Ritorni eccellenti, addii pesanti e ambizioni da rimodellare. É successo molto durante la Draft Deadline: mercoledì 31 maggio era l’ultimo giorno per sciogliere le riserve e decidere se rimanere al Draft o tornare in Ncaa e il terremoto causato dalle scelte dei vari giocatori non è stato banale.
Missione Final Four
Ha tenuto sulle spine Purdue fino all’ultimo, ma alla fine Zach Edey difenderà il titolo di National Player of the Year nella prossima stagione rendendo i Boilermakers, tornati con tutti gli effettivi, una squadra da Top 5. Sorte simile per Michigan State e Florida Atlantic: gli Spartans uniscono ad una delle migliori classi freshmen l’esperienza di Jaden Akins e AJ Hoggard che non si sono sentiti pronti per il grande salto, mentre coach Dusty May potrà contare per un altro anno sul duo di guardie Johnell Davis e Alijah Martin. Pochissime altre squadre – anzi quasi nessuna – ha avuto un’offseason uguale o migliore di queste tre.
Johnell Davis with the TOUGH finish down low! 😤 pic.twitter.com/XhV4hk2tJE
— NBA G League (@nbagleague) May 13, 2023
Subito dietro ci sono Tennessee e UConn. I Volunteers sapevano già che Julian Philips non sarebbe tornato a Knoxville (rimarrà nel Draft), ma non credevano che potesse tornare per l’extra year Josiah Jordan James, un tuttofare con quasi 90 partite da titolare sulle spalle, che regalerà continuità a coach Rick Barnes, alle prese con un’eccellente classe di transfer da amalgamare. I campioni in carica invece dovranno fare i conti con le partenze degli eroi del titolo come Adams Sanogo e Andrè Jackson, ma coach Dan Hurley potrà utilizzare Tristen Newton, che ha scelto di tornare, come assicurazione in caso il freshmen Stephon Castle non dovesse rivelarsi pronto.
Per rimanere nella Big East, Creighton riporta a casa Trey Alexander e Ryan Kalkbrenner, ovvero leader offensivo e difensivo di una squadra che, nonostante gli addi di Ryan Nembhard e Arthur Kaluma, potrebbe rimanere saldamente in zona Top 10. Scendono invece un po’ le quotazioni di Marquette, vista la partenza di Olivier Maxence Prosser, ma nonostante ciò la squadra di Shaka Smart potrebbe bazzicare le primissime posizione dell’AP Poll prestagionale.
Una Top 25 da scalare
Adem Bona è ancora troppo grezzo per l’NBA. Per questo ha fatto felice Mick Cronin tornando a UCLA per un altro anno. Alabama, invece, incassa a sorpresa l’addio di Charles Bediako, intrigato dalla scarsa presenza di lunghi in questa classe, e abbraccia totalmente lo small ball. Tornano sia Mark Sears che Jahvon Quinerly che si aggiungono ad un backcourt giù folto di suo. Ma la migliore notizia per Nate Oats sembra essere un’altra: l’unicorno da North Dakota State Grant Nelson ha rinunciato all’NBA per giocare un altro anno in NCAA, ad un livello più alto. I Crimson Tide sembrano essere tra le favorite.
Insieme a Max Abmas e Kadin Shedrick, il quintetto di Texas avrà a disposizione anche Tyrese Hunter e Dillon Mitchell, una coppia difensivamente devastante che coach Rodney Terry cercherà di far esplodere, soprattutto per Mitchell, in attacco. Illinois invece rafforza le sue ambizioni da Top 25 con i ritorni di Terrence Shannon Jr. e Coleman Hawkins che si aggiungono ai transfer Marcus Domask e Quincy Guerrier per formare un quartetto promettente nelle mani di coach Brad Underwood.
Dopo la finale, San Diego State non dovrà ricostruire perché potrà contare sulla presenza per un altro anno dell’eroe della semifinale contro Florida Atlantic Lamont Butler e del titolare Jadon Ledee. Saranno ancora loro la squadra da battere nella Mountain West, visto anche l’arrivo del miglior sesto uomo della Pac-12, Reece Dixon-Waters. Auburn avrà sotto canestro per un altro anno Johns Broome, autore di un grande G-League Camp ma non abbastanza da poter far innamorare qualche Gm Nba.
Chi è triste
Ora la panchina di John Calipari inizia a scottare. É inizio giugno e il roster di Kentucky conta soli 7 giocatori (su 13 borse di studio disponibili), visto che i Wildcats hanno visto Oscar Tshiebwe e Chris Livingston chiudere la porta ad un potenziale ritorno. Antonio Reeves ha tolto il proprio nome dal Draft, ma solo per inserirlo nel Transfer Portal. Certo, a Lexington arriverà la migliore classe di freshmen del prossimo anno ma sappiamo quanto sia difficile rincorrere un titolo NCAA affidandosi ai freshmen. L’obiettivo numero 1, ora, per Kentucky è Arthur Kaluma, ritiratosi dal Draft e miglior prospetto disponibile nel portal.
Un 4 fisico, atletico capace di aprire in due le difese: è Kaluma il migliore rimasto sul mercato
Rimanendo nella SEC, Eric Musselman ha costruito la sua classe transfer per assorbire l’addio di esterni come Ricky Council IV (rimasto al Draft), ma non per vedere andare via Jordan Walsh, ala inesplosa nella scorsa stagione che si giocherà le sue chance di secondo giro. Più nell’aria, ma non meno pesante è l’addio di Justice Sueing da Ohio State che così dovrà rimpiazzare i primi due scorer della scorsa stagione.
Anche Scott Drew dovrà rimodellare le ambizioni della sua Baylor. Dopo il trasferimento di LJ Cryer, arriva anche l’addio di Adam Flagler e quello possibile di Jalen Bridges. Se il primo è rimasto nel giro NBA, il secondo è indeciso tra un ritorno a Waco e il trasferimento in Australia per entrare nel programma “Next Stars” dell’NBL. Dal Transfer Portal è arrivato il play RayJ Dennis di Toledo, ma nel complesso i Bears sembrano avere qualche arma in meno rispetto ai loro anni migliori.
