Alcuni sono strasicuri di vincere, in altre conference c’è la lotta aperta. A due settimane dalla fine della regular season com’è messa la corsa al Player of the Year delle maggiori conference della Division I? Da Zach Edey a Jaime Jaquez, ci facciamo aiutare da KenPom e le sue Top 5 di conference per capire quali sono le contese già chiuse e quali promettono ancora ribaltoni.
SEC
Brandon Miller vuole essere il quarto freshman in questo decennio a vincere il premio. Sembra esserci poca storia: il talento da Nba più scintillante nella migliore squadra della nazione sta trasformando la SEC nel suo giardino personale. Miller guida la conference per punti segnati e la settimana in cui ha piazzato due trentelli superando il 65% al tiro è la sua Gioconda. Dietro di lui i contender non sembrano essere così seri: Colin Castleton sta provando in tutti i modi a trascinare Florida (24.7 punti di media nell’ultimo mese) ma sono i Gators a non farsi trascinare. Tolu Smith, Oscar Tshiebwe e Wendell Green non hanno un record di squadra adatto a impensierire il dominio di Miller e dei Crimson Tide.
Pac-12
Lotta decisamente più aperta sul Pacifico. La Top 5 di KenPom riflette l’andamento della classifica: un dominio UCLA e Arizona. Al momento la sfida sembra essere tra Jaime Jaquez Jr. e Azuolas Tubelis, presenti anche nel ranking per il NPOY. Il senior dei Bruins sta facendo la stagione della vita: massimo in carriera in ogni voce statistica e trasformazione definitiva da coltellino svizzero a prima opzione offensiva. La costanza è il suo forte, ma noi gli preferiamo i picchi del lituano che ha dominato alcune partite sfornando un repertorio vastissimo. Chiudono la Top 5 l’altro UCLA Jaylen Clark (molto più Most Improved che MVP), il lungo di Utah Branden Carlson e il compagno di frontcourt di Tubelis, Oumar Ballo. Fun fact: l’ultimo Bruins a vincere questo premio è stato Kevin Love nel 2008.
🇱🇹 Ąžuolas Tubelis with one for the books: the big man was simply flawless and unstoppable all game long against Oregon and he's now one of only three players in Arizona history to post a 40-point effort at McKale Center
40 PTS • 16-21 FG • 8-9 FT • 9 REB • 3 AST • 3 STL pic.twitter.com/r459aT9IVG
— CBB Europe (@CBB_Europe) February 3, 2023
Big Ten
Ci dispiace per Trayce Jackson-Davis: secondo nella corsa al POY della Big Ten, secondo nella corsa al National Player of the Year e la sua Indiana è seconda nella Big Ten. Una stagione dominante in cui ha trascinato per un mese intero una versione non proprio centrata degli Hoosiers, ma deve arrendersi dinanzi ad un Zach Edey mangiatutto e alla sua Purdue. Chiude il podio Jalen Pickett, uno dei giocatori più particolari ma anche inefficienti della nazione. Jahmir Young di Maryland e Hunter Dickinson di Michigan completano la cinquina lasciandoci basiti dell’assenza di un Kris Murray favoloso. Solo Edey segna più di lui e se Iowa non è ancora affondata il merito è soprattutto del gemello, nella vita e nel gioco, di Keegan.
Big East
Ci scusi Ken Pomeroy per la polemica, ma anche le scelte matematiche effettuate in Big East ci lasciano un po’ sorpresi. Adama Sanogo di UConn guida la classifica, ma gli Huskies annaspano intorno al 50% e da settimane sembra essere Jordan Hawkins il loro miglior giocatore. Risalta anche l’assenza di Souley Boum dell’ottima Xavier nella cinquina. Quello che per noi è il miglior giocatore della conference è il secondo su KP, ovvero Bryce Hopkins di Providence, una vera forza della natura che schiaccia gli avversari al tabellone e tira con ottime percentuali. Tyler Kolek è il floor general di uno dei migliori attacchi nella nazione di Marquette e chiudono il quintetto il duo di Creighton, Baylor Scheierman e Ryan Kalkbrenner, che invece potranno trovare gloria in altri premi.
Big 12
Altra conference, altra contesa chiusa da tempo. Jalen Wilson ha terrorizzato le difese della Big 12 con il suo mix di fisicità, velocità e tiro. Potrebbe essere il quinto titolo di POY di Kansas negli ultimi sette anni, affermando il dominio dei Jayhawks nella conference più tosta della nazione. Dietro seguono un ottimo Markquis Nowell che ha fatto fuoco e fiamme con Kansas State, prima di un fisiologico calo nelle prestazioni. Keyonte George di Baylor è la scheggia impazzita del miglior attacco della nazione mentre Marcus Carr è troppo funambolico e imprevedibile per essere una seria minaccia. Chiude un meraviglioso Keyontae Johnson che forse meriterebbe un po’ più di credito.
ACC
Ci chiediamo ancora quale squadra può vincere la conference, figuriamoci chi può vincere l’MVP. Quintetto particolare in cui svettano le assenze di due giocatori chiave: Kihei Clark di Virginia e Isaiah Wong di Miami. Degli Hurricanes c’è un contendente, Norchard Omier, ma è relegato al quinto posto. KenPom premia il freshmen meno chiacchierato ma più solido di Duke, quel Kyle Filipowski che non ha mai fatto mancare il suo apporto sfaccettato nella complicata stagione dei Blue Devils. A seguirlo c’è l’ancora di salvezza di North Carolina, Armando Bacot, che oggettivamente non può fare di più ma i Tar Heels rischiano addirittura di finire sotto il 50% in conference quindi non sembra essere un nome papabile. Chiude il podio Tyree Appleby di Wake Forest, un autentico personaggio che recentemente ha firmato il record di maggior tiri liberi tentati in una partita dell’ACC: ben 28.