Marcus Carr

Strenghts

Leader vero, capace di segnare praticamente in ogni modo, senza dimenticarsi però mai dei compagni. Ottimo controllo del corpo e della palla, il canadese ha migliorato continuamente il suo rendimento anno dopo anno passato al college, fino a diventare una delle migliori guardie dell’Ncaa. Creativo con la palla in mano, in step back da 3 o in penetrazione, non ha problemi a concludere sia con la mano destra che con la sinistra, sfruttando sempre al meglio il pick and roll. E la sua media è costantemente salita, passando da 10 a 15 a 19,5 punti a partita. Tra le sue qualità migliori, infatti, c’è la voglia di studiare sempre la pallacanestro provando nuovi movimenti che possano migliorarlo. Nessun problema con i contatti, nonostante il fisico tutto sommato normale, ha visione e sa passare il pallone ed è giocatore assolutamente pronto per l’Nba.

Weaknesses

Se con la palla in mano può fare qualsiasi cosa, è indubbio che il suo rendimento in difesa non raggiunga lo stesso (eccellente) livello di quando attacca. La tenuta mentale non è la stessa e quindi ogni tanto si addormenta concedendo qualche canestro facile, e lo stesso accade quando tenta la rubata spettacolare che non semprre riesce. Deve inoltre migliorare la selezione di tiro, dato che a volte ha eccessiva fiducia nel suo talento e si prende conclusioni, soprattutto da 3, affrettate. Inoltre, ha momenti di hero ball classici del leader che si sente investito di ogni responsabilità e cerca ogni varco per andare al ferro anche quando non ce ne sono, fino a prendere brutti tiri da brutti angoli.

Extra

Gli ultimi due giocatori canadesi usciti da Texas provenivano entrambi dall’Ontario, esattamente come Marcus Carr. Corey Joseph e Tristan Thompson hanno poi vinto il titolo Nba, rispettivamente con Spurs e Cavs. E Carr può solo augurarsi di fare la loro stessa carriera.

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