Manco poco più di un mese all’inizio della stagione di college basketball – data di inizio il 3 novembre – e torniamo con la nostra consueta preseason Top 25 partendo dal basso, dall’ultima cinquina. Programmi illustri, nuovi coach e talenti – NBA, europei e italiani – tutti da seguire.
25. Baylor
Lo scorso anno è stata una delusione: fanfare da Top 5 per poi cadere nella seconda parte della classifica della Big 12 e uscire al primo weekend. Ormai lo status di Baylor è quello delle più nobili dell’NCAA e anche una stagione da 20+ vittorie non basta per toccare la sufficienza. Dal titolo in avanti, ha sempre prodotto almeno un primo giro al Draft e quest’anno tocca a Tounde Yessofou confermare il trend. Guardia massiccia con tanti punti nelle mani che avrà bisogno di un playmaker – difficile capire chi sarà – per essere innescato. Una transfer class poco altisonante, l’opposto rispetto allo scorso anno, con tanti role player esperti come Obi Agbim di Wyoming o JJ White da Omaha e anche di talento, come il mai esploso tuttofare da Cincinnati Dan Skillings o il lungo da High Point Justin Bodo Bodo, che ridanno una mentalità da underdog ai Bears. Il talento puro da realizzatore di Maikcol Perez potrebbe dare una mano nei periodi di secca.
24. Washington
Il primo anno di Danny Sprinkle a Washington non è andato per il verso giusto. L’ambientamento in Big Ten è stato duro per tutte le ex della Pac 12 e gli Huskies hanno faticato parecchio, come dichiarato dallo stesso coach. Anno nuovo, diversa costruzione del roster che avrà due pedine cruciali al primo anno, entrambe reduci da un ottimo mondiale U-19: la capacità sotto canestro di Hannes Steinbach ha già attirato diversi scout NBA e la Big Ten gli offrirà l’occasione di affrontate tanti giocatori forti contro cui mettersi in mostra. L’altro è il freshmen americano JJ Mandaquit, un floor general dalle spiccate doti difensive che darà il cambio al duo da USC formato da Wesley Yates e Desmond Claude che avranno in mano le chiavi della squadra. Due possibili game changer dalla panchina: l’ala tutta muscoli, ex 5 stelle, Bryson Tucker, non valorizzato dal pessimo anno di Indiana, e il potenziale unicorno romeno Christian Nitu, anche lui uscito male dall’ultimo anno di Leonard Hamilton a Florida State.
23. Creighton
Finisce l’era Kalkbrenner a Creighton e coach Greg McDermott prepara il suo testamento, richiamando in panchina come coach in the waiting Alan Huss che tanto ha fatto bene ad High Point negli ultimi anni. Sarà quindi un anno buco? Ma quando mai. I BlueJays hanno fatto spesa ad Iowa, prendendo i due migliori giocatori: l’efficientissimo scorer e tiratore da tre punti Josh Dix e il freshmen of the Year della Big Ten Owen Freeman, che andrà proprio a sostituire il centrone Kalkbrenner, ora in Nba. Ma il colpo più interessante è la guardia di oltre due metri da Howard, Blake Harper, un creatore dal palleggio tuttofare, capace di andare anche in tripla doppia e che in Big East punterà in alto per andare al Draft. Dal Nebraska fanno sapere che l’hype per il freshmen Hudson Greer è alto: l’ala da Monteverde Academy è il miglior prospetto mai reclutato dai Bluejays.
22. Texas A&M
Il BuckyBall sbarca in SEC. Coach Bucky McMillan ha costruito intorno al suo gioco un gruzzolo di appassionati durante le sue stagioni a Samford e, dopo aver impressionato molti durante la March Madness 2024, ora ha la grande occasione. Difesa super aggressiva e tanto tiro da 3 la ricetta principale, e i profili scelti nel transfer portal sembrano quelli giusti: Pop Isaac in cabina di regia può fare la differenza, se sano, così come Rylen Griffen, mai a suo agio nel sistema di Kansas la scorsa stagione. Dalla Spagna, è arrivato il classe 2003 Ruben Dominguez, reduce dalla vittoria in Europe Cup con Bilbao giocando bei minuti, un tiratore capace di sparare 35 punti in una partita di ACB. Come rim runner ci sarà Federiko Federiko, che ha perso minuti a Texas Tech la scorsa stagione, mentre più interessante sarà capire la dimensione di un talento mai davvero esploso come Mackenzie Mgbako, mai esploso ad Indiana. In un attacco pieno di tiratori, l’atletismo del junior potrebbe fare la differenza in mezzo all’area.
21. NC State
Lo sceriffo è tornato dall’esilio. Dopo i vincenti anni a McNeese conclusi con l’ottima March Madness 2025, Will Wade torna nel basket che conta per cercare di ridare lustro a una NC State troppo discontinua in un’ACC che offre occasioni. L’ex coach di LSU si è rimboccato le maniche mettendo insieme una classe di transfer di primo ordine: tutto girerà attorno a Darrion Williams, pagato a peso d’oro per avere le chiavi in mano dell’attacco dei Wolfpack. Attorno a lui tantissimi atleti, capaci di difendere forte, tagliare e allargare il campo. Tre Holloman da Michigan State e Ven Allen Lubin dai rivali di UNC – tante chiacchiere attorno al suo spostamento in estate – sono una garanzia, mentre l’esplosione di un talento massacrato dagli infortuni come Terrence Arceneaux da Houston potrebbe alzare le ambizioni della squadra. Attenzione anche al freshmen Matt Able, di cui si è parlato molto in estate, mentre alcuni pretoriani da McNeese come Quadir Copeland allungheranno la rotazione.