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Hunter Dickinson e tanti altri profili esperti: la Top 10 dei centri

Hunter Dickinson
Autore: Stefano Fontana
Data: 7 Ott, 2024

Tanti super senior e altrettanti giocatori che hanno cambiato università in estate nella nostra Top 10 dei centri per la stagione 2024-25: dalla grinta di Coleman Hawkins alla certezza Hunter Dickinson, passando per la strana coppia di Michigan, College Jokic e tanti altri.

10. Coleman Hawkins

Kansas State | 208 cm | 104 kg

Dopo essere diventato una certezza nel quadriennio ad Illinois, il classe 2001 ha scelto di giocarsi l’ultimo anno di eleggibilità a Kansas State, aggiungendosi ai tanti volti nuovi regalati a coach Jerome Tang con l’obiettivo minimo di tornare al Torneo. Leader con le parole e con le azioni, porta ai Wildcats intensità e versatilità difensiva: non solo sa difendere il ferro, ma si trova a suo agio anche nel fronteggiare mismatch con giocatori più rapidi. In attacco sa sfruttare molto bene la sua intelligenza cestistica: in post alto sa trovare spesso il compagno meglio posizionato e questo lo rende un ottimo facilitatore. Tuttavia, sa anche mettersi in proprio, soprattutto vicino al ferro o quando ha spazio per il jumper dal mid-range. La sua energia sarà indispensabile per una squadra che vuole tornare a vincere con continuità.

9. Great Osobor

Washington | 203 cm | 111 kg

Terzo ateneo in quattro anni per l’inglese nato in Spagna, che dopo una grande stagione con Utah State (giocatore dell’anno nella Mountain West), era uno dei profili più succulenti del transfer portal. Si è accasato a Washington seguendo Danny Sprinkle, suo coach a Utah State. Ad aspettarlo un accordo per i diritti NIL dal valore di circa due milioni di dollari: niente male per uno che 12 mesi fa era praticamente fuori dai radar. Sa fare l’unico riferimento in un quintetto piccolo o giocare accanto ad un altro lungo, ed ha dimostrato di saper fare praticamente tutto: lottare in post, andare a rimbalzo, chiudere al ferro con delicatezza. Da tenere d’occhio.

8. J’Wan Roberts

Houston | 201 cm | 107 kg

Redshirt nel 2019, super senior in questa stagione: al sesto anno a Houston, il classe 2001 è uno dei profili più esperti di tutto il panorama NCAA. Molto mobile per la sua stazza, è un difensore di primissimo piano e un atleta di alto livello. In post basso sa muoversi molto bene, e crescendo anno dopo anno ha dimostrato di essere un ottimo facilitatore di gioco per i suoi compagni. Non sarà mai uno scorer vero e proprio (non ha mai superato i 10 punti di media a stagione) ma per puntare al titolo i Cougars non potranno fare a meno della sua presenza dentro e fuori dal campo.

7. Johni Broome

Auburn | 208 cm | 109 kg

Altro ritorno per l’anno di eleggibilità extra, stavolta ad Auburn: lex-Morehead State arriva dalla miglior stagione della sua carriera, chiusa a 16.5 punti, 8.5 rimbalzi e 2.2 stoppate di media in meno di 25 minuti a partita. Per KenPom è stato il terzo miglior giocatore della stagione in assoluto dietro Edey e Newton. In post basso è un attaccante formidabile, e sa usare il fisico per trovare punti in quasi qualsiasi situazione. Nell’ultimo biennio ad Auburn ha aggiunto però tanti elementi da centro “contemporaneo”, migliorando il gioco fronte a canestro e la capacità di coinvolgere i compagni. Il pick ‘n’ roll con lui da bloccante sarà una delle armi più pericolose di coach Bruce Pearl.

6. Vladislav Goldin / Danny Wolf

Michigan | 209 cm (G), 213 cm (W)  | 109 kg (G), 113 kg (W)

Ci sono un russo ed un israeliano, e sono i due nuovi lunghi (lunghissimi) arrivati a Michigan rispettivamente da Florida Atlantic e Yale. Sulla carta si potrebbe pensare ad un duo da alternare, per avere sempre un uomo d’area fresco e reattivo in ogni quintetto. Dusty May, invece, arrivato anche lui ai Wolverines da Florida Atlantic, ha dichiarato che i due potrebbero giocare insieme “un numero significante di minuti”. E, per quanto sembri contro-intuitivo, potrebbe non essere una cattiva idea: Goldin è un rim protector coi fiocchi, sa dominare fisicamente e usare benissimo il post-basso; Wolf, pur avendo caratteristiche simili, ha però dimostrato agilità e tocco per giocare da lungo mobile, ricevendo spesso fronte a canestro e non disdegnando il tiro da tre. Doversi occupare di due giocatori di questa stazza contemporaneamente potrebbe costringere tante difese a compromessi per nulla piacevoli.

5. Oumar Ballo

Indiana | 213 cm | 118 kg

Altro super senior, altro punto di riferimento di un programma con grandi ambizioni: ha finito il 2023-24 ad Arizona con una sensazionale doppia doppia media di punti (12.9) e rimbalzi (10.1), per poi entrare nel transfer portal ed approdare ad Indiana. Dominante sotto entrambi i tabelloni, straordinario in pick ‘n’ roll, il maliano ha già dimostrato di saper usare tanto il fioretto quanto la sciabola quando si tratta di procurarsi punti in area. Sa chiudere con qualità con entrambe le mani, ed è bravissimo nell’usare il corpo degli avversari a suo vantaggio. Fa strano dirlo per un giocatore al quinto anno, ma la buona notizia per coach Mike Woodson è che sembra poter crescere ancora durante la stagione.

4. Ryan Kalkbrenner

Creighton | 216 cm | 122 kg

I 17.3 punti di media della scorsa stagione potrebbero fare pensare ad un lungo spumeggiante e fantasioso, ma il numero 11 di Creighton è più un giocatore che fa poche cose di grandissima utilità: blocca, lotta a rimbalzo e trasforma in punti la maggior parte dei palloni che gli gravitano intorno. II suo ruolo chiave nei Bluejays è però nell’altra metà campo: praticamente l’intera difesa si regge sulle sue spalle. Punterà al quarto titolo consecutivo di miglior difensore della Big East dopo aver chiuso il 2023-24 con 3.1 stoppate di media. Pochi fronzoli, tantissima sostanza.

3. Robbie Avila

Saint Louis | 208 cm | 109 kg

Per via del suo aspetto è diventato il più classico dei meme, grazie ad un fisico ingombrante e agli inseparabili occhiali da vista che gli sono valsi soprannomi come Cream Abdul-Jabbar o Larry Nerd. Dietro l’ironia spicciola, però, si nasconde un talento raro: elegante e cestisticamente intelligente, si è dimostrato un rebus anche per difese di squadre ben più quotate di Indiana State. Si sa muovere benissimo in campo, con e senza palla, ed in confronto ai pari ruolo rende molto bene sia dall’arco (39.4% su 4.2 tentativi a partita), che in post alto (91esimo percentile in NCAA per punti ottenuti): praticamente il bloccante perfetto per i giochi a due. Entrato nel portal, ha scelto la modesta Saint Louis: se dalla prossima stagione vi aspettate spettacolo, tenetelo d’occhio e non sarete delusi.

2. Norchad Omier

Baylor | 200 cm | 109 kg

ESPN lo ha definito il miglior lungo disponibile nel transfer portal di quest’estate, ed è davvero difficile dargli torto: il nicaraguense si trasferisce a Baylor portandosi dietro un bagaglio da 17 punti e 10 rimbalzi di media (quarta doppia doppia “stagionale” consecutiva), una nomination nel miglior quintetto della ACC e la sensazione di predicare un po’ nel deserto in quel di Miami. Il suo gioco è stato costruito con cura attorno ad un atletismo fuori dal comune: in attacco è in grado di spazzare via avversari sia in post che in penetrazione, a rimbalzo è incontenibile (soprattutto nella metà campo offensiva), è un ottimo rim protector oltre che uno stoppatore di livello, specialmente in aiuto. Si godrà l’ultimo ballo al college in una contender.

1. Hunter Dickinson

Kansas | 218 cm | 120 kg

Ultima stagione (da super senior) anche per uno dei volti-simbolo di questa generazione del college basketball. Dopo tre annate a Michigan, lo scorso anno si è trasferito a Kansas continuando a dominare: 17.9 punti, 10.9 rimbalzi e 2.2 assist di media non sono però serviti ad evitare l’eliminazione dal Torneo al secondo turno per mano di Gonzaga. Dickinson è il sogno di ogni allenatore: un lungo fisico, intenso, che sa trovare il canestro con continuità anche dalla media distanza, muoversi in campo e mettere in ritmo i compagni. Ogni anno sembra perfezionare un pochino di più il suo gioco, e questo dovrebbe far dormire preoccupati tutti i suoi avversari in vista della prossima stagione: l’obiettivo è uscire dal college in maniera trionfale.

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