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Italiani da D1 fra JUCO e High School

Autore: Riccardo De Angelis
Data: 18 Gen, 2019

Un riassunto delle stagioni in corso e delle situazioni di recruiting di alcuni italiani impegnati nei junior college e nelle high school (limitandoci agli unsigned), fra chi potrebbe finire in NCAA e chi, invece, dovrà solo decidere dove.

JUCO

Tomas Woldetensae – Il bolognese sta semplicemente andando alla grande. Leading scorer da 15.8 punti di media in una Indian Hills 13a nella Top 25 della NJCAA (e che ha vinto nove delle ultime dieci partite), il rendimento di Wolde sta destando sempre più attenzioni ed il suo reclutamento finirà certamente per vedere novità importanti. L’arma principale della guardia mancina consiste in un tiro da tre che è una sentenza: 46.2% in stagione con 7.2 tentativi a partita e con 3 sole gare (su 18) chiuse al di sotto del 37%. Recentemente inserito al 14° posto nella Top 100 di JucoRecruiting, il giocatore dei Warriors potrebbe benissimo finire in un college delle sei grandi conference. Ad ogni modo, l’attenzione di Tomas è ora rivolta al campo: salvo colpi di scena, non dovrebbero esserci decisioni sulla sua prossima destinazione prima della fine della stagione.

 

Thomas Binelli – Restando in tema di ex BSL San Lazzaro, il figlio di Gus sta facendo decisamente bene al secondo anno a Monroe College e ha appena aggiornato il suo season-high con una prova da 24 punti contro Harcum (9/13 dal campo, aggiungendo 9 rimbalzi). Secondo realizzatore della squadra (11.8 punti, appena dietro agli 11.9 di Zion Styles), Binelli è un 2.06 prettamente perimetrale con buona visione di gioco e un tiro da tre migliore di quanto le sue percentuali attuali possano suggerire (35.5%, l’anno scorso aveva il 43.3%). Il giocatore dei Mustangs ha offerte da Bryant ed Eastern Michigan: a queste si aggiungono altre cinque mid-major che lo seguono da vicino – chi da tempo, chi da poco – e fra le quali potrebbero arrivare altre offerte.

 

Edoardo Del Cadia – L’ex Myerscough sta vivendo un periodo discreto sul piano individuale (“ma potrei fare meglio”, ci dice) e davvero complicato su quello di squadra. La sua Cloud County aveva vissuto un gran bel dicembre (con tanto di vittoria contro #7 Hutchinson e un Edo protagonista coi suoi 20 punti) ma ora deve fare i conti con una striscia aperta di quattro sconfitte consecutive. Del Cadia, da par suo, si è difeso sfiorando sempre la doppia-doppia nelle ultime tre gare e ritrovando un po’ di mira dall’arco (7/22 nelle ultime sette) dopo un inizio d’annata di magra assoluta. Al momento, l’ala viaggia a quota 10.2 punti e 7.5 rimbalzi di media in stagione.

 

Andrea Lo Biondo – Spazi un po’ ridotti nelle ultime partite per il legnanese, di fatto 9°/10° uomo nelle rotazioni di Southern Idaho, recentemente scesa al 19° posto della Top 25 nazionale dopo un debutto non ottimale nella stagione di conference (record 1-2). Il lungo italiano conta 4.4 punti e 3.9 rimbalzi in 11.1 minuti di utilizzo. Lo Biondo aveva collezionato sette offerte di scholarship da università di D-I lungo la scorsa estate.

 

HIGH SCHOOL

Francesco Borra – Arrivato negli USA sul finire della scorsa estate, l’ex PMS Moncalieri non poteva iniziare la sua avventura in modo migliore. Il suo sviluppo fisico ha preso pieghe decisamente interessanti negli ultimi mesi (ora arriva ai 2.10 d’altezza). Borra ha impressionato positivamente i primi osservatori americani suggerendo loro un potenziale da big man moderno, multidimensionale. Tempo quattro mesi dal suo arrivo, il giocatore di Tri-City Christian ha già ricevuto la sua prima offerta di borsa (da Mercer, università della SoCon) all’inizio di gennaio. Parte della Class of 2020, avrà molto tempo davanti per sfogliare la margherita delle pretendenti che verranno ad aggiungersi.

Lorenzo Donadio – Uno dei migliori classe 2001 italiani (#3 nel ranking di Italhoop), l’ex Stella Azzurra si è trasferito in Florida prima dell’inizio di questa stagione, iscrivendosi all’Admiral Farragut Academy. Una SG sicuramente intrigante e con possibili margini di miglioramento che possono dirigersi in più direzioni, l’impatto con la nuova realtà non gli ha impedito di collezionare bottini personali molto cospicui già nella parte iniziale della stagione. Ultimamente Farragut è uscita sconfitta in maniera netta da due impegni proibitivi con la crème del basket liceale americano (Montverde e IMG Academy). Nel frattempo, due mid-major (fra cui una di un certo livello) hanno mostrato interesse verso Donadio. Nel suo caso, non è difficile immaginare che il suo recruiting accelererà una volta messo piede nei tornei AAU.

 

Mattia Morini – Unico senior di questa lista, Morini ha ben figurato durante il suo primo anno a Bishop Eustace e ora più che mai è il giocatore di punta della squadra. Alto 1.98, l’ala piccola viaggia attualmente a 13.6 punti a partita e, nonostante qualche acciacco patito qui e là, si sta caricando sulle spalle una squadra in balia delle difficoltà: “Stiamo avendo una brutta stagione, giochiamo male forse perché il coach è malato e ha allenato solo un paio di partite”. Per quanto riguarda un eventuale futuro al college, qualche mese fa Morini ha visitato in via non ufficiale American, università della Patriot. Una situazione, la sua, da tenere d’occhio in estate.

 

Gianmarco Arletti e Giovanni Cessel – Uno proveniente dalla Salus Bologna, l’altro dalla Virtus Siena: i due junior si sono iscritti quest’anno a Holy Cross Prep e, come Morini, anche loro si trovano nel South Jersey (infatti ci sarà un bel derby italiano fra di loro a fine febbraio).

Arletti in particolare non ha perso tempo e si è imposto come faro della squadra coi suoi 20.1 punti a partita (con un high di 35 punti). Sostanzialmente fuori dai radar nazionali in Italia, gli USA possono forse rappresentare un’opportunità di crescita per lui: un coach italiano che lo ha conosciuto bene da avversario ce lo ha descritto infatti come un ragazzo con talento tecnico, capace di occupare tutti i ruoli del backcourt e che può salire di livello, se assistito dal fisico (che è tutto da costruire) e se capace di maturare in quanto a tenuta mentale. Cessel, un lungo alto 2.06 e figlio di ex cestisti, ha anch’egli un ruolo importante nella squadra: 8.4 punti di media e rimbalzi molto spesso in doppia cifra (con un high di 18).

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