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MM 2022 | #1 Arizona Wildcats

Autore: Riccardo De Angelis
Data: 16 Mar, 2021

Record 31-3, titolo di stagione regolare e vittoria nel torneo di conference in una Power 6 al primo anno da capoallenatore. Tommy Lloyd ha già compiuto un capolavoro e c’è da scommettere che non si fermerà qui. Del resto, anche se volesse, come arrestare una perfetta macchina da corsa? Mutuando concetti maturati in vent’anni da braccio destro di Mark Few, l’ex assistente di Gonzaga ha messo insieme un gruppo atletico e ben assortito in tutti i reparti che mantiene ritmi elevatissimi in attacco senza però forzare: per Hoop-Math, è #18 in Division I per percentuale di tiri dal campo presi in transizione e #2 per eFG% in tale situazione, dietro solo a Jacksonville State (che però in genere non corre altrettanto, neanche lontanamente).

I già citati Zags sono l’unica altra squadra al Torneo NCAA che attacca in questa maniera commettendo anche meno palle perse dei Wildcats, contrariamente ad altre formazioni col piede sull’acceleratore ma che pagano dazio come Alabama e la piccola Bryant. Però, insomma, in entrambi i casi parliamo di élite offensiva pura e semplice. Arizona infatti corre, ma i freni ce li ha: non va veloce per il puro piacere di farlo ma perché in grado di riconoscere rapidamente la soluzione migliore quando questa si presenta, ed è per questo motivo che è prima in tutta la D1 nel rapporto fra assist e canestri segnati dal campo.

L’infortunio della point guard Kerr Kriisa preoccupa (è praticamente certo che tornerà, ma non sappiamo in quali condizioni di forma) ma i Wildcats hanno dimostrato di saper cambiare pelle in sua assenza e di vincere anche al cospetto di una squadra come UCLA. Ecco perché fanno così tanta paura e mettono d’accordo tanta gente nell’indicarli come strafavoriti per un posto alle Final Four.

Kerr Kriisa che aggiorna il bracket col nome di Arizona, una scena che dovremmo vedere più volte

I giocatori chiave

  • AZUOLAS TUBELIS – So. – PF/C – 211 cm, 111 kg

Difficile scegliere chi sia il giocatore più importante in una rotazione a otto in cui quasi tutti possono ergersi a protagonisti di giornata, ma il lituano è quello che probabilmente ci va più vicino. Innanzitutto perché è un lungo perfetto da imbeccare in contropiede, caratteristica che fa tutta la differenza in una squadra del genere. Atletico, capace di mettere palla a terra, di farsi strada intorno al canestro e di avere impatto sotto i tabelloni avversari: è stato uno degli europei più prolifici in D1 quest’anno (14.5 punti di media) e, se serve, è capace di caricarsi la squadra sulle spalle, come nel primo tempo della semifinale di Pac-12 con Colorado. L’unica cosa che per ora gli impedisce di essere un prospetto da lottery è un jumper ancora da costruire (27.8% da tre).

  • BENNEDICT MATHURIN – So. – SG/SF – 198 cm, 95 kg

È nettamente il Wildcat che piace di più agli scout NBA (#8 nell’ultimo aggiornamento del nostro Super Mock Draft) ed è difficile dare loro torto. Il top scorer di Arizona (17.4 punti di media) ha ottima taglia per il ruolo di guardia e le sue percentuali da tre, pur in ribasso rispetto all’anno da freshman (da 41.8 a 37.6) sono sempre di tutto rispetto, anzi notevoli, considerando il volume di conclusioni (5.8 tentativi) e soprattutto il come quei tiri vengono scoccati, ovvero liberandosi in uscita con rapidità e classe. È l’arma sulla quale punterà di più al piano di sopra e quella che al presente serve come il pane ai suoi, essendo il tiratore più prolifico e affidabile della squadra.

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