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Alex Sarr, la French Mania e gli altri internazionali

Autore: Paolo Mutarelli
Data: 17 Giu, 2024

Alex Sarr e Zaccharie Risacher si giocano la prima scelta assoluta di un Draft Nba 2024 che li vede tra i maggiori prospetti giocatori che non provengono in Division I. Tra G League, NBL ed europei, ecco un’altra Top 5 di giocatori che potrebbero andare altissimi.

Alexandre Sarr

Un altro gigantesco centro francese che ha la mobilità e lo skillset di un’ala. Alex Sarr non arriva alle vette filiformi e all’agilità da ginnasta di Victor Wembanyama, ma nella stagione passata in Nuova Zelanda ha mostrato cose parecchio interessanti. Difensore sugli esterni notevole per la stazza (213 cm per 224 di wingspan) con ottimo tempismo nei cambi, dov’è una minaccia di transizione perenne, oltre che ad avere tutto per essere un rim protector efficace. Dall’altra parte, ball handling e visione di gioco lo rendono un giocatore utilissimo al di là dell’abilità di segnare – che c’è e che va migliorata soprattutto nelle scelte. Uno dei pochi in questa classe ad unire talento e potenziale.

Zaccharie Risacher

Alcuni si fidano del suo tiro da tre, altri no. L’ala francese, reduce da una buona stagione a Bourg-en-Bresse, è un potenziale 3&D ad altissimo livello. Più un complemento extra-lusso che una vera e propria stella, pur mantenendo degli intriganti margini di miglioramento. Il tiro da tre va e viene ma sulla distanza delle ultime stagioni ci si assesta comunque intorno al 37%. Non sa essere autosufficiente con la palla in mano, è più un tagliante e un giocatore da spazi aperti, mentre dal punto di vista difensivo, aiutato dagli oltre due metri di corpo, ha una versatilità intrigante sia sugli esterni che sotto canestro.

Nikola Topic

Il 2024 al momento non ha sorriso a Topic. Prima l’infortunio al ginocchio sinistro che l’ha fatto stare fuori per quattro mesi, poi la ricaduta che ha portato ad una rottura parziale del crociato nei playoff della Lega Adriatica non mettono nelle condizioni migliori di affrontare questo Draft il playmaker serbo. Buona taglia (198 cm) e un arsenale di finte, chiusure creative e virate in grado di mettere in crisi chiunque. Per un giocatore che si affida tanto ad arresti fulminei, i problemi alle ginocchia potrebbero condizionarlo non poco. Difensivamente c’è il rischio che possa diventare una zavorra.

Ron Holland

C’è chi lo vede molto in alto e chi addirittura ai margini della Lottery. Ron Holland divide, nonostante gli ottimi numeri, seppur con qualche ombra, che ha messo su nella stagione in G League. Atleta 5 stelle che usa le sue gambe potenti per essere un difensore eccezionale sulla palla, in aiuto ed è anche capace di trasformare una rubata in due punti in pochi secondi. L’attacco è tutto da costruire: un’ala di due metri che spesso s’ingarbuglia con la palla, che non ha un ball handling rifinito ed è molto lontano dalla migliore forma per quanto riguarda il tiro da tre punti.

Matas Buzelis

Altro prospetto dell’ormai defunto programma Ignite. Un playmaker di due metri e cinque con istinti e visione da giocatore più svezzato di quanto lo è. Non sembra essere il giocatore in grado di avere ogni singolo possesso dell’attacco in mano, bensì una valida seconda opzione creativa in grado di tirare da tre (è meglio del 27% con il quale ha chiuso la scorsa stagione), attaccare il ferro e moltiplicare il vantaggio acquisito. Il fisico, sia dal punto di vista atletico che di forza, lo penalizza ancora quando va in mezzo alla selva di braccia e corpi in area, oltre a non avere dei piedi velocissimi per quanto riguarda la difesa. La taglia per renderlo comunque un difensore nella media c’è.

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