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Tubelis guida la Preseason Top 10 degli Europei

Autore: Riccardo De Angelis
Data: 4 Nov, 2022

Anche quest’anno non mancano gli Europei che possono ergersi a protagonisti in NCAA. Ecco una Preseason Top 10 per il 2022-23 guidata da Ąžuolas Tubelis e dominata dalla sua Arizona e dalla Pac-12, conference alla quale appartengono i primi cinque giocatori di questa lista.

 

1. Ąžuolas Tubelis

Il lungo di Arizona è una scelta obbligata alla #1 dopo due stagioni di alto livello (13.9 punti, 6.2 rimbalzi, 2.3 assist, 1.1 recuperi l’anno scorso). Assoluta minaccia da imbeccare in campo aperto e capace in più occasioni di mostrare una versatilità offensiva di tutto rispetto – specie per un 2.11 – Tubelis ha però steccato di brutto al Torneo Ncaa. La sensazione è che quelle cattive prestazioni rappresentino più una lezione dalla quale imparerà che non un campanello d’allarme. Tommy Lloyd vorrà presumibilmente farne un elemento ancora più centrale del proprio gioco, quindi preparatevi a un ulteriore salto di qualità da parte del lituano.

 

2. Adem Bona

È il principale candidato a miglior freshman europeo di questa stagione e può essere sin da subito una vera e propria forza della natura in difesa e a rimbalzo. Il lungo di UCLA è un puro concentrato di muscoli ed energia, del tipo che non si vede spesso in genere e men che meno fra i pari ruolo della Pac-12 (i lunghi più fisici e/o esplosivi stanno altrove). Al netto di alcuni flash notevoli mostrati agli Europei U20, c’è del lavoro da fare sul piano offensivo, il che ne pregiudica un po’ le quotazioni in ottica Draft 2023. In definitiva, un possibile ma non probabile one-and-done che comunque al college può dominare nella propria metà campo.

 

3. Pelle Larsson

I numeri messi insieme fin qui sono onesti e niente più. Non fatevi ingannare però: Larsson è un giocatore di qualità elevata, abbastanza da non far rimpiangere i partenti Dalen Terry e Bennedict Mathurin nel reparto esterni di Arizona. Molto team oriented, forse troppo, tanto che coach Lloyd ha detto e ripetuto che vorrebbe vederlo più deciso. E sa esserlo, come dimostrato in estate con la nazionale maggiore, facendo un figurone contro la Slovenia. Può giocare dall’1 al 3, difendere forte, segnare dalla distanza, farsi largo verso il canestro e creare per gli altri. Il pacchetto completo, insomma: ora è il momento di metterlo in mostra.

 

4. Kerr Kriisa

Esuberante, sempre pronto a scherzare coi cronisti e a provocare i tifosi avversari, Kriisa è uno di quei personaggi sui generis che fanno bene allo sport, indipendentemente dal fatto che lo amiate od odiate. Reduce da un ottimo Europeo senior, la PG estone brilla in ambito FIBA così come in quello NCAA quando si tratta di creare per gli altri (4.7 assist) e di dare fastidio in difesa (quasi non c’è gara in cui non rimedi uno sfondamento). Più ondivago in fase realizzativa, invece: fatica ad andare fino in fondo mentre il jumper è buono ma soggetto ad alti e bassi. In ogni caso Arizona non può prescindere dal suo polso e dal suo carattere.

 

5. Tristan da Silva

Giunto al suo anno da junior, pare più che pronto a ricalcare le orme di Oscar come protagonista della Pac-12. È un giocatore diverso rispetto al fratellone, che si era trasformato in lungo atipico a Stanford: Tristan è una combo forward vera e propria capace di abbinare un bel repertorio tecnico intorno al canestro a una certa pericolosità in catch and shoot da lontano e abilità nell’attaccare i closeout. La sua media punti (9.4 l’anno scorso) è destinata a lievitare quest’anno, anche perché Colorado è in modalità rebuilding e ha un gran bisogno sia della sua produzione offensiva che di un suo salto di qualità in termini di leadership.

 

6. Yohan Traoré

Auburn ha un frontcourt titolare tutto nuovo e sarà complicatissimo raccogliere l’eredità del duo Smith-Kessler. Il francese però può formare un duo d’élite con Johni Broome e forse anche affermarsi come nome da primo giro al Draft di quest’anno. La sua crescita nel corso dell’ultimo paio d’anni – fisica prima e tecnica poi – è stata impetuosa, tanto da avere oggi qualità sufficienti per imporsi in un ambito ultra competitivo qual è quello della SEC, nelle vesti di 4 atletico di 208 cm a proprio agio nel colpire da oltre l’arco, attaccare fronte a canestro e produrre un impatto difensivo notevole sia intorno che lontano dal canestro.

 

7. Tosan Evbuomwan

Il più forte fra gli Europei delle mid-major e nel gruppone dei britannici in D1 (occhio a Jaiden Delaire, Amari Williams e Jubrile Belo). Princeton ha perso pezzi importanti ma dovrebbe essere sempre competitiva nella Ivy League proprio grazie ad Evbuomwan. Il gioco dei Tigers passa tutto dall’estrema – e rara – versatilità offensiva del suo lungo, un mismatch ambulante di QI e tecnica spiccate, che porta in dote anche buoni mezzi fisici ed è capace di mettere le manette ai polsi a una varietà di avversari. 16.0 punti, 6.7 rimbalzi, 5.1 assist, 1.4 recuperi l’anno scorso. In pole position per fare il bis come POY della conference.

 

8. Ajay Mitchell

Arrivato dal Belgio col biglietto da visita di eccellente creatore per gli altri dal PnR, al primo anno di college si è invece affermato in primis come three level scorer di pericolosità assoluta. Il suo febbraio era stato da superstar (due trentelli e tre ventelli in 8 gare) e quello è il tipo di livello al quale dovremo abituarci. Nome da non scartare in ottica Draft, può essere il POY della Big West quest’anno e confermare lo status di favorita di cui gode UC Santa Barbara nella conference. Occhio ai derby col connazionale e avversario diretto Noël Coleman, altro scorer di razza in forza ad Hawai’i, principale candidata a tallonare UCSB.

 

9. Olivier Nkamhoua

L’anno scorso si è infortunato proprio quando sembrava sul punto di esplodere completamente. Difensore versatile e realizzatore capace di far male in post così come di colpire (perlopiù da piazzato) dalla media e lunga distanza, Nkamhoua sarà un’arma tattica importante per Tennessee, capace di avere un impatto sulle due metà campo sia da 5 in un assetto small che da 4 accanto al serbo Uroš Plavšić. I Vols volano sulle ali dell’entusiasmo dopo l’amichevole stravinta a sorpresa contro Gonzaga (99-80), gara nella quale il finlandese ha messo insieme una doppia doppia da 11 punti e 14 rimbalzi in 28 minuti.

 

10. Jesse Edwards

Potrebbe essere il secondo miglior lungo di una ACC che sotto canestro dovrebbe essere dominata da Armando Bacot. Il centro di Syracuse, visto anche agli ultimi Europei, ha messo insieme 12.0 punti, 6.5 rimbalzi, 2.8 stoppate di media nel 2021-22 dopo due annate a impiego bassissimo, mostrando pericolosità come rollante, buona presenza sotto i tabelloni avversari e ottima protezione del ferro. Tenersi alla larga da problemi di falli ed espandere il proprio repertorio realizzativo saranno capitali per un’esplosione definitiva. Tutti da gustare i derby olandesi con l’amico Quinten Post, settepiedi di Boston College anch’egli in rampa di lancio.

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