La squadra
Lo scorso anno il trio composto da Jonathan Isaac, Dwayne Bacon e Xavier Rathan-Mays produceva il 47% dei punti di Florida State. Logico pensare che andati via per i Seminols sarebbe stato complesso rimpiazzarli senza neppur aver messo a segno un reclutamento eccelso. E invece coach Leonard Hamilton è riuscito a responsabilizzare chi è rimasto, facendogli alzare il livello del proprio gioco. Sono i numeri che lo certificano: secondo attacco della conference (82.6); miglior marcatore di squadra Terance Mann con 14 punti (quinto in ACC per percentuale dal campo); dieci i giocatori utilizzati per almeno 10′ di media. Insomma tutti sono necessari ma nessuno è indispensabile, e visto che FSU ha centimetri vicino al canestro e pericolosità sul perimetro cambia spesso il protagonista di giornata. Nei primi due turni del Torneo Ncaa sono riusciti a far leva sulla propria difesa per avere la meglio su Missouri e Xavier.
Braian Angola impegnato a difendere su Trevon Duval
Il giocatore chiave
Ok, tutti necessari e nessuno indispensabile, ma Florida State non può fare a meno di Braian Angola, il vero collante della squadra. La combo-guard colombiana al suo ultimo anno di università è presente in quattro diverse voci statistiche, il che lo rende utile nell’economia dei Seminoles in entrambe le metà campo. Certo tende a forzare qualche tiro e a perdere ogni tanto la bussola, ma in un modo o nell’altro riesce a rimediare agli errori commessi. E quando lui non è in serata, son dolori per i Seminoles.
Prospetti
Si fa davvero fatica a riconoscere in questo roster un giocatore che possa avere una carriera da professionista ad altissimo livello. Braian Angola lo può essere, e se ci riuscirà dovrà ringraziare soltanto la caparbietà che lo contraddistingue. Per il resto si tratta di una squadra che ha poco da offrire alla Nba e all’Europa il prossimo autunno.
