Manca meno di un mese all’inizio della stagione ed è ora di entrare all’interno della Top 10 della nostra Preseason Top 25, zona in cui potremmo anche incontrare la possibile campionessa a fine anno. Le ultime due finaliste più North Carolina a caccia di record, una Gonzaga colpita dagli infortuni e una Houston che punta sul sistema.
10. North Carolina
Intorno ad RJ Davis, papabile NPOY a caccia di record (potrebbe diventare il miglior scorer della storia UNC), coach Hubert Davis ha costruito una North Carolina atletica, profonda e con potenziale. Elliott Cadeau, dopo un anno di ambientamento, promette di essere uno dei migliori floor general della nazione e forse qualcosa di più se sistemasse il tiro. Coach Davis vorrebbe essere la squadra più veloce della Division I e ha in mente una lineup con tre guardie utilizzando l’atletismo di Seth Trimble (il miglior difensore del roster) e dei freshmen Ian Jackson e Drake Powell. Sotto canestro c’è tanta varietà: Cade Tyson da Belmont è uno stretch four di primo livello, così come Jae’lyn Whiters è un all-around preziosissimo che potrebbe riscoprire il suo tiro da tre (42% nella sua ultima stagione a L’Ville, 20% la scorsa). Ven Allen-Lubin regala un profilo di 5 più perimetrale, rispetto alla tradizionalità di Jalen Washington. Duke avvisata, North Carolina è temibile.
9. Purdue
Come sarà la vita dopo Zach Edey? Secondo gli analisti americani bene ma non benissimo: noi ci chiediamo se si ricordano che programma era Purdue cinque anni fa. Coach Matt Painter ha sempre portato a casa i risultati e molti dei protagonisti dello splendido scorso biennio sono tornati. Braden Smith e Fletcher Loyer avranno in mano le chiavi della squadra. Il primo dovrà confermare il salto fatto lo scorso anno a livello di qualità e concretezza e, arrivati al terzo anno, ci si aspettava la stessa cosa anche da Loyer. Attorno a loro ci saranno una serie di mestieranti con tanta esperienza: l’atletismo di Cam Heide, l’IQ di Ethan Morton, le movenze sotto canestro di Trey Kaufmann-Renn che prenderà posto di Zach Edey nel posto di 5, il talento inesploso di Caleb Furst, il solito spilungone tanto amato come Will Berg, 218 cm. In più Painter ha reclutato Daniel Jacobsen, 220 cm di lungo che ha impressionato nei camp di Team USA U18.
8. UConn
Siamo sicuri che Aidan Mahaney e Tarris Reed fossero la miglior combo guardia-centro da pescare nel portal per puntare ad un folle three-peat ? Forse no, ma dopo questi due anni vogliamo davvero dubitare del talento di Dan Hurley e del suo staff nel valutare i giocatori? La sensazione un po’ amara rimane: Mahaney dovrà dimostrare una maggiore fisicità e continuità per sopravvivere in Big East, così come Reed dovrà sgrezzarsi. Sembra inoltre esserci una precedenza per i veterani cresciuti nel sistema UConn: Hassan Diarra e Samson Johnson pronti al salto in quintetto dopo un biennio da vice di lusso, Alex Karaban l’anima del team che dovrà elevarsi a prima opzione difensiva, Jaylin Stewart e Solomon Ball che pazientemente hanno atteso il loro momento e hanno tutto per esplodere. Il quintetto con questi più un tiratore di due metri del calibro di Liam McNeeley sembra anche essere gigantesco. In America, UConn è più quotata che nella nostra Top 25, probabilmente vittime delle arti mistiche di Hurley, diventato ormai santone.
7. Gonzaga
Il nuovo infortunio di Steele Venters ce li ha fatti scendere di qualche posizione, ma Gonzaga riparte dallo straordinario finale di stagione del 2023-24 quando Ryan Nembhard era diventata l’estensione di coach Mark Few in campo trasformando il volto dei Bulldogs. Si riparte dalle visioni del canadese capace di aprire in due le difese avversarie, dal tiro da tre punti di Dusty Stromer, da una verve realizzativa ritrovata da parte di Nolan Hickman al quale si aggiunge il transfer di Pepperdine di Michael Ayayi, ala di oltre due metri con il 47% da tre punti. Difficilmente rivedremo la soluzione a tre lunghi vista lo scorso anno, rifornendo però così un reparto lunghi ben assortito tra tiratori come Braden Huff, giocatore da post come Graham Ike e un tuttofare come Ben Gregg. Da sottolineare gli arrivi di Braeden Smith, guardia nana svezzata nel sistema offensivo di Colgate, e quello di un potenziale ventellista come Khalif Battle.
6. Houston
Un sistema così compatto e quadrato da non esser scalfito dall’ingresso in Big 12, dominata implacabilmente. Se non fosse stato per l’infortunio di Jamal Shead anche la Final Four sarebbe stata la portata. Coach Kelvin Sampson riparte dalle certezze di uno dei programmi più continui dell’ultimo decennio, riparte dai muscoli sotto canestro di una coppia temibile formata da J’Wan Roberts e Ja’Vier Francis: due dei migliori rimbalzisti della nazione che si completano in attacco, più forte il primo, e in difesa, più forte il secondo. LJ Cryer e Emmanuel Sharp dovranno alzare il livello di una tacca perché il rimpiazzo di Shead è Milos Uzan da Oklahoma, un corpo perfettamente integrabile in quella difesa ma offensivamente più un assistman che uno scorer. Gli infortuni ereditati dalla scorsa stagione fiaccano la profondità di questo roster: Mylik Wilson e Kordelius Jefferson cambieranno gli esterni, mentre Cedric Lath, già intravisto lo scorso anno, darà respiro ai due lunghi. Se dovessero tornare in condizioni accettabili Terence Arceneaux (tendine di Achille) e Joseph Tugler (piede rotto), sarebbe un bel upgrade.
Preseason Top 25 2024-25: dalla #15 alla #11