbia lasciato perplessi in crunch time più d’una volta nel finale di stagione. Lui e l’altro transfer da Tennessee Jonas Aidoo saranno cruciali per la prima versione Razorbacks di Calipari.

9. Jeremy Roach (6-2 G da Duke a Baylor) – Un colpo da novanta per Scott Drew che si accaparra un floor general con esperienza da Final Four capace di lasciar brillare le stelle e mettere i canestri decisivi. Nell’ultimo anno il suo gioco off the ball è migliorato mentre difensivamente, nonostante la piccola taglia, può entrare molto bene nel sistema di Baylor. Colpo eccellente che, insieme ad Omier, darà le garanzie necessarie ad un gruppo che punta sul talento inesploso come Josh Ojianwuna e su un 5 stelle come VJ Edgecombe.

10. Kadary Richmond (6-6 G da Seton Hall a St John’s) – Rick Pitino si accaparra uno dei migliori cinque giocatori della Big East e uno dei pezzi pregiati dell’intero portal. Uno scorer di razza, in grado di accentrare molto la creazione sulle sue spalle, a scapito anche dell’efficienza (46.5% di eFG%, 19% di TO%). Ma secondo Pitino quello formato da lui, il transfer da Utah Deivion Smith e da Simeon Wilcher è “il backcourt dei sogni“. Dobbiamo solamente attendere e vedere.

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