Home 9 Focus 9 Omonimia, NIL e pasta: i tour estivi dei college

Omonimia, NIL e pasta: i tour estivi dei college

Keyonte George - NIL
Autore: Paolo Mutarelli
Data: 2 Set, 2022

Dall’Italia alle Bahamas, passando per Spagna, Francia e Repubblica Domenicana, l’estate di diverse squadre di Division I è stata all’insegna del turismo e del basket giocato. Pasta, Tour Eiffel, NIL e tante vittorie. Andiamo quindi a scoprire cos’è successo.

Il riscatto di Kentucky

“What we want to show” scritto a caratteri cubitali su una lavagna bianca. Il riscatto di Kentucky parte dalle Bahamas, parte da questa frase. Coach Calipari ha speso una parola per i singoli e una parola per il gruppo. Ha chiesto di difendere forte e ha chiesto a Daimion Collins di divertirsi, ha chiesto di essere veloci e ha chiesto ad Antonio Reeves di segnare. I Wildcats non hanno incontrato raffazzonati team estivi, bensì giocatori professionisti di alcune nazionali caraibiche. Il risultato è stato sempre e in maniera schiacciante a favore di Kentucky.

C’è stata la scoperta inaspettata di Adou Thiero, ala di due metri, freshmen 3-stelle che secondo Calipari può essere un jolly nel frontcourt grazie alla sua lunghezza. C’è stato il ritorno di CJ Frederick dopo un anno di stop per l’infortunio ai legamenti. C’è stato il primo assaggio dei freshmen come Chris Livingston, uno di quei 3&D alla Mikal Bridges. C’è stato un impatto incredibile del sophomore Daimion Collins a tal punto che il NPOY Oscar Tshiebwe ha deliberatamente chiesto di rimanere in panchina a guardarlo mentre distruggeva Bahamas.

SEC alla ribalta

Spagna e Francia per Alabama, Spagna e Italia per Arkansas, Israele per Auburn. Ha viaggiato quest’estate la SEC, considerando anche l’arrivo di Vanderbilt in Italia, e l’ha fatto con le sue squadre migliori. Come scritto nella preview, Alabama è in cerca di qualche risposta dopo una deludente scorsa stagione e nel suo tour estivo è stata subito messa alla prova dalla nazionale cinese e della sperimentale della Lituania. Vinte entrambe le partite, la prima molto tirata, la seconda dominata. Coach Nate Oats ha ricevuto segnali interessanti da chi doveva dare risposte.

In primis, Nimari Burnett sembra essere tornato in condizione dopo l’infortunio al crociato dello scorso anno, il freshmen 5-stelle Brandon Miller si è preso subito l’attacco in mano ma soprattutto è stato il viaggio della scoperta di Noah Clowney, centro che potrebbe rapidamente imporsi anche come titolare (Bediako ha giocato male al Global Jam) dotato di un interessante gancio dal post e di una mobilità interessante sia in difesa che a correre per il campo. Con l’addio di Alex Tchikou, ai Crimson Tide serviva un po’ di profondità sotto canestro.

I test probanti sono arrivati anche per Arkansas che al Lago di Como ha giocato contro i danesi del Bakken Bears, squadra che bazzica spesso nelle competizione europee FIBA, e che dispone di vecchie conoscenze del college basketball come Tony Carr o Adel Deng. Vittorie meno schiaccianti per i Razorback a causa di un problema piuttosto vistoso: le palle perse. Contro Bakken ne sono arrivate addirittura 30, mentre a Valencia si è “solo” toccata quota 21. Da vedere se era solo una questione di stimoli o c’è qualcosa sotto. Ottime prestazioni del transfer Trevon Brazile che ha impressionato molti, ma coach Musselman ci ha tenuto a sottolineare l’importanza dei due veterani di questo team, Kamani Johnson e Davonte Davis.

A proposito di Musselman, se vi siete mai chiesti perché è un grande reclutatore, probabilmente questo video è la risposta alla vostra domanda.

Baylor a stelle e strisce

In un’estate senza Universiadi, ci ha pensato il Global Jam ad investire Baylor dell’onore di essere Team USA per qualche settimana. A coach Scott Drew è sembrato importare poco dato che ha utilizzato di fatto il torneo per far ambientare matricole, neo arrivati e terze linee, lasciando tranquilli a riposarsi i migliori giocatori. Lo showman più atteso è stato il freshmen 5-stelle Keyonte George che si è mostrato al mondo nella maniera più onesta possibile. Capace di incenerire le difese avversarie con colpi di alta classe e tiri che in pochi possono permettersi. Ben due volte ha scollinato quota 30, nella sconfitta contro l’Italia e nella bella semifinale contro il Canada, ma anche tristi figure nelle due partite contro il Brasile.

NIL anche di estate

L’idea alla base dei viaggi estivi delle squadre è soprattutto creare legami e costruire una buona atmosfera nello spogliatoio per raggiungere grandi successi. L’introduzione del NIL ha aggiunto una sfumatura ulteriore al già complesso lavoro dello studente-atleta, ovvero quella dell’imprenditore.

Per Oscar Tshiebwe il tour alle Bahamas è stato un vero e proprio viaggio di lavoro, visto che gli studenti stranieri non possono approfittare dei completi vantaggi economici del NIL. Per questo coach Calipari ha adattato il programma di allenamento attorno agli impegni dell’ex West Virginia, che gli hanno permesso di guadagnare quasi mezzo milione di dollari in una settimana. I primi proventi di Tshiebwe sono serviti a fare due cose: comprare una casa alla madre in Congo e fondare la Big O Foundation, ente benefico in grado di organizzare iniziative educative in Congo, oltre che mandare cibo, vestiti e attrezzatura scolastica.

Cose random per il mondo

É un po’ come il meme degli Spider-man che si incontrano. Siena di New York che va in visita a Siena, Toscana.

I giocatori di Oklahoma che si chiedono quanto sia alta la Tour Eiffel andandoci veramente ma veramente lontani

Basket, cavalli e bourbon: le tre cose che amano di più nel Kentucky. Se Tshiebwe ha guadagnato un po’ di soldi quest’estate, è anche per questo spot in tema Kentucky Derby.

E per finire come poteva mancare il video in cui si scopre la cucina italiana? Pasta, mandolino strimpellante e Virginia servita.

 

Articoli correlati

Arrivano i nuovi freshmen

Non c'è la stella assoluta, ma tanti giocatori molto ma molto interessanti: vediamo chi sono i migliori freshman americani in Leggi tutto

Malik Newman sceglie Kansas

Dopo una stagione travagliata a Mississippi State e dopo il tentato sbarco in Nba, Malik Newman sceglie Kansas come sua Leggi tutto

Kansas Jayhawks, i padroni della Big 12

L'ultima volta che Kansas non ha vinto la regular season della Big 12 è stata nella stagione 2003/04. Per capire Leggi tutto

Offese, pompieri e dollari sperperati

Credevate che il mondo del basketball Ncaa smettesse di generare notizie e curiosità durante i mesi più caldi dell'anno? E Leggi tutto

Dagli Usa all’Italia, ecco i nuovi freshman
Harry Gilles (Duke)

Non c’è IL nome come l’anno scorso, quando lo sbarco di Ben Simmons a LSU è stato preceduto da fiumi Leggi tutto