Roster
RT | GIOCATORE | POS | CM | CLASSE | ANNO | PTS | REB | AST |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
A1 | Mylik Wilson (a Louisiana) | PG | 191 | 2000 | Jr. | 12.9 | 5.5 | 3.2 |
A2 | Kevin McCullar | SG | 198 | 2001 | Jr. | 10.4 | 6.3 | 2.1 |
A3 | Terrence Shannon | SF | 198 | 2000 | Jr. | 12.9 | 4.0 | 1.4 |
A4 | Kevin Obanor (a Oral Roberts) | PF | 203 | 1999 | Jr. | 18.7 | 9.6 | 1.1 |
A5 | Marcus Santos-Silva | C | 201 | 1997 | Gr. | 8.3 | 6.4 | 1.3 |
B1 | Bryson Williams (a UTEP) | PF | 203 | 1998 | Gr. | 15.1 | 7.4 | 0.9 |
B2 | Davion Warren (a Hampton) | SF | 198 | - | Gr. | 21.2 | 6.3 | 3.0 |
B3 | Sardaar Calhoun (a Florida State) | SG | 198 | 1999 | Sr. | 5.3 | 1.4 | 0.6 |
B4 | Adonis Arms (a Winthrop) | SF | 198 | - | Gr. | 10.5 | 4.7 | 1.7 |
B5 | K.J. Allen (JUCO) | SF | 198 | - | Jr. | - | - | - |
B6 | Daniel Batcho (a Arizona) | PF | 208 | 2002 | R-Fr. | - | - | - |
B7 | Chibuzo Agbo | PF | 201 | - | So. | 2.0 | 0.7 | 0.2 |
B8 | Clarence Nadolny | PG | 191 | 2000 | Jr. | 1.8 | 1.1 | 0.6 |
La squadra
A Lubbock si volta pagina dopo l’addio con tanti veleni di Chris Beard, ma per ricostruire Texas Tech si è deciso (intelligentemente) di non fare tabula rasa. Il successore è Mark Adams, braccio destro di Beard per tanti anni ed esordiente alquanto particolare, essendo al primo incarico da head coach di una high-major alla tenera età di 65 anni. Nessuno mette in dubbio il suo pedigree di allenatore (è lui infatti la mente dietro la No Middle Defense che ha fatto le fortune dei Red Raiders negli ultimi anni), ma era legittimo chiedersi se fosse in grado di muoversi nelle acque del reclutamento. Beh, almeno in ambito transfer, si è mosso, eccome: dal portal sono arrivati ben sette giocatori di Division I (più K.J. Allen dai JUCO, volto reso celebre da Last Chance U) pronti a contribuire, anche in modo molto significativo.
Atletismo e fisicità in tutti i reparti, ottima positional size fra guardie e ali: ci sono gli uomini adatti all’impianto di trappole e aiuti che contraddistingue la difesa di Texas Tech, la quale sarà ancora una volta il pilastro della squadra (Top 10 su KenPom per tre delle cinque stagioni del tandem Beard-Adams).
In attacco, invece, il cambiamento sarà radicale, o almeno si spera: il coach vuole una squadra da corsa, in grado sfruttare spaziature e blocchi per tradurre immediatamente in canestri i tanti stop che si presume possa produrre. Non c’è scarsità di gente capace di mangiarsi il campo, attaccare il ferro e già abituata a immergersi nei ritmi alti. Inoltre il roster è potenzialmente profondissimo, quindi non si rischia troppo di rimanere col fiato corto. Quel che rimane da vedere – e che sarà cruciale – è quanto tempo impiegheranno i ragazzi per calarsi nei nuovi meccanismi. È probabile che la nuova TT non vi rubi il cuore nella prima metà di stagione, ma Adams e compagnia ispirano fiducia per gli obiettivi di lungo termine.

Coach Mark Adams
Giocatori in evidenza
Insieme a Kevin McCullar e Marcus Santos-Silva, Terrence Shannon è uno dei tre titolari che ha deciso di non fare le valigie dopo il cambio di guida in panchina. Una grande notizia per Texas Tech, perché il ragazzo di Chicago avrebbe anche potuto ascoltare le sirene del Draft (veniva dato come possibile scelta a metà o fine secondo giro) e sembra sul punto di esplodere.
Migliorato sensibilmente come tiratore (35.7% da tre su 3.0 tentativi a partita da sophomore, molto meglio di quanto fatto da matricola, cioè 25.7% su 1.2), Shannon è estremamente prolifico in area (68.3% al ferro, stando a Hoop-Math) grazie alle sue doti atletiche d’élite. Molto complicato da contenere quando mette palla a terra e raggiunge il canestro a grandi falcate (particolarmente letale quando può andare a sinistra), piazza spesso delle schiacciate fragorose e sa rendersi pericoloso anche in situazioni altre dall’uno-contro-uno frontale.
Fra i tanti transfer arrivati, Kevin Obanor è il più reclamizzato dopo essere stato il coprotagonista della stagione pazzesca di Oral Roberts. Per certi versi, è anche il più importante in attacco: non solo per quel che può produrre, ma anche e soprattutto per via dei vantaggi che può creare. Il già citato Shannon e l’ex Winthrop Adonis Arms sono abbastanza affidabili dalla distanza, ma Obanor e Sardaar Calhoun da FSU sono i soli veri cecchini. L’estrema pericolosità dall’arco dell’ex ORU (46.3% da tre su 4.3 tentativi), capace di colpire in una gran varietà di situazioni, può aprire spazi di vitale importanza per i compagni di una squadra che ha delle discrete mani quadrate fra guardie e ali, ma che abbonda di slasher d’alto livello.
Big 12 Power Ranking
FASCIA 1
1. Texas
2. Kansas
3. Baylor
FASCIA 2
4. Texas Tech
5. Oklahoma State
6. West Virginia
FASCIA 3
7. TCU
8. Oklahoma
9. Kansas State
10. Iowa State
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