Non è, per motivi vari, una stagione di grandi prestazioni individuali da parte degli italiani, anzi. C’è però Paolo Banchero a rappresentare un’eccezione lampante sotto tanti punti di vista. Fra questi, c’è quello del guidare la classifica dei marcatori europei in Division I con 18.1 punti di media. Il talento offensivo sconfinato e la sua invidiabile varietà di soluzioni realizzative lo pongono al momento largamente in testa rispetto ai suoi primi inseguitori, ovvero Noel Coleman (17.0), Nikola Maric (15.6), Toni Rocak e Azuolas Tubelis (15.1). In termini realizzativi, il fuoriclasse di Duke vanta anche un altro primato europeo detenuto in maniera anche più netta.
Ventellisti: Banchero una spanna sopra a tutti
Dall’inizio della stagione, gli europei della Division I hanno messo a segno 97 prestazioni individuali da almeno 20 punti segnati. Fra i gruppi delle varie nazionalità rappresentate, sono i giocatori della Gran Bretagna a distinguersi con 12 ventelli in totale. Andando poi nel dettaglio individuale, c’è un chiaro dominatore: il nostro Paolo Banchero, che vanta una striscia aperta di quattro ventelli consecutivi e otto in totale quest’anno. Qui lo vediamo in azione in uno dei più recenti, contro Wake Forest.
Ecco nel dettaglio chi ha registrato tre o più performance da almeno 20 punti finora:
8 – Paolo Banchero (Duke, Italia)
5 – Noel Coleman (Hawaii, Belgio)
4 – Yauhen Massalski (San Francisco, Bielorussia), Nika Metskhvarishvili (UL Monroe, Georgia), Toni Rocak (UC San Diego, Svizzera)
3 – Dan Akin (Cal Baptist, Gran Bretagna), Tosan Evbuomwan (Princeton, Gran Bretagna), Sam Griesel (North Dakota State, Germania), Seikou Sisoho Jawara (Weber State, Spagna), Sasha Stefanovic (Purdue, Serbia), Matthias Tass (Saint Mary’s, Estonia), Azuolas Tubelis (Arizona, Lituania), Shaquille Walters (Northeastern, Gran Bretagna), Jan Zidek (Pepperdine, Rep. Ceca)
Coleman, Rocak e Tubelis: giornate da leone
Il primo inseguitore dell’azzurro, Noel Coleman, è un distante secondo, ma è necessario sottolineare che il belga ha giocato solo 10 partite fin qui, fra un suo infortunio e poi una pausa-Covid della sua squadra, mentre l’italoamericano ne ha disputate 17. Insomma, Paolo Banchero deve guardarsi le spalle perché potrebbe subire un sorpasso da un momento all’altro nella classifica marcatori. Infatti la scoring PG di Hawaii, grazie a un jumper dalla distanza superbo, è propenso a strisce realizzative impressionanti che possono cambiare l’inerzia della gara da un momento all’altro: lo sa bene Vanderbilt, spettatrice impotente di una sfuriata da 31 punti poco prima di Natale (6/9 da due, 6/10 da tre, 1/2 ai liberi).
L’ex San Diego fa parte di una cerchia ristrettissima, quella degli europei da più di 30 punti in una gara. Ma non è lui il primo della lista. Il primato stagionale appartiene infatti a un altro giocatore della Big West, lo svizzero Toni Rocak che, poco prima di capodanno, aveva trascinato la sua UC San Diego alla vittoria contro UCSB con una prova da 34 punti (10/14 da due, 2/2 da tre, 8/8 ai liberi), dimostrando una volta di più che razza di pericolo possa essere quando mette palla a terra frontalmente.
Il trentello più recente appartiene invece ad Azuolas Tubelis, che si è caricato Arizona sulle spalle contro Utah nello scorso fine settimana (32 punti con 14/24 al tiro e 4/6 ai liberi), in una gara in cui c’era davvero bisogno che facesse gli straordinari, vista l’assenza di Kerr Kriisa in regia (e il lungo lituano ha fatto il suo anche nell’imbeccare i compagni, con ben 5 assist).
Gente precisa
Il già citato Coleman è bel tiratore, come detto, ma non è fra i primi nelle percentuali da tre punti (lo era, ma le ultime due uscite hanno abbassato le sue stats). Al primo posto c’è sempre l’inossidabile Jacob Grandison, americano-finlandese di Illinois che mantiene un notevole 47.3% dall’arco (su 4.6 tentativi) pur non avendo tirato in maniera strabiliante di recente (7 su 21 nelle ultime 4 gare, onesto ma nulla più). A seguirlo c’è una vecchia conoscenza del basket italiano, Andrej Jakimovski di Washington State (45.5% su 2.6 tentativi) e un esordiente della D1, il JUCO Product olandese Malevy Leons di Bradley (43.8% su 3.4).
Tirare da tre è importante, ma non è tutto. E se andiamo a vedere quali sono i realizzatori europei più efficienti, le triple non contano sempre. Sì, in testa per True Shooting c’è uno per il quale il jumper dalla distanza incide parecchio, ovvero Aljaz Kunc (69.8%), prezioso microwave scorer per Iowa State in uscita dalla panchina. A seguirlo però ci sono poi un giocatore che non tira mai da tre – Jesse Edwards (68.5%) grande rivelazione di Syracuse – e uno che lo fa parecchio di rado, ovvero Nikola Maric di Little Rock (68.2%), che prende 0.7 triple di media.