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Alabama pronta a diventare una big

Avery Johnson (alabama)
Autore: Giovanni Bocciero
Data: 17 Lug, 2017

La SEC è da sempre la conference di Kentucky. Ogni anno i Wildcats mettono in mostra fior fiori di talenti, e le avversarie hanno ben poco da opporre, dal punto di vista tecnico e anche dal punto di vista mediatico. Quest’anno sembra non essere così. Vuoi perché Michael Porter Jr. ha deciso di giocatore per Missouri, così come Robert Williams disputerà il suo anno da sophomore a Texas A&M. E, soprattutto, c’è Alabama che potrà schierare il funambolico Collin Sexton. Concentriamoci proprio sui Crimson Tide di coach Avery Johnson, che ha l’obiettivo di portare in alto il programma cestistico dell’ateneo.

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Il recruiting di Alabama

Il recruiting

Coach Johnson è riuscito a reclutare due liceali considerati five-star come il già citato Sexton e la guardia John Petty. Sexton avrà sin da subito le chiavi della cabina di regia, e molto dipenderà da che impatto riuscirà ad avere il ragazzo a livello Ncaa. La personalità e la creatività di certo non gli mancano e, nonostante un fisico sottodimensionato per gli standard attuali, non è secondo a nessuno per caparbietà, atletismo ed energia. Il soprannome di “young bull” dovrebbe dare l’idea. Su alcuni aspetti del suo gioco vanno limati piccoli difetti, ma resta un top prospect quasi sicuramente one-and-done. Petty è invece una guardia piuttosto corazzata, fisicamente debordante, che ha nel tiro dalla lunga distanza il suo punto di forza. Giocatore da striscia, se inizia a carburare può diventare un autentico trascinatore.

Al campus di Tuscaloosa giungeranno dal prossimo agosto altri tre freshman, che hanno fatto vedere buone cose a livello liceale. Herb Jones è una guardia alta e longilinea, che sa essere efficace sia dall’arco che in transizione. Alex Reese è invece un’ala piuttosto versatile, che possiede tanto i momenti da esterno quanto quelli da interno. Infine Galin Smith, forse il più promettente dei tre, lungo dal fisico quasi statuario anche se alla grande solidità in area fa da contraltare un’altezza non adeguata per il ruolo ed una certa lentezza in controtendenza con il basket moderno.

I transfer

Non solo arrivi all’University of Alabama, dato che hanno salutato i compagni di squadra il play Corban Collins, l’ala Bola Olaniyan ed il lungo Shannon Hale, pedine non fondamentali ma importanti del puzzle messo su da coach Johnson. Mosaico che quest’anno sarà completato non solo dalle nuove reclute, ma anche dal transfer Daniel Giddens. Il pivot dopo aver giocato la stagione da freshman ad Ohio State ed esser stato inattivo lo scorso anno per le regole Ncaa, è pronto a scendere in campo per far sentire tutto il suo peso sotto le plance. E lo farà da cambio o in coppia con Donta Hall, lungo junior dalle grandi dimensioni ma piuttosto goffo nei movimenti che è comunque in odore di draft Nba. Con Sexton, a cui piace passare il pallone e giocare con i lunghi, può e deve diventare ancor più incisivo dei soli 6 punti e 5.5 rimbalzi di media avuti lo scorso anno. Inoltre questa estate si è trasferito ad Alabama anche l’esterno ex Texas Tevin Mack, uno scorer che può segnare in tanti modi diversi anche se sarà costretto a restare inattivo questa stagione. Ma sarà senz’altro un innesto per quella successiva alimentando così il programma di basket, secondario rispetto a quello del football.

L’ossatura

Il roster dei Crimson Tide si è alzato qualitativamente grazie a queste aggiunte, ma non va dimenticata l’ossatura che di per sé è già piuttosto intrigante. Detto di Hall, non ci si può dimenticare dei sophomore Dazon Ingram e Braxton Key, atleti che hanno rappresentato i principali terminali offensivi della squadra potendo interscambiarsi nelle posizioni di guardia e ala piccola. Dalla panchina, invece, saranno pronti ad uscire come back-up del playmaker il figlio del coach Avery Johnson Jr., una spina nel fianco soprattutto quando c’è bisogno di pressare a tutto campo, e il tiratore bianco Riley Norris giunto alla sua annata da senior e pronto ad incidere quando chiamato in causa.

Non va dimenticata la filosofia di gioco di Alabama, a immagine e somiglianza di coach Johnson. Con i 64.1 punti subiti nella scorsa stagione, i Crimson Tide sono stati la miglior difesa della SEC, mettendo la museruola addirittura a Kentucky nella semifinale del torneo di conference. E nonostante l’aggiunta soprattutto di Sexton e Perry, che potranno garantire un miglioramento offensivo, di certo stringere le maglie in difesa sarà il primo pensiero.

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