Si parte dal capolavoro di Otzelberger a Iowa State e si finisce con una P6 sbiadita: le principali sorprese e delusioni di metà stagione.
Bennedict Mathurin
Proiezione Mock
Strenghts
Bennedict Mathurin è stata la scheggia impazzita della scorsa stagione di Arizona. Mancino, atletismo di primo livello con un tiro da tre micidiale (42% su quasi quattro tentativi a partita). Il primo passo fulminante lo porta ad essere una minaccia sia quando deve attaccare da fermo che quando deve battere un closeout. In area riesce ad essere un pericolo, oltre che con le doti atletiche, anche con una buonissima sensibilità e con una fisicità che non balza subito all’occhio ma che gli permette di assorbire i contatti dei lunghi. Inoltre, ha tutte le potenzialità per diventare un difensore d’élite: dimensioni, rapidità di piedi e atletismo. In transizione è una macchina da highlights da una parte e dall’altra e, soprattutto, è un giocatore che si esalta nella grandi partite: agli scorsi mondiali Under 19 ha messo 30 punti, e molto altro, nella finale per il 3° posto tra la sua Canada e la Serbia.
Weaknesses
Deve fare notevoli passi avanti sul passo della continuità: lo scorso anno ha alternato serata da 30+ punti con l’80% al tiro e partita da 2 punti, scomparendo dal campo. Ma anche dal punto di vista del gioco deve fare passi avanti: la difesa va e viene, spesso si fa trovare fuori posizione, sbaglia rotazione o sembra far meno di quello che il fisico gli permette di fare. In attacco è un giocatore non ancora auto-sufficiente: se non riesce a battere il difensore con il primo passo chiude il palleggio, il suo tiro dal mid-range deve prendere una forma più sostanziale (27% lo scorso anno) e, soprattutto, se vuole salire in Nba, deve migliorare decisamente la creazione per i suoi compagni di squadra: 9.2 di AST% lo scorso anno e 14.5% di TO%
Extra
É stato il primo giocatore canadese ad esser ammesso in una delle sei Nba Academy in giro per il mondo. L’ha frequentata durante la stagione 2018-19 a Città del Messico.
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