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30 anni di upset alla March Madness

UMBC Virginia March Madness
Autore: Giovanni Bocciero
Data: 2 Apr, 2020

Nel corso della March Madness non c’è nulla di più elettrizzante degli upset. I tifosi impazziscono quando una sfavorita riesce a sovvertire il pronostico e a buttare fuori dalla competizione una squadra molto più forte, una che magari è anche candidata a vincere il titolo nazionale. Ecco i dieci upset, nell’arco degli ultimi 30 anni, che hanno fatto la storia del Torneo Ncaa.

10. #11 VCU vs #1 Kansas 71-61

Quando: 2011 – Elite Eight
Dove: Alamodome, San Antonio

Grande intensità, difesa asfissiante con pressione a tutto campo e attacco votato al contropiede. È stata questa la ricetta della VCU di coach Shaka Smart che ha impressionato il mondo del college basket nel 2011. Una squadra in missione che ha abbattuto una dopo l’altra USC, Georgetown, Purdue, Florida State e infine Kansas. I Jayhawks dei fratelli Marcus e Markieff Morris sono stati stritolati nella morsa della difesa dei Rams, diventati la terza seed 11 della storia a raggiungere la Final Four, ma la prima iniziando dagli spareggi del First Four. Cammino interrotto però in semifinale solo da un’altra squadra ‘Cenerentola’, la Butler di coach Brad Stevens e Gordon Hayward.

 

9. #13 Valparaiso vs #4 Ole Miss 70-69

Quando: 1998 – First Round
Dove: Myriad Convention Center, Oklahoma City

Una partita dai ritmi alti che ha regalato uno dei momenti salienti più rappresentativi della March Madness. Valparaiso con una striscia di undici vittorie ha appena vinto il titolo della Mid-Continent Conference e affronta Ole Miss reduce da una delle sue migliori stagioni. Ne esce una gara divertente ed equilibrata, che nel solo secondo tempo ha visto ben undici cambi di vantaggio. Purtroppo per i Rebels il loro faro, l’ex Roseto, Napoli e Milano Ansu Sesay era in giornata ‘no’, tanto da sbagliare i liberi finali sul +2. Con pochi secondi sul cronometro, Valpo costruisce un’azione veloce conclusa con il tiro da 3 di Bryce Drew. Quei Crusaders sono arrivati sino alle Sweet 16, ancora oggi il miglior risultato dell’università.

 

8. #15 Lehigh vs #2 Duke 75-70

Quando: 2012 – First Round
Dove: Greensboro Coliseum, Greensboro

Una partita giocata a viso aperto, sempre in equilibrio e con un finale che ha lasciato un po’ di suspense. Alla fine ha avuto la meglio Lehigh nonostante contro avesse la Duke dei futuri Nba Miles e Mason Plumlee, Austin Rivers e Seth Curry. I Mountain Hawks, freschi vincitori del torneo della Patriot League, erano guidati dalla promessa CJ McCollum che in quella gara ha segnato ben 30 punti. Purtroppo per Lehigh si era trattato di un fuoco di paglia, perché nel turno successivo è stata eliminata da una non irresistibile Xavier. Resta comunque ancora oggi uno dei migliori risultati raggiunti dall’ateneo. Duke invece, solo due anni dopo ci è ricascata, questa volta in favore di Mercer.

 

7. #13 Princeton vs #4 UCLA 43-41

Quando: 1996 – First Round
Dove: RCA Dome, Indianapolis

Essere eliminati al primo turno da campioni in carica. È ciò che è capitato a UCLA nel 1996, quando ha incrociato sul proprio cammino la Princeton di coach Pete Carril. Rispetto all’anno precedente, i Bruins avevano visto cambiare il proprio roster: nonostante ciò, avevano vinto un altro titolo della Pac-12. Sufficiente per sperare di fare strada alla March Madness, peccato però che sulla loro strada ci siano i Tigers. Vincitrice della Ivy League, Princeton sfodera un’incredibile prestazione difensiva che tiene a bada i losangelini. In attacco il talento è poco, e così l’unica fonte di punti sono i suoi celebri tagli backdoor. Proprio con un’azione di questo tipo, Princeton ha indossato i panni del giustiziere a pochi secondi dalla fine.

 

6. #15 Santa Clara vs #2 Arizona 64-61

Quando: 1993 – First Round
Dove: John M. Huntsman Center, Salt Lake City

Santa Clara si presenta molto bene alla gara, prima vincendo da underdog il torneo della WCC e poi arrivando a condurre anche di 10 punti contro Arizona. La reazione dei Wildcats non tarda ad arrivare, con un 14-0 di parziale a fine primo tempo e fino a toccare il +13 nel secondo. Partita finita? Neanche per sogno. Se Arizona schiera il futuro Nba Damon Stoudemire e l’ex Biella, Pesaro e Milano Joseph Blair, i Broncos hanno tra le proprie fila un certo Steve Nash. Il due volte Mvp della Nba, all’epoca freshman, sale in cattedra illuminando il gioco di Santa Clara e segnando nel rush finale sei liberi consecutivi. Ad Arizona rimane il tiro della disperazione con Stoudemire che però non centra il bersaglio. I Broncos diventano così la seconda seed 15 della storia a centrare l’upset, dopo Richmond che aveva battuto Syracuse due anni prima.

 

5. #15 FGCU vs #2 Georgetown 78-68

Quando: 2013 – First Round
Dove: Wells Fargo Center, Philadelphia

Dopo solo due anni di eleggibilità in Division I, Florida Gulf Coast esordisce alla March Madness superando la Georgetown di Otto Porter. La squadra guidata da Andy Enfield – poi diventato coach di USC – è la prima seed 15 ad arrivare sino alle Sweet 16. E lo fa mettendo in campo un gioco spettacolare che le fa guadagnare il soprannome di ‘Dunk City’. Gli Eagles in questa gara escono alla distanza, prendendo il sopravvento sugli avversari nella ripresa. Il 78-68 finale è ancora oggi il margine di vittoria più ampio per una seed 15 al primo turno.

 

4. #11 George Mason vs #1 Connecticut 86-84 OT

Quando: 2006 – Elite Eight
Dove: Capital One Arena, Washington

La piccola George Mason, guidata da coach Jim Larranaga, può essere considerata ancora oggi una delle migliori ‘Cenerentola’ viste alla March Madness. Dopo aver superato Michigan State, North Carolina e Wichita State, tra i Patriot e la Final Four c’era solo UConn, squadra con cinque talenti Nba tra cui Rudy Gay. Con un gioco spregiudicato, a tratti spavaldo, con un centro più largo che alto, e con dei micidiali esterni intravisti anche in Italia, soprattutto Folarin Campbell adesso a Ferrara, GMU ha battuto gli Huskies dopo un overtime. E se avesse difeso sull’ultima azione dei regolamentari avrebbe centrato l’ennesimo upset anche prima. George Mason è una delle quattro squadre con il seed più basso (le altre LSU, VCU e Loyola Chicago) ad aver raggiunto la Final Four. Il cammino s’interruppe in semifinale contro i futuri campioni di Florida.

 

3. #14 Old Dominion vs #3 Villanova 89-81 3OT

Quando: 1995 – First Round
Dove: Times Union Center, Albany

Divertente, emozionante, tragica. Dipende dai punti di vista. Ma la gara tra Old Dominion e Villanova merita assolutamente il podio degli upset. Non bastarono 40 minuti per avere una vincitrice, ma addirittura ci vollero ben tre supplementari. Partita combattuta che ha visto il futuro Nba Kerry Kittles essere croce e delizia dei Wildcats. Diverse azioni convulse hanno reso ancor più bello il confronto, con Villanova al termine dei regolamenti e Old Dominion al primo overtime che hanno fallito il possibile canestro della vittoria. Alla fine i Monarchs sono riusciti ad essere più cinici e a mantenere i nervi saldi, trascinati da un sontuoso Petey Sessoms, autore di 35 punti.

 

2. #15 Middle Tennessee vs #2 Michigan State 90-81

Quando: 2016 – First Round
Dove: Enterprice Center, St. Louis

Prima di Middle Tennessee abbiamo visto che altre seed 15 capaci di ribaltare il pronostico. Questa gara però ha una cosa in particolare. La favorita Michigan State non è mai stata in vantaggio, sempre a inseguire dei Blue Raiders autori di una partita perfetta, aiutati di certo dal fatto di aver tirato 11/19 da 3. Resta una grande umiliazione per gli Spartans, vincitori del torneo della Big Ten e fra i candidati principali al titolo nazionale. Con questo upset, Middle Tennessee si è fatta conoscere al grande pubblico del college basket.

 

1. #16 UMBC vs #1 Virginia 74-54

Quando: 2018 – First Round
Dove: Spectrum Center, Charlotte

Mai prima di questa gara una seed 16 era riuscita nell’impresa di battere una seed 1. UMBC per questo ha fatto la storia e merita il gradino più alto del podio degli upset. Virginia, dal canto suo, aveva disputato una stagione da record, con 31 vittorie e la doppietta regular season-torneo nella ACC. La stagione 2017/18 sarà però ricordata perché i Cavaliers sono entrati nella storia dalla parte sbagliata. UMBC era alla seconda apparizione alla March Madness e, dopo un primo tempo concluso sul 21 pari, è stata capace di segnare 53 punti nella ripresa. Contro quella che per tutti è ancora oggi, grazie al sistema di coach Tony Bennett, la miglior difesa del college basketball.

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