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Houston, tutta muscoli e difesa

Houston Cougars March Madness 2021
Autore: Manuel Follis
Data: 2 Apr, 2021

L’ultima volta che i Cougars sono stati a una Final Four era il 1984 e c’erano in squadra Hakeem Olajuwon e Clyde Drexler. Erano gli anni del Phi Slama Jama, tutta un’altra epoca. Houston è arrivata alla F4 seguendo un percorso inedito, ossia affrontando solo squadre con seed in doppia cifra, ma si è mostrata solida e compatta. La gara più difficile è stata quella contro Rutgers, dove è stata sotto nel punteggio fino a pochi minuti dalla fine.

Chi ha sconfitto

#15 Cleveland State 87-56
#10 Rutgers 63-60
#11 Syracuse 62-46
#12 Oregon State 67-61

Punti di forza

E’ la squadra con la migliore difesa (prima di tutta la Ncaa per eFG% concessa) e la più forte a rimbalzo, soprattutto offensivo. Lo era già in stagione regolare (seconda dietro a North Carolina) ma al Torneo ha fatto anche meglio con un dato complessivo di 62-26 contro le quattro avversarie affrontate. Ha quattro lunghi non altissimi, ma potenti, combattivi e atletici.

Punti di debolezza

E’ la squadra che tira peggio, decisamente peggio (38.8% finora al Torneo). E’ vero che punta sui rimbalzi offensivi, ma non può funzionare sempre. Non è dotata di grandi tiratori (nessuno oltre a Quentin Grimes sopra al 30% alla March Madness) e questo la penalizza. In difesa la protezione del ferro è estrema, ma in compenso è tra i team che concede più tiri liberi agli avversari di tutta la Ncaa.

Giocatori

Dejon Jarreau (PG/SG – Sr). In primavera era sul punto di lasciare l’università, oggi è il giocatore simbolo della March Madness di Houston. Dopo 40 secondi della prima gara contro Cleveland State, la guardia alta e magra (196 cm per 83 kg) ha preso un colpo all’anca che lo ha tramortito. Partita finita. E’ tornato in campo 48 ore dopo e Myles Johnson di Rutgers con un blocco lo ha colpito nello stesso punto spalmandolo per terra. Letteralmente piegato in due dal dolore, il senior continuava a ripetere in panchina: “Questa non sarà la mia ultima partita“. E aveva ragione. E’ tornato in campo e Houston ha vinto. Nelle successive due gare ha giocato da mvp del Torneo, disintegrando in difesa i diretti avversari e flirtando con la tripla doppia di media in attacco. Coach Sampson, prima delle grandi sfide, propone ai suoi ragazzi il gioco del bunker: “Siete in due e avete finito le munizioni, uno deve andare a prenderle e tornare da te a salvarti, di chi ti fideresti? Scrivilo sulla lavagna”. Jarreau ha ricevuto un voto da ogni compagno. Il leader è lui. E si sente in missione.

 Dejon Jarreau Houston 2021 hip

Dejon Jarreau colpito all’anca a bordo campo

Quentin Grimes (SG – Jr). La stagione dei Cougars è svoltata grazie al transfer che a inizio carriera aveva scelto Kansas. Miglior tiratore da 3 della squadra, non c’è tripla che non senta di poter realizzare, anche nei momenti clucth. Il tiro per andare alla Final Four guarda caso l’ha segnato lui.

Marcus Sasser (SG – So). Ci si dimentica che è un sophomore, perché spesso gioca con maturità. Grande realizzatore, molto a suo agio nel tiro dal palleggio, è perfetto per raccogliere i frutti delle creazioni di gioco di Jarreau e Grimes. E’ il futuro di Houston.

Justin Gohram (PF – Sr). Il lungo-non-lungo (201 cm) più versatile, quello utile per scardinare la zona dal post in lunetta o per sfruttare gli scarichi vicino a canestro. Nel front court di Houston, è quello con più punti nelle mani e l’unico a prendere con continuità anche tiri dall’arco.

Fabian White (PF – Sr). La svolta per Houston. Doveva saltare tutta la stagione per la rottura di un crociato, invece ha bruciato i tempi di recupero ed è tornato in campo a metà febbraio. E’ un senior che porta in dote, oltre a intimidazione e rimbalzi, anche i migliori movimenti spalle a canestro.

Tramon Mark (SG – Fr). Il freshman gioca poco, ma con un’energia rara. Lo hanno paragonato a De’Aaron Fox per il fisico magro e per la rapidità, ma rispetto all’ex Kentucky ha più tiro e meno abilità di passatore. Decisivo più volte in stagione, compreso il 2+1 per battere Rutgers in rimonta. Un lusso dalla panchina.

Brison Gresham (PF – Sr). La sua migliore partita della stagione l’ha giocata proprio al Torneo, al primo turno contro Cleveland State. Il senior, 203 cm per 104 kg, è il più feroce tra i lunghi di Houston e la quantità di falli/minuti è la più alta in squadra. Però sa come rendersi utile sotto canestro, anche in attacco.

Reggie Chaney (PF – Jr). Transfer da Arkansas, corpo massiccio (203 cm per 102 kg), il junior è il perfetto rappresentante dei lunghi plug-and-play di Houston. Entra in campo, fa qualcosa di buono, poi esce. Contro Oregon State 5 punti con 2/2 e 5 rimbalzi (3 offensivi) in 18 minuti. Quello che vuoi dai tuoi cambi.

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