Secondo aggiornamento del nostro Super Mock Draft, il quale piano piano inizia a prendere una forma in linea con quanto si vede in campo. Le prime due posizioni restano intoccabili, con Paolo Banchero a guardare tutti dall’alto, seguito da Chet Holmgren, ma la prima delle tante modifiche che caratterizzano questo update arriva già alla scelta numero 3 con un giocatore che vi abbiamo descritto di recente, ossia Jabari Smith. Il lungo di Auburn precede Jaden Hardy e Jalen Duren, mentre è da segnalare anche il balzo in avanti fatto da Bennedict Mathurin che entra in Top 10 prendendosi la numero 8.
Chi sale
Jabari Smith – Il figlio d’arte si è integrato immediatamente ad Auburn diventandone il top scorer e il miglior rimbalzista. In attacco sa fare tutto, spiccano la sua capacità dall’arco (44.7% da tre di media) e la velocità con cui sa condurre le transizioni offensive, mentre in difesa si sta dimostrando un cagnaccio capace di difendere su chiunque gli si pari davanti e attualmente è il giocatore più difficile da battere in isolamento di tutta la Division I.
Bennedict Mathurin – Il pezzo più pregiato di una macchina, quella di Arizona, che va avanti indisturbata per la propria strada col piede a tavoletta. Il canadese ha grandi qualità atletiche che si dispiegano perfettamente su entrambe le metà campo e un repertorio fattosi più ampio e intrigante, oltre a qualità balistiche che continuano a impressionare: 38.6% da tre mostrando naturalezza come tiratore in movimento dai suoi 2 metri scarsi d’altezza.
Kendall Brown – Se dici Baylor, dici difesa. E Brown non fa eccezione, con mezzi fisici, versatilità e QI spiccatissimi che ne fanno un mastino sia sulla palla che lontano da essa. In attacco, almeno per ora, non sarà il prospetto più intrigante, ma è un’ala piccola che mostra concretezza elevata nello sfruttare le proprie qualità come realizzatore off the ball. Basta e avanza per piacere agli scout.
Chi scende
Peyton Watson – Fin qui, la delusione più grande della classe 2021. Ha mostrato lampi interessanti, più che altro nella propria metà campo, ma c’è un problema tanto grosso quanto banale: la palla non va dentro. Dalla gara con Gonzaga è entrato in una spirale orrenda: 0 su 12 al tiro nelle ultime 4 partite, con minutaggi in rapida discesa (9′ contro Marquette). C’è il rischio serio che le parole one-and-done finiscano per uscire dal suo vocabolario.
Max Christie – Porta l’acqua al mulino di Michigan State con impegno e mezzi sicuramente discreti in difesa, ma il resto manca terribilmente. È passato un mese esatto dalla sua unica prestazione offensiva da circoletto rosso (18 punti contro Butler): da lì in poi c’è stata solo una caterva di conclusioni sbagliate, tiri aperti compresi. Il 40% da due e il 26.1% da tre non sono proprio numeri da guardia al primo giro del Draft.
Novità
Johnny Davis – Forse il miglior sophomore di tutta la NCAA in questo inizio di stagione. La guardia di Wisconsin sfiora i 21 punti di media ed è di una costanza realizzativa impressionante, capace di attaccare il canestro con ferocia così come di beffare le difese con jumper dal palleggio. Un vero lusso per i Badgers, perché non ce ne sono troppi di giocatori così a proprio agio nel cavare le castagne dal fuoco quando l’attacco stagna.
Ochai Agbaji – Sempre guardato con un po’ di sospetto come prospetto NBA, ha però cominciato a mostrare miglioramenti al tiro già l’anno scorso e adesso ha dei bei numeri da sbattere in faccia agli scettici: 49.1% da tre su 6.1 tentativi a partita per la guardia-ala di Kansas, primo marcatore della D1 con 22.4 punti di media, oltretutto sprecando poco o nulla palla in mano (2° ORtg e 8° To% fra i giocatori con 22 o più di Usage Rate).
Wendell Moore – Uno dei segreti-non-troppo-segreti del buon avvio di Duke consiste nella crescita esponenziale del junior, apparso trasformato e mai così maturo. Le scelte che compie in campo sono ora, finalmente, all’altezza del suo potenziale, restituendoci così un esterno dal fisico NBA che alterna bene le saettate al ferro con il tiro dalla distanza (40%), mettendosi nel frattempo sempre al servizio degli altri (5.1 assist).
NOTA BENE – Per comporre il nostro Super Mock Draft NBA, teniamo conto dei ranking pubblicati da oltre venti siti specializzati, facendo una media ponderata delle posizioni occupate che tiene conto anche dei vari gradi di affidabilità e competenza dei suddetti siti.
Il Super Mock Draft aggiornato al 16/12
# | Giocatore | Ruolo | Età | Squadra |
---|---|---|---|---|
1 | Paolo Banchero | SF/PF | 19.0 | Duke |
2 | Chet Holmgren | C | 19.6 | Gonzaga |
3 | Jabari Smith | PF/C | 18.5 | Auburn |
4 | Jaden Hardy | PG | 19.4 | G League Ignite |
5 | Jalen Duren | C | 18.0 | Memphis |
6 | Jaden Ivey | PG/SG | 19.8 | Purdue |
7 | Patrick Baldwin Jr | SF/PF | 19.0 | Milwaukee |
8 | Bennedict Mathurin | SG/SF | 19.4 | Arizona |
9 | TyTy Washington | PG/SG | 19.0 | Kentucky |
10 | Caleb Houstan | SF | 18.9 | Michigan |
11 | AJ Griffin | SF/PF | 18.3 | Duke |
12 | Kendall Brown | SF/PF | 18.6 | Baylor |
13 | JD Davison | PG | 19.2 | Alabama |
14 | Jean Montero | PG | 18.4 | Overtime Elite |
15 | Kennedy Chandler | PG | 19.2 | Tennessee |
16 | Peyton Watson | SF/PF | 19.2 | UCLA |
17 | Nikola Jovic | PF | 18.5 | KK Banjica Mega |
18 | Yannick Nzosa | C | 18.0 | Unicaja Malaga |
19 | Keegan Murray | SF | 19.3 | Iowa |
20 | Dyson Daniels | PG/SG | 18.7 | G League Ignite |
21 | Ousmane Dieng | SF | 18.5 | New Zealand Breakers |
22 | Trevor Keels | SG | 18.3 | Duke |
23 | Mark Williams | C | 20.0 | Duke |
24 | Johnny Davis | G | 19.8 | Wisconsin Badgers |
25 | Roko Prkacin | SF/PF | 19.0 | KK Cibona |
26 | Max Christie | SG | 18.8 | Michigan State |
27 | Ochai Agbaji | G | 21.7 | Kansas Jayhawks |
28 | Bryce McGowens | SG | 19.1 | Nebraska |
29 | Wendell Moore | F | 20.2 | Duke |
30 | Matthew Cleveland | SF | 19.2 | Florida State |