– Parte 1: Guardie – Parte 2: Ali –
Eccoci giunti all’ultimo capitolo del nostro viaggio fra i migliori freshmen internazionali di quest’anno: stavolta vi proponiamo 6 lunghi che potrebbero far rumore in questa stagione.
Caratteristiche tecniche
- Mancino con taglia eccellente per giocare sia da 4 che da 5. Versatilità e crescita notevoli nel suo gioco, passando da classico giocatore di post a lungo moderno che può creare dal palleggio e allargare il campo. Da bloccante, è parimenti pericoloso sia come rollante che allargandosi per il tiro.
- Abile e di talento, di solito è un punto di riferimento in attacco. La sua signature move: penetrare partendo dalla linea da tre, voltare le spalle al canestro e, da lì, sfruttare il suo footwork per andare col gancio (con entrambe le mani) o per un appoggio al tabellone.
- Buon fisico su cui costruire e da sfruttare in entrambe le metà campo. Difensore migliore di quel che sembra: non molto rapido o atletico, ma ha reattività e scivolamenti buoni. Sa come usare le lunghe braccia per ostacolare le linee di penetrazione e opporsi agli avversari in post.
- Rimbalzista eccellente grazie alla taglia e agli istinti nel posizionarsi. Buon passatore dal post basso, sempre attento ai tagli dei compagni o alla loro posizione sul perimetro.
Fit e aspettative
Reclutare Froling è stato un bel colpo per Greg McDermott, impegnato in un’opera di ricostruzione dopo aver perso talenti nel backcourt come Khyri Thomas e Marcus Foster. Il reparto lunghi aveva sofferto l’anno scorso con l’infortunio al crociato di Martin Krampelj, costringendo Epperson ad abbandonare i suoi propositi di redshirt year. Benché lo sloveno sembri di nuovo in forma e pronto ad affrontare la stagione, qualsiasi elemento che possa aiutare i lunghi e i 4 undersize Cashaw e Ballock è il benvenuto. Un giocatore coi fondamentali e l’esperienza internazionale di Froling può aver bisogno di tempo per adattarsi all’innalzamento del livello atletico, ma di sicuro sembra pronto per contribuire ed essere sin da subito un pezzo importante nelle rotazioni dei Bluejays.
Caratteristiche tecniche
- Lungo moderno e versatile con un QI cestistico alto. Sa giocare di squadra e prende buone decisioni con una certa rapidità, il che ne fa un grande fit per lo “stile europeo” di Gonzaga.
- Di recente ha mostrato progressi nel post-basso. Eccellente nel prendere posizione nel pitturato, ottimi piedi, tocco morbido vicino al ferro (soprattutto con la mano destra). Capace d’individuare e sfruttare i mismatch favorevoli scaturiti dai cambi della difesa. D’altro canto tende a far fatica in area contro giocatori più grossi.
- Pericoloso quando riceve palla attorno al perimetro: può segnare dalla distanza, cercare il tiro dalla media dal palleggio o sfruttare le sue abilità di passatore. Alcuni dei suoi passaggi sono rischiosi, ma ha buone mani e tempismo per i passaggi alto-basso e quelli dal gomito per servire i compagni disposti sull’arco.
- Non molto veloce ma abbastanza mobile per sostenere ritmi alti.
- Nel complesso, un difensore accettabile, benché la sua mancanza di verticalità e di esplosività possono essere un problema contro lunghi più atletici. Aver migliorato la propria aggressività lo sta aiutando a diventare ulteriormente competitivo sotto i tabelloni.
Fit e aspettative
Con l’infortunio di Killian Tillie e l’addio (forse solo provvisorio) di Jacob Larsen, non c’è dubbio che Petrušev avrà minuti veri uscendo dalla panchina. Dopo tutto, Mark Few ha detto di essere molto felice sia della sua estate con la nazionale serba che del modo in cui si è comportato nei primi allenamenti della preseason. La sua versatilità e tecnica lo prospetta come qualcosa di più di un erede “accettabile” di Tillie. Per quanto sembri pronto per avere un impatto in attacco, molto del suo spazio futuro dipenderà da quanto sarà solido in difesa.
Caratteristiche tecniche
- Giocatore roccioso il cui fisico e atletismo sono migliorati nel corso degli ultimi due anni. Decisamente un plus nei pick and roll: bloccante solido, rolla a canestro con molta decisione. Buon rimbalzista.
- Scorer pericoloso in post basso. Sempre in posizione per afferrare un passaggio nel modo migliore, protegge il pallone, ha piedi veloci e punta il ferro con forza. Discreto il tocco nei pressi del canestro, con entrambe le mani, ma può e deve migliorare.
- Difensore molto tosto in uno-contro-uno nel pitturato: fa sentire il corpo senza fare fallo, non abbocca facilmente alle finte, ha posizione e tempismo buoni per contestare il tiro. Abbastanza mobile per raddoppiare il ball handler sui pick and roll alti.
- Giocatore sveglio: lontano dal pallone, sa trovare in un amen lo spazio libero per attaccare l’area, ma manca di varietà nel repertorio offensivo. Gli sarebbe utile riuscire a espandere il range di tiro.
Passatore affatto malvagio per il suo ruolo, ma non è sempre prudente per scelte ed esecuzione.
Fit e aspettative
La Pac-12 è la meno intrigante fra le Power Six quest’anno: mandare 5 squadre al Gran Ballo sarebbe un successo enorme, onestamente. Sulla carta, Stanford non sembra poter puntare a nulla più di una partecipazione al NIT. Ad ogni modo, questa è una squadra molto giovane che vale la pena seguire sul lungo periodo, potendo costruire un nucleo molto interessante coi vari Daejon Davis, Oscar Da Silva e Kezie Okpala. L’addio di Reid Travis è come una ferita per i Cardinal e Coach Jerod Haase avrà bisogno di gente pronta a incidere nel frontcourt se vorrà continuare a puntare sui canestri ravvicinati. Il senior Josh Sharma non ha mai avuto molti minuti ma è il favorito per partire in quintetto. Kišūnas può certamente racimolare minuti come suo sostituto.
Mid-Major: Guglielmo Caruso, Matthias Tass, Neemias Queta
Caratteristiche tecniche
- Migliorare dal punto di vista fisico è una priorità. Atleta nella media ma troppo magro, fa fatica in post basso contro avversari più grossi. Può migliorare nella difesa lontana dal pallone. Abbastanza mobile per essere affidabile come difensore sull’uomo intorno al perimetro. Ha braccia lunghe e tempismo eccezionale per le stoppate.
- Non è particolarmente veloce ma ha abbastanza equilibrio e mobilità per attaccare il canestro dal palleggio: benché destrorso, sembra più a suo agio con l’andare a sinistra in questo genere di situazioni.
- Pericoloso nei blocchi sulla palla, sa rollare a canestro efficacemente oppure far partire il jumper dal gomito. La meccanica di tiro è migliorata durante gli ultimi due anni ma è ancora lontano dal poter aprire il campo.
- Il gioco in post è ancora un lavoro in corso ma ha un buon tocco vicino al canestro con entrambe le mani e mostra lampi sempre più frequenti in area. Visione e passaggio sono buoni, specialmente nel servire i compagni sui tagli in backdoor.
- Non un gran rimbalzista per via della poca forza di cui dispone: fa fatica coi tagliafuori ma a volte sa rimediare seguendo la traiettoria del pallone.
Fit e aspettative
Ovviamente ha ancora molta strada da fare, ma Caruso potrebbe finire per rivelarsi come il miglior giocatore di questa recruiting class di Santa Clara. La vocazione positionless di Coach Herb Sendek dovrebbe aiutarlo a trovare il modo di contribuire, benché lui non possa certo essere la soluzione di tutti problemi. Pur avendo grandi qualità di stoppatore, Caruso non sembra fisicamente pronto adesso per fornire una vera e propria protezione del ferro a una squadra che ha concesso tantissimi, troppi tiri in area. Josip Vrankic e il grad transfer Josh Martin saranno probabilmente i due titolari ma Caruso potrebbe trovare molti minuti se Sendek optasse frequentemente per un assetto small.
Caratteristiche tecniche
- Solido giocatore di post basso dal fisico massiccio: si muove bene lungo il campo e mostra buona coordinazione e controllo del corpo. Mostra un ottimo uso dei piedi ma manca di esplosività.
- Non ha molta abilità nel gestire il pallone ma ha capacità avanzate come passatore, specialmente nel riaprire il gioco quando raddoppiato in post. La sua meccanica di tiro mostra un potenziale di tiratore continuo dalla media e lunga distanza. Rimbalzista affidabile che usa bene il corpo.
- Eccellente nell’usare i blocchi per crearsi un vantaggio. Buon finalizzatore dal pick and roll, con buon tocco e jumper affidabile dalla media. Mostra una combinazione interessante di uso del corpo e footwork nel gioco spalle a canestro dalla quale si crea spazio per concludere in semigancio. Buon QI.
- Molta poca mobilità per difendere il perimetro. Nei cambi sul pick and roll i suoi aiuti sono troppo lenti. Buon tempismo per la stoppata.
Fit e aspettative
Dopo una stagione deludente, Saint Mary’s hanno dovuto veder partire alcuni dei giocatori più rappresentativi della sua storia recente: Emmett Naar, Calvin Hermanson, Jock Landale. Con l’addio di quest’ultimo, Coach Randy Bennett è andato in cerca di un lungo con un potenziale simile. Può darsi che sia presto per dirlo, ma Tass sembra corrispondere alla descrizione. Aaron Menzies, grad transfer da Seattle, ricoprirà la maggior parte dei minuti a disposizione nel posto di 5 mentre Tass lotterà per avere spazio nella second unit.
Caratteristiche tecniche
- Buona mobilità in entrambe le metà campo. Nonostante l’altezza, non ha un fisico enorme o particolarmente esplosivo. Muove bene i piedi ma dovrebbe lavorare sul suo equilibrio nel gioco in post.
- Nel complesso, deve migliorare la propria tecnica, pur avendo capacità nel gioco fronte a canestro unite con una meccanica accettabile nel mid-range.
- Agisce principalmente da finalizzatore nelle situazioni off-the-ball. Bravo nel creare linee di passaggio e ricevere nel pitturato dopo il pick and roll. Usa bene il corpo nel gioco spalle a canestro.
- Attivo a rimbalzo, efficiente nel concretizzare le seconde opportunità. Ha molto margine di crescita come rim protector. Ha piedi rapidi ed è reattivo in difesa, mostrandosi capace di contenere le guardie nei cambi sul pick and roll.
Fit e aspettative
Quella scorsa, non è stata la migliore delle stagioni di Utah State, il che ha portato al cambio in panchina in favore del neoarrivato Craig Smith. Via Koby McEwen, trasferitosi a Marquette, e DeAngelo Isby, passato al professionismo, gli Aggies possono ancora contare sul leading scorer Sam Merill. Il frontcourt ha i numeri ma la sensazione è che ci sarà molto su cui lavorare, col senior Quinn Taylor che dovrà indicare la via ai compagni. Queta è uno dei tra volti nuovi stranieri in arrivo, oltre a essere il più giovane del gruppo: dovrò lavorare sui fondamentali – piuttosto grezzi, ora – per poter guadagnare minuti veri. Ciononostante, le sue qualità fisiche e la sua mobilità dovrebbero adattarsi bene ai ritmi alti di Coach Smtih.