Oggi più che mai c’è tanto talento europeo da tenere d’occhio nella Ncaa. Nella nostra Top 25 di quest’anno ci sono diversi freshman, ma a guidare tutti ci sono l’esperienza e la classe di Tristan da Silva.
1. Tristan da Silva
COLORADO – 15.9 PTS, 4.8 REB, 1.3 AST, 1.3 STL
Già #1 nella Top 10 delle ali, non poteva che essere primo anche nel nostro ranking europeo. Giocatore di tecnica e acume, Tristan non è più solo fratello di Oscar dopo esser esploso nell’anno da junior, mostrando livelli impressionanti di versatilità ed efficienza realizzativa da tutte le mattonelle del campo. Le possibilità di Colorado di puntare in alto passano dalla conferma delle sue qualità tecniche e la crescita di quelle da leader.
2. Ajay Mitchell
UC SANTA BARBARA – 16.3 PTS, 5.1 AST, 1.3 STL
Il belga, ora junior, ha avuto impatto da veterano sin dalla seconda metà del suo anno da matricola. Point guard con sangue freddo e ottime capacità di creare dal pick and roll, il suo tiro da tre rimane da migliorare ma, grazie a dosi generose di ball handling e furbizia, è una minaccia assoluta nell’attaccare il ferro dal palleggio. Fra i Gauchos europei, occhio anche all’ex Auburn Yohan Traoré.
3. Elliot Cadeau
NORTH CAROLINA
Nessun altro freshman europeo si dovrà sobbarcare tante responsabilità quanto lui. Non aspettatevi tanti canestri (benché sia cresciuto da questo punto di vista) ma assist a palate, quelli sì. Lo svedese, già esordiente con la nazionale maggiore, è una PG d’intelligenza e feeling superiori: i Tar Heels infatti contano su di lui per far girare un attacco apparso inceppato l’anno scorso.
4. Adem Bona
UCLA – 7.7 PTS, 5.3 REB, 1.7 BLK in 22.9 MIN
Anche qui non aspettatevi punti a valanga (benché i Bruins presumibilmente lo coinvolgeranno di più quest’anno), ma il turco-nigeriano è un’assoluta forza della natura da punto di vista fisico, il che ne fa già un fattore importante sia in difesa (specie come rim protector) che a rimbalzo (in particolare sotto i tabelloni avversari), abbastanza da allertare le sirene NBA.
5. Aday Mara
UCLA
Il più brillante fra i tanti gioielli europei approdati a LA sponda Bruins. Coi sui ben 221 cm di classe e tecnica, lo spagnolo ha la possibilità di completare la forza bruta del già citato Bona alla perfezione, grazie a tocco e lavoro di piedi già di livello superiore, oltre a capacità di passatore non indifferenti. Lungo e largo (231 cm di wingspan) ma mingherlino: l’impatto fisico con la Division I è tutto da verificare.
6. Olivier Nkamhoua
MICHIGAN – 10.8 PTS, 5.0 REB, 2.0 AST
Si è messo alle spalle i quattro anni con Tennessee (culminati con una prova magistrale contro Duke alla March Madness) per affrontare una sfida non indifferente, visto che Michigan è in rebuilding. Ala grande pericolosa in area e assoluto killer dalla media, il finlandese è chiamato a compiere progressi tangibili in quanto a leadership e continuità di prestazioni, suo tallone d’achille fin qui.
7. Miro Little
BAYLOR
La concorrenza interna non manca, ma non escludiamo che la guardia, grande speranza del basket finlandese, possa ricalcare un po’ le orme di Jeremy Sochan e sorprendere parecchia gente sin da subito. Buon fisico per il ruolo, è versatile offensivamente e più maturo della tipica matricola universitaria, il che lo pone in ottima posizione per aiutare i Bears in modi diversi sin dal primo giorno.
8. Jesse Edwards
WEST VIRGINIA – 14.5 PTS, 10.3 REB, 2.7 BLK, 1.4 STL
Due anni da comparsa e poi due come macchina da doppie doppie a Syracuse, il centro olandese ha scelto WVU per il suo ultimo anno di eleggibilità. La sfida personale sarà tosta: rimbalzista e rim protector d’élite, in passato ha faticato a gestire i falli e potrebbe pagare lo scotto del passaggio dalla zona di Boeheim a un regime difensivo nuovo, in una conference che non perdona come la Big 12.
9. Quinten Post
BOSTON COLLEGE – 15.1 PTS, 5.6 REB, 1.5 AST, 0.9 BLK
Sevenfooter coi piedi da ballerina, si è guadagnato gli onori di Most Improved Player nella ACC grazie a un repertorio offensivo fronte a canestro che non si vede troppo spesso con giocatori della sua taglia. La sua atipicità nel ruolo di 5 può risultare indigesta per tanti diretti avversari: le speranze di BC di districarsi dalla parte mediocre della conference non possono prescindere dal suo apporto.
10. Rienk Mast
NEBRASKA – 13.8 PTS, 8.0 REB, 2.4 AST
Conservare lo stesso impatto passando da una mid-major a una high-major capita raramente, ma l’ex Bradley ha qualche chance di farcela, visto che sembra avere le qualità giuste per misurarsi coi lunghi ruvidi e tecnici della Big Ten. Molto affidabile sia come scorer interno che piazzato dall’arco, l’olandese è un 4-5 roccioso e intelligente che sa far sentire la propria presenza in entrambe le metà campo.
11. Kerr Kriisa
WEST VIRGINIA – 9.9 PTS, 5.1 AST
Croce e delizia dei tifosi di Arizona, l’estone estroso volta pagina in un contesto imprevedibile come quello di West Virginia quest’anno. A complicare ulteriormente le cose, una sospensione di 9 gare da scontare.
12. Baba Miller
FLORIDA STATE – 4.3 PTS, 3.7 REB, 0.8 AST in 17.1 MIN
Dopo un anno da freshman sfigato (non per colpa sua) ora può mostrare quanto vale e riaccendere le sirene NBA. Di ali di 210 cm con quella fluidità di movimenti e versatilità sui due lati non se non trovano tante.
13. Berke Buyuktuncel
UCLA
Ala che piace in ottica NBA grazie alla notevole poliedricità che lo contraddistingue. Le gerarchie e gli equilibri dei Bruins sono tutti da riscrivere e perciò il suo ruolo potrebbe diventare importante in men che non si dica.
14. Pelle Larsson
ARIZONA – 9.9 PTS, 4.3 REB, 3.1 AST
Ha sempre portato grande versatilità nel reparto guardie e ora porta anche i gradi di veterano. Se mostrasse maggiore assertività col pallone in mano, potrebbe diventare qualcosa di più di un sesto uomo di lusso.
15. Maxime Raynaud
STANFORD – 8.8 PTS, 6.1 REB
Sevenfooter tecnico e intelligente come pochi, è reduce da un grande Europeo U20 e questo potrebbe essere l’anno della consacrazione. In quel di Stanford, occhio anche al figlio d’arte Andrej Stojakovic.
16. Max Shulga
VCU – 11.9 PTS, 4.5 REB, 4.0 AST
Maestro del pick and roll e 3-level scorer di comprovata pericolosità, ha lasciato Utah State per seguire coach Odom a VCU. Sarà un punto di riferimento imprescindibile per una squadra che punta in alto nell’A-10.
17. Motiejus Krivas
ARIZONA
Non è in Top 10 solo perché ha Oumar Ballo davanti. Lungo tipicamente europeo per tecnica ma, meno tipicamente, anche pronto sul piano fisico. Per questo potrebbe farsi strada in modo relativamente rapido.
18. Ante Brzovic
CHARLESTON – 11.6 PTS, 5.9 REB in 19.1 MIN
Da perla nascosta in D2 ad attore principale in una mid-major dominante (31-4 l’anno scorso), il lungo mancino è destinato a fare la voce grossa nella CAA grazie a un repertorio tecnico di rara ampiezza nella conference.
19. Vlad Goldin
FLORIDA ATLANTIC – 10.2 PTS, 6.5 REB, 1.2 BLK
Pilastro difensivo (e realizzatore in post concreto) della più grande Cenerentola nella storia del Torneo Ncaa, la fisicità e la taglia del russo saranno molto importanti per FAU nel passaggio a una conference come la AAC.
20. Simas Lukosius
CINCINNATI – 11.6 PTS, 4.0 REB, 2.9 AST
Dopo due anni solidi a Butler, il lituano-tedesco ha scelto i Bearcats per esprimere in modo completo le sue qualità di creatore dal palleggio e imporsi definitivamente nel panorama del college basketball.
21. Malevy Leons
BRADLEY – 11.1 PTS, 6.0 REB, 1.2 AST, 1.5 BLK, 1.5 STL
Se non fosse per Tucker DeVries, sarebbe un buon candidato a POY nella MVC. Combo forward tentacolare e sveglio, vero difensore d’élite. Le armi in attacco non gli mancano, ma deve affilarle ancora un po’.
22. Amari Williams
DREXEL – 13.7 PTS, 8.8 REB, 2.3 AST, 2.2 BLK, 1.4 STL
Lungo atletico e mobile come pochi nel panorama mid-major, dominatore assoluto in difesa e a rimbalzo nella CAA (per due anni di fila DPOY). Con qualcosina in più nel bagaglio offensivo, sarebbe materiale NBA al 100%.
23. Cameron Hildreth
WAKE FOREST – 12.4 PTS, 5.3 REB, 2.8 AST
Nel gruppo europeo dei Deacons, non è il giocatore col ceiling più alto ma è di certo quello più affidabile al momento. Combo guard con un tiro da sistemare, ma porta pericolosità dal palleggio, difesa e tanta garra.
24. Tristan Enaruna
CLEVELAND STATE – 15.6 PTS, 6.5 REB, 1.4 AST, 1.2 BLK, 1.1 STL
Una carriera travagliata a livello high-major, ma ha finalmente trovato una dimensione perfetta: il suo mix di taglia e atletismo è più unico che raro fra le ali della Horizon. Può davvero dominare quest’anno.
25. Noel Coleman
HAWAII – 12.2 PTS, 3.1 REB, 1.7 AST
L’incremento delle attenzioni avversarie hanno creato una stagione a singhiozzo per lui, ma può rifarsi quest’anno. Mancino velenoso con tanta fantasia dal palleggio e capacità di segnare da ogni mattonella.