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Le 5 migliori PG del prossimo Draft

Autore: Riccardo De Angelis
Data: 25 Gen, 2018

Come vi abbiamo già raccontato, il prossimo Draft sarà contraddistinto da una massiccia presenza di lunghi nella parte alta del primo giro, ma questo non significa che non ci siano giocatori di altri ruoli con potenziale da lottery. Oggi vi presentiamo le cinque migliori point guard che probabilmente verranno scelte a fine giugno.

 

1. Trae Young

6-2, Fr., Oklahoma

Pick Range: #1-#5

MIN PTS FG% 3P% FT% REB AST STL TO
34.3 30.3 45.1 40.0 83.6 4.2 9.6 2.0 5.3

Non era uno degli indiziati per la zona lottery ma il susseguirsi di prestazioni fuori dal normale lo ha inserito prepotentemente fra i migliori. Trae Young è sulla buona strada per compiere l’impensabile: finire l’annata da leader assoluto sia per punti che per assist. Le sue stats ricordano molto lo Steph Curry nell’anno da junior. I paragoni con quest’ultimo non a caso si sprecano e sono riconducibili alla parte più evidente del suo repertorio (range di tiro infinito, rilascio istantaneo, abilità nel jumper dal palleggio) che, però, va oltre le capacità balistiche.

 

Molto rapido ma non fulminante, Young sfrutta controllo e creatività vastissime nel palleggio per battere l’uomo in 1-vs-1 così come nel pick and roll. Nelle conclusioni al ferro, il fisico leggero lo svantaggia e la sua coordinazione, pur ottima, non sempre basta per aggirare i lunghi. In compenso, ha istinti e QI perfetti per cercare il contatto in modo tale da strappare viaggi in lunetta.

Passatore capace di cogliere angoli non banali, Young ha una visione di gioco superiore: sa modulare i ritmi ed è letale in transizione. Tutto passa per le sue mani e, migliorando i compagni, ha cambiato il volto di Oklahoma. Di recente, però, è apparso anche qualche segno d’involuzione: le 12 perse con Kansas State e i 39 tiri presi con Oklahoma State hanno infatti sollevato le prime (inevitabili) critiche. La partita successiva, con Kansas, ha invece segnato un interessante cambio di rotta: senza snaturare i propri istinti, la selezione di tiro è stata paziente – perfino centellinata – e le abilità di direttore d’orchestra sono tornate a brillare.

Fuori dagli schemi, eppure capace di adattarsi: Trae è davvero qualcosa di speciale.

 

2. Collin Sexton

6-3, Fr., Alabama

Pick Range: #8-#15

MIN PTS FG% 3P% FT% REB AST STL TO
29.0 18.5 42.5 36.7 80.2 3.5 3.4 1.2 2.6

Veloce, esplosivo e con un carattere straripante: Collin Sexton è un fiume in piena, nel bene e nel male. Può andare fuori giri, ma si tratta comunque d’un giocatore capace di mangiare il campo in un amen ed esplodere al ferro bruciando gli avversari con cambi di passo tremendamente complicati da contenere, cosa che gli riesce benissimo anche e soprattutto a difesa schierata, sfruttando il pick and roll. Le zone perimetrali non sono le sue preferite ma è comunque in grado di mettersi in ritmo da solo per il tiro da tre, sebbene le sue percentuali siano calate da un mese a questa parte. Difensore aggressivo sulla palla, ma decisamente più volenteroso che efficace: insomma, tutto da costruire o quasi.

Alabama, molto promettente a inizio stagione, non sta rispettando le aspettative e la qualità del suo gioco ne risente: Sexton, infatti, talvolta finisce per veder frustrate le proprie doti di ball handler da un contorno spesso sfilacciato e fatto di cattive spaziature, al punto da poter persino risultare deleterio per la circolazione di palla dei Crimson Tide.

 

3. Shai Gilgeous-Alexander

6-6, Fr., Kentucky

Pick Range: #13-#18

MIN PTS FG% 3P% FT% REB AST STL TO
30.9 12.1 47.5 42.3 82.4 3.7 4.4 1.8 2.7

Una delle maggiori note liete in una Kentucky tanto giovane quanto ondivaga, Gilgeous-Alexander è una combo guard che, durante la recente assenza di Quade Green, ha dimostrato ulteriormente le proprie qualità di ball handler principale. Decisamente alto per il ruolo, il canadese è un giocatore piuttosto versatile che sembra avere margini di miglioramento interessanti sul lungo periodo e che potrebbero svilupparsi in tante direzioni diverse.

Le qualità di palleggio sono molto buone – specialmente considerando la stazza – e sfruttate a dovere soprattutto in situazioni di pick and roll (ma anche in isolamento), attaccando l’area per concludere o per servire i compagni, mostrando tempismo ottimo. Ha percentuali da tre molto alte, ma su un numero bassissimo di tentativi (1.3 a partita) e, più in generale, il tiro in sospensione è da costruire. Il meglio lo offre in difesa, in una combinazione di altezza, braccia lunghe e mobilità che lo rendono altamente efficace in un ampio spettro di situazioni.

 

4. Trevon Duval

6-3, Fr., Duke

Pick Range: #20-#25

MIN PTS FG% 3P% FT% REB AST STL TO
29.5 11.5 45.9 25.9 59.0 2.1 6.0 1.6 2.5

Un concentrato di forza ed esplosività racchiuso in 190 centimetri d’altezza per 84 chili: a Duke, Trevon Duval è chiamato soprattutto a innescare le tante, talentuose bocche da fuoco distribuite sui vari ruoli. Anche per questo motivo, risulta un po’ in ombra rispetto ad altri prospetti, pur essendo stato altamente quotato ai tempi dell’high school.

Il suo mix di atletismo, forza fisica, velocità e ball handling è raro e lo rende travolgente quando attacca il ferro dal palleggio, specialmente in contropiede. D’altro canto, il suo jumper non è affidabile (anche le percentuali ai liberi sono bassissime) e ciò, insieme all’impennata avvenuta nelle palle perse, ne sta minando fortemente la considerazione in ottica lottery, cui pareva essere destinato fino a non molto tempo fa.

 

5. Landry Shamet

6-4, R-So., Wichita State

Pick Range: #25-#30

MIN PTS FG% 3P% FT% REB AST STL TO
30.3 15.6 52.7 50.0 84.7 3.0 5.2 0.7 2.1

Ci sono tante point guard e combo guard col potenziale per strappare una chiamata a fine primo giro: Shake Milton, De’Anthony Melton, Jevon Carter, Jalen Brunson, giusto per fare qualche nome. Uno di quelli che ci sembra però essere in possesso delle maggiori chance è, al momento, Landry Shamet.

Fisico longilineo e buon QI cestistico, il giocatore di Wichita State è impiegabile sia da 1 che da 2. In cabina di regia, tende a non strafare e ad essere più a proprio agio a ritmi controllati. Difensore sulla palla almeno sufficiente contro buona parte degli avversari, può però soffrire molto quelli più rapidi. In attacco, pur non essendo particolarmente veloce né in possesso d’un primo passo fulminante, sa farsi valere in virtù di buone letture e, soprattutto, un tiro eccellente, fra i migliori in circolazione (il suo impressionante 50% dall’arco è realizzato su 5.5 tentativi a partita). Dalla lunga distanza, sa colpire con efficacia indifferente sia in catch-and-shoot che dal palleggio, risultando un finalizzatore molto pericoloso sia contro la difesa schierata che in contropiede.

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