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La resurrezione di Texas A&M

DJ Hogg (Texas A&M)
Autore: Raffaele Fante
Data: 26 Feb, 2018

La stagione

È stata una stagione sofferta ma gli Aggies sono riusciti a presentarsi al Torneo nella forma migliore immaginabile, battendo prima la rognosa Providence al primo turno e dando poi una sculacciata memorabile a North Carolina. L’obiettivo March Madness era dato ampiamente alla loro portata all’inizio dell’anno e per poi essere in bilico durante la stagione nella SEC: 11-1 fino a dicembre, 8-10 nella conference che è stata una sorta di calvario, tra giocatori infortunati o solo semplicemente stupidi, come JJ Caldwell e Jay Jay Chandler, sospesi per uso di marijuana. Duane Wilson ha chiuso in anticipo la sua carriera universitaria ma la lista dei giocatori che hanno saltato più di una partita per infortunio è lunghissima e coach Billy Kennedy ha dovuto spesso fare i salti mortali, anche perché DJ Hogg, uno dei leader della squadra, ha giocato una stagione molto in ombra. Non gli è bastato avere una delle coppie di lunghi più forti del college basketball, con Robert Williams e Tyler Davis rispettivamente primo e secondo rimbalzista della SEC, perché il backourt è affidato a un freshman di belle speranze come TJ Starks e al sempre acciaccato Admon Gilder. Che, quando funzionano, arrivano 4 vittorie in fila (Auburn e Kentucky comprese), ma quando faticano, anche Mississippi State può passare alla Reed Arena.

Il giocatore chiave

Robert Williams è un gran bel esemplare di lungo atletico che salta, stoppa e prende rimbalzi, ma nel suo secondo anno al college non ha fatto vedere quei miglioramenti nei movimenti in attacco e nel tiro che ci si aspettava. Ai liberi siamo a un drammatico 47.8%, per intenderci. Ad ogni modo, le prime due uscite al Torneo Ncaa sono state nettamente positive, rivelandosi un fattore determinante nel coltivare i rinnovati sogni di gloria degli Aggies.

Ncaa basketball - Robert Williams - Texas A&M

Robert Williams – Texas A&M

I prospetti

Williams chiuderà probabilmente a marzo la sua carriera universitaria e tenterà di infilarsi in un draft che in realtà di lunghi buoni ne ha parecchi. Probabilmente ci proverà anche Tyler Davis, giocatore fisicamente meno interessante ma dalla mano più morbida che potrebbe avere più mercato in Europa. DJ Hogg farebbe invece bene a tornare a College Station e provare a riscattare da senior la sua brutta stagione.

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