Dopo i primi episodi di questa serie, continua il nostro viaggio tra i talenti del campionato collegiale. Ecco le migliori dieci ali pronte a ritornare nuovamente ai nastri di partenza della nuova stagione NCAA.
1. E.J. Liddell
Ohio State – 201 cm, 109 kg
16.2 PTS – 6.7 REB – 1.8 AST
Dopo l’addio di Duane Washington Jr., Liddell è ora l’unica vera stella di Ohio State. L’ala, nonostante l’assenza di un primo passo fulminante, si propone come uno dei migliori all-around della nazione. È disinvolto in entrambe le metà campo. In attacco è un vero e proprio mismatch nightmare, ha tantissime soluzioni, soprattutto dal midrange. Ha anche iniziato a tirare bene da tre, passando dal 19.2% del primo anno al 33.8% del secondo.
2. Matthew Mayer
Baylor – 206 cm, 102 kg
8.1 PTS – 3.7 REB – 1.0 AST
La difesa del titolo di Baylor passa dalla sua maturità cestistica. Dopo una stagione da sesto uomo caratterizzata dal graduale miglioramento, il nativo di Austin è pronto a prendere in mano i Bears dopo gli addii di Jared Butler e Davion Mitchell. Si tratta di un giocatore flashy, alla continua ricerca dello strappo decisivo, sia con il tiro da fuori che con l’atletismo. Da tre punti segna col 39.5%, dato che lo aiuta anche nell’aprire il campo per i compagni. Deve migliorare i suoi scivolamenti difensivi, ma la sua scalata nelle gerarchie nazionali sembra essere segnata.
3. Julian Champagnie
St. John’s – 203 cm, 100 kg
19.8 PTS – 7.4 REB – 1.3 AST
Una delle ali con la migliore comprensione del gioco. Tra il primo e il secondo anno è passato da 9.9 a 19.8 punti a partita. Certo, sono aumentati i tentativi dal campo, ma con loro anche le responsabilità e le attenzioni riservate dalle difese. Il fratello di Justin deve migliorare fisicamente, ma sopperisce a queste piccole lacune con la capacità di farsi trovare sempre al posto giusto quando serve. È in grado di capitalizzare sia da lontano, se necessario (38% da tre), che al ferro, dove non ha problemi ad attaccare il ferro con la giusta intensità.
4. Jermaine Samuels
Villanova – 201 cm, 101 kg
12.0 PTS – 6.4 REB – 2.5 AST
Ormai espertissimo, sa cosa deve fare in campo e tende a farlo bene. Contribuisce in maniera solida in entrambe le metà campo e il suo miglioramento al tiro lo ha resto una minaccia non trascurabile per le difese avversarie. Fisicamente è piazzato, solido, e spesso sfrutta tutti i suoi muscoli per arrivare al ferro con la forza. Non è rapidissimo e ha un ball handling, per ora, appena discreto, ma non si tira mai indietro. Insieme a Collin Gillespie, sarà presumibilmente il trascinatore di questa Villanova.
5. Jaime Jaquez Jr.
UCLA – 201 cm, 98 kg
12.3 PTS – 6.1 REB – 1.7 AST
Di avere tutte le carte in regola per essere il secondo violino di Juzang a UCLA, lo ha dimostrato alla scorsa March Madness. Con oltre il 39% da tre punti, è un tiratore sopra la media, in grado di segnare sia dal palleggio che al ferro. In attacco, di problemi non ce ne sono, a parte una fisicità non invidiabile. Difensivamente c’è poco o nulla da eccepire – non a caso era nel All-Defensive Team della Pac-12 – e in generale sul parquet trova sempre il modo di fare la differenza.
6. Terrence Shannon
Texas Tech – 201 cm, 95 kg
12.9 PTS – 4.0 REB – 1.4 AST
Non sono in pochi quelli che aspettano passi da gigante da parte sua. L’ala dei Red Raiders è il giocatore più versatile di questa lista. Resta un po’ esitante nel prendersi la responsabilità di tirare da lontano, ma è capace di segnare con costanza da ogni posizione del campo. Difende ad alto livello per quarantotto minuti e l’intensità che mette in fase difensiva va, parzialmente, a compensare le piccole difficoltà di playmaking. Forse un po’ di lucidità nella gestione del pallone potrebbe aiutarlo a fare il definitivo salto di qualità.
7. Buddy Boeheim
Syracuse – 198 cm, 88 kg
17.8 PTS – 2.6 REB – 2.6 AST
Il figlio di Jim è ormai un pilastro del quintetto degli Orange. Dopo la gavetta del primo anno, il suo ruolo si è consolidato: al terzo, ci si aspetta da lui una leadership a 360 gradi. Si tratta di un giocatore molto tecnico, con tanti punti nelle mani, percentuali alte al tiro e movimenti senza palla che rendono fiero il papà. Il suo senso del gioco lo aiuta tanto nel playmaking, però non abbastanza difensivamente, dove avrebbe bisogno di migliorare, e tanto, nell’uno contro uno.
8. Landers Nolley II
Memphis – 201 cm, 100 kg
13.1 PTS – 4.1 REB – 1.8 AST
Non è troppo costante da lontano, segue un po’ il momento della partita, ma le percentuali vicine al 40% dimostrano che alla fine ci sa fare. In generale è un buonissimo attaccante che sa muovere bene la palla, favorire i compagni e inserirsi nel sistema. Non è un caso che abbia avuto un impatto davvero interessante sia a Virginia Tech, che a Memphis. Perde ancora qualche pallone di troppo, sì, ma per il momento possiamo concederglielo, d’altronde gestire un attacco non deve essere la sua preoccupazione principale.
9. Quincy Guerrier
Oregon – 201 cm, 100 kg
13.7 PTS – 8.4 REB – 0.8 AST
Il trasferimento ai Ducks sa di nuovo inizio e di nuove sfide con le quali l’ala ex Syracuse vuole confrontarsi. Primo elemento d’interesse: come si adatterà a una difesa che non sia la classica zona di Boeheim. Preoccupano alcune amnesie, ma forse il cambio di sistema potrebbe addirittura aiutarlo. Nella metà campo offensiva è sempre attivo, prende rimbalzi, gioca per i compagni, porta blocchi ed è costantemente pronto a ricevere la palla in post per girarsi e tirare immediatamente. Sa occupare gli spazi e ne ha fatto il proprio marchio di fabbrica.
10. Ron Harper Jr.
Rutgers – 198 cm, 111 kg
14.9 PTS – 5.9 REB – 1.6 AST
Non tecnicamente brillante, ma grosso e difficile da spostare. Anzi, tendenzialmente è lui a spostarti se provi a mettersi sulla sua strada quando attacca il ferro con un paio di metri di spazio. Il vantaggio fisico e atletico è evidente, ed Harper è molto bravo a metterlo a disposizione anche della squadra, di solito da bloccante. Difensivamente è forse un po’ lento, in ottica NBA, sugli scivolamenti e nella difesa di ali un po’ più rapide e scattanti di lui, ma nel pitturato si fa sentire la sua presenza.