Per l’ennesima volta il Cameron Indoor Stadium ha fatto da palcoscenico ad una partita di altissimo livello. In questa occasione, però, la student section dei Cameron Crazies non ha potuto dare sfogo alla propria gioia a fine partita. In una delle rivalità più sentite nello sport americano, North Carolina ha battuto Duke per 88-72, dominando la partita dall’inizio alla fine. Una gara così attesa che per assistere dal vivo, c’è chi ha sborsato 2500 dollari per i biglietti meno costosi. Non a caso, sugli spalti, si sono viste diverse celebrità da Barack Obama a Todd Gurley fino a Spike Lee.
Pronti via, e bye bye Zion
Dopo 33 secondi di partita, Zion Williamson ha letteralmente distrutto la propria scarpa scivolando e si è infortunato al ginocchio. Il fenomeno non è più rientrato lasciando Duke a fronteggiare i Tar Heels senza il suo impatto a rimbalzo in attacco e in penetrazione, e senza la sua difesa (spesso sottovalutata) che sarebbe stata fondamentale su Luke Maye. Non si sa ancora quanto tempo dovrà rimanere fuori, è certo però che la perdita potrebbe essere pesantissima per i Blue Devils e Coach K. “È stato uno shock per noi, siamo abituati a giocare con lui, ci è mancato in campo quest’oggi”, ha detto Cameron Reddish a fine partita.
Luke Maye e il dominio in area
Il sunto finale è che North Carolina ha battuto Duke sotto canestro e il dato sui punti in area (62-28) è inequivocabile. La difesa di Duke si è trovata totalmente impreparata contro avversari il cui gioco è estremamente basato su corsa, contropiede e velocità, caratteristiche inspiegabilmente sottovalutate nel piano-partita coach K.E così Luke Maye, grazie a tiri ben costruiti e facili layup concessi dalla cattiva transizione difensiva di Duke, ha collezionato ben 30 punti e 15 rimbalzi, per una delle prestazioni migliori della sua carriera.
Oltre alla super gara di Maye, va segnalata la partita degna di nota di Cameron Johnson, autore di 26 punti. Johnson, quarto tiratore per percentuale nella nazione, non ha brillato nella sua specialità (0/4 dall’arco) ma si è sempre fatto trovare pronto con tagli e penetrazioni di qualità, prendendosi i tiri giusti, anche dal mid-range. Per UNC Garrison Brooks ha aggiunto 14 punti, mentre Coby White come prevedibile ha sofferto la difesa di Tre Jones. Alla fine, nonostante sia White che Kenny Williams non abbiano segnato molto, North Carolina ha prodotto più del doppio degli assist di Duke.
Hero Ball
Tanta circolazione per i Tar Heels e all’opposto poca per Duke. Non solo i Blue Devils hanno segnato meno della metà dei punti in area degli avversari, ma non erano in giornata neanche al tiro da fuori e hanno chiuso con un pesante 8/39 da tre punti anche peggiore della già bassa media stagionale. Quasi quaranta triple tentate, peraltro spesso contestate. Senza Williamson, le responsabilità offensive di RJ Barrett e Cameron Reddish sono ovviamente aumentata e infatti i due hanno chiuso rispettivamente con 33 e 27 punti a referto. Il problema è che quando non sono loro due a inventarsi qualche giocata di puro talento, Duke ha poco altro da offrire. Il resto della squadra ha messo a referto soltanto 12 punti contro l’ottima difesa di UNC. L’infortunio di Zion in sostanza ha regalato minuti a Jack White, Jevin DeLaurier e Alex O’Connell, i quali, per quanto ben intenzionati, non sono mai riusciti a incidere.
La classifica
In questo momento North Carolina, Duke e Virginia si trovano in testa alla ACC, con lo stesso record: 11 vittorie e 2 sconfitte. Per UNC il prossimo appuntamento sarà in casa contro Florida State, mentre Duke dovrà giocare contro Syracuse, una delle tre squadre contro la quale ha rimediato una sconfitta in questa stagione.