Combo guard che segna a manetta – pure in maniera clutch – ma che ama anche coinvolgere i compagni: Grant Sherfield sta emergendo non solo come la stella di Nevada, ma dell’intera Mountain West. Merito anche del forte legame con coach Steve Alford. Dopo essersi persi per una stagione, i due si sono finalmente rincontrati e la riunione non ha tardato a dare i suoi frutti. Ecco come è nato questo connubio perfetto.
Non tutto va sempre secondo i piani
Il piano iniziale del texano, in uscita da Sunrise Christian come prospetto 4 stelle, era quello di andare a giocare a UCLA proprio agli ordini di Alford, il quale aveva cominciato a reclutarlo sin dal secondo anno di high school. Succede però che il coach viene licenziato in tronco dai Bruins nel bel mezzo della stagione 2018-19.
Nonostante il consiglio dei genitori di rimanere a UCLA, il ragazzo chiede e ottiene di essere svincolato dalla sua letter of intent. “Volevo andare in un programma nel quale conoscessi l’allenatore ed essere sicuro che fosse una persona con la quale avrei potuto creare un buon legame” ha spiegato. La decisione ricade su Wichita State e su coach Gregg Marshall, che lo aveva contattato da freshman alle superiori. E poi è la squadra della sua città natale.
Il caso Marshall
In maglia Shockers, Grant Sherfield gioca 30 partite e, nonostante non parta spesso da titolare, riesce a mettersi in mostra: 8.1 punti di media con 35.3% dal campo, 30.4% da tre e 74.4% ai liberi.
Con l’allenatore, il rapporto non è idilliaco. Un episodio su tutti: nel match contro Cincinnati, perso dagli Shockers per 67-64, Sherfield perde palla e Marshall senza pensarci due volte lo mette fuori. Sul cronometro mancano ancora 16 minuti ma lui non rivede più il campo. Il giorno dopo, i due hanno una lunga ed accesa conversazione. Il coach lo lascia addirittura fuori nel match successivo contro Temple. Quando scende nuovamente in campo contro SMU, la combo guard risponde con 14 punti, fondamentali per la vittoria in rimonta degli Shockers.
Il 9 ottobre 2020, la carriera di Sherfield subisce un nuovo grande sconvolgimento. Wichita State apre un’indagine interna su Marshall dopo che alcuni giocatori e membri dello staff denunciano di aver subito abusi fisici e verbali (anche a sfondo razzista) da parte dell’head coach. A finire sotto la lente degli investigatori c’è anche il periodo trascorso a Winthrop. Il 17 novembre Marshall dà le sue dimissioni.
Finalmente casa
Sherfield è fra i tanti che lasciano il programma già prima delle indagini. Nemmeno 20 minuti dopo aver inserito il proprio nome nel transfer portal, riceve una chiamata da Alford, ora capo allenatore di Nevada: dopo l’addio di Jalen Harris (scelto al draft dai Raptors), Jazz Johnson (ora a Cantù), Lindsey Drew e Nisré Zouzoua, i Wolf Pack hanno bisogno di nuovi innesti nel reparto guardie.
Sherfield ci impiega appena una settimana a dire di sì alla proposta dell’allenatore che considera un po’ il suo mentore, rinunciando alle offerte di squadre importanti come Kansas, Baylor e LSU: “questa volta non potevo fare casini”.
La fortuna gioca anche dalla sua parte quando la NCAA dà il waiver al neo arrivato che così può scendere subito in campo. “Quando si è un transfer, la prospettiva di dover stare fuori per un’intera stagione non è molto allettante” ha detto il giocatore “aver avuto la possibilità di giocare subito con questo gruppo è stata una sorpresa ma mi ha dato una grande motivazione”.
Quattro mesi e 22 partite dopo, è difficile immaginare dove sarebbe Nevada senza il suo numero 25.
Il nome di Sherfield compare infatti più e più volte nelle classifiche della Mountain West: primo per assist (136 in totale) e FG% (44.4), secondo per punti (408 con una media di 18.5 a partita), percentuali ai tiri liberi (88.2%) e recuperi (35 in stagione).
E, cosa più importante, sta migliorando partita dopo partita.
Basta vedere il suo rendimento nelle quattro gare giocate contro UNLV e soprattutto Boise State. Contro i Rebels, spiccano gli 11 assist e 15 punti con il 54% di FG% nella prima sfida e il 100% nei tiri liberi nella seconda. Nei due match che opposti ai Broncos, Sherfield alza ancora di più il suo rendimento: 20 punti, 14 assist e 56.3 FG% nel primo incontro e ben 29 punti, 8 punti e 100% nei tiri liberi nel secondo. Un totale di 22 assist a fronte di sole 5 perse.
Nella sua stagione da sophomore è innegabile come abbia migliorato il suo rendimento al tiro: dal 35.3 è passato al 43.8 e guardando le statistiche di Hoop-Explorer è chiaro come nei pochi minuti in cui esce dal campo (di media gioca 34.7 minuti a partita) l’attacco dei Wolfpack ne risenta (da 108.3 passa a 92.2).
In coppia con Desmond Cambridge forma un tandem d’attacco esplosivo: con loro due in campo l’efficacia offensiva dei Wolf Pack passa da 90.4 a 106.9 (+ 15.5).
Il suo punto di forza sono però gli assist (136 in stagione con una media di 6.2 a partita).
In una difesa che si assesta alla posizione numero 99 a livello nazionale, l’impatto di Sherfield non è così palpabile (-3.5 quando non è in campo).
Non sarà un giocatore molto atletico, ma in quanto a carisma e determinazione non è secondo a nessuno. Nonostante sia solo al suo primo anno a Nevada, non a caso, è stato eletto capitano. E la sua clutchness è già leggendaria.
Un primo assaggio lo aveva dato subito a inizio stagione contro Nebraska.
Ice in his veins! 🥶
Grant Sherfield called GAME for @NevadaHoops pic.twitter.com/PZDRNgBAap
— FOX College Hoops (@CBBonFOX) November 26, 2020
Poi è stato il turno di Boise State.
UPSET! Grant Sherfield regala la vittoria a Nevada contro Boise State con questo canestro negli ultimi secondi
Il sophomore chiude con una doppia doppia da 20 punti e 14 assist 😮pic.twitter.com/YidwuoUR3u
— Basketball NCAA (@BallNcaa) February 6, 2021
Infine, anche Colorado State ha imparato a caro prezzo che Sherfield può fare grossi danni in una partita di cartello.
Grant Sherfield are you serious?!@NevadaHoops | @MountainWest pic.twitter.com/X8yrzL9YKi
— CBS Sports Network (@CBSSportsNet) March 6, 2021
Ad un passo dal Torneo
Se le sirene della NBA non interferiranno anzi tempo, nelle prossime stagioni questo giocatore potrà guidare Nevada a grandi risultati. Il primo obiettivo è quello di uno posto al Torneo Ncaa di quest’anno. I Wolfpack sono gli ultimi nel gruppo delle contender della MWC: per ballare a marzo, dovranno vincere il titolo nel torneo di conference.
SDSU, Boise State, Utah State, Colorado State: tutte squadre date con chance maggiori di Nevada. Ma si sa, in un periodo come questo, le cose possono cambiare in un secondo.