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Charleston, un’attesa lunga 19 anni

Autore: Manuel Follis
Data: 8 Mar, 2018

La stagione

La Colonial Athletic Association è nota per avere squadre votate all’attacco e Charleston è un’ottima rappresentante della categoria. Coach Earl Grant ha guidato i Cougars a due stagioni consecutive con più di 25 vittorie e oggi la squadra se prende ritmo può dare fastidio. In stagione (non-conference) ad esempio hanno perso di soli 6 punti in casa di Rhode Island, la vincitrice della Atlantic 10. L’anno scorso erano stati a un passo dal Torneo Ncaa e a distanza di 12 mesi la squadra ha fatto pesare l’esperienza e il fatto di giocare il torneo di conference in casa. Il gioco parte dalle point guard, il senior Joe Chealey e in teoria il suo cambio, il sophomore Grant Riller, ma spesso i due sono in campo insieme.  Sotto canestro invece il più attivo è Jarrell Brantley, 201 cm, il classico giocatore che porta energia, rimbalzi e pericolosità al ferro. Vista la sua agilità e un ball-handling sopra la media, Brantley non riceve spesso spalle a canestro, ma ama attaccare stando lontano da canestro (43.5% da 3) e mettendo in difficoltà i lunghi avversari in movimento. Un segnale del carattere della squadra? Nella finale del torneo di conference contro Northeastern, Charleston era sotto di 17 punti nel secondo tempo, ma per la gioia dei presenti (tra cui Bill Murray) hanno portato a casa la gara in OT. E tornano al Torneo dopo un’assenza di 19 anni.

L'attore Bill Murray festeggia la vittoria di Charleston

L’attore Bill Murray festeggia la vittoria di Charleston

Il giocatore chiave

Riller è il killer silenzioso della squadra, ma ogni componente di Charleston (Riller compreso) gode del fatto che le attenzioni delle difese sono sempre concentrate su Chealey, che quindi crea spazio per tutti i compagni. Quando scotta la palla è in mano alla guardia, che infatti è il miglior assistman della squadra e che difficilmente spreca palloni, non a caso nel rapporto assist/palle perse è tra i migliori di tutta la conference.

Prospetti

Zero Nba ma molta possibilità di Europa per alcuni giocatori di Charleston. La squadra gioca un basket disciplinato che tende a perdere pochi palloni e di conseguenza i suoi giocatori sono precisi nelle esecuzioni offensive. Il primo prospetto interessante… e torniamo sempre da lui… è sicuramente Joe Chealey, PG fisicata (1,90 per 86 kg di muscoli) con tiro da fuori con ampio range, diabolico nel conquistarsi liberi e implacabile dalla lunetta. Il suo 16/16 in finale contro Northeastern è stato provvidenziale per il recupero e il sorpasso dei Cougars. Interessante anche Cameron Johnson, versione “minore” di un 3&D, miglior difensore di Charleston (1,93 cm e 90 kg) che ha chiuso la stagione con il 39% dall’arco.

 

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