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Liberty, una piccola Virginia che stupisce

Caleb Homesley - Liberty
Autore: Manuel Follis
Data: 27 Dic, 2019

Un coach allievo di Tony Bennett, un centro alto 195 cm che però pesa più di un quintale, uno dei migliori rimbalzisti offensivi della nazione, un tiratore da 50% da 3 punti e in tutto questo la migliore partenza della storia di Liberty University, con 14 vittorie e zero sconfitte. Adesso i Flames, il 29 dicembre, andranno in trasferta a Baton Rouge per affrontare LSU in quella che sulla carta dovrebbe trasformarsi nella prima sconfitta della stagione per il college. Ma se così non fosse, non solo Liberty farebbe con molta probabilità l’ingresso nella AP Top 25, ma ci sono serie probabilità che la squadra finisca la stagione regolare con un record di 30-0.

Una piccola Virginia

Ritchie McKay aveva già allenato Liberty nelle stagioni 2007-2008 e 2008-2009, poi però ha lasciato l’università di Lynchburg in Virginia per spostarsi un centinaio di km a nord, a Charlottesville, dove ha sede una delle squadre più forti dello stato, Virginia University, per andare a fare l’assistente allenatore di Tony Bennett. McKay è stato 6 anni in panchina con i Cavaliers, anni in cui la squadra della ACC è arrivata 3 volte al Torneo e ha giocato anche una Sweet 16 (in quella squadra c’erano Malcom Brogdon, Joe Harris, Justin Anderson, Anthony Gill e London Perrantes).

Tony Bennett (a sinistra) e Ritchie McKay (a destra)

Tony Bennett (a sinistra) e Ritchie McKay (a destra)

Appresi molti dei segreti da uno degli allenatori più stimati della Ncaa, McKay ha poi fatto ritorno a Liberty e ha iniziato a riscrivere la storia del programma. Dopo una prima stagione con record negativo e due vincenti, nel 2018-2019 la squadra ha registrato il più alto numero di vittorie della sua storia (29), ha battuto UCLA rifilandole 15 punti di scarto causando il licenziamento di coach Steve Alford e infine al Torneo Ncaa si è tolta lo sfizio di battere (come testa di serie n. 12) Mississippi State (che era n. 5) per poi uscire al secondo turno contro Virginia Tech.

Da quando è tornato McKay, Liberty è tra le università con l’adjusted tempo più lento della Ncaa. Insieme a Virginia, ovviamente. Quest’anno i Flames sono al 351° posto (terzultimi) mentre i Cavaliers sono ultimi, in 353° posizione. Il senso però è quello: ritmo di gioco molto controllato, grande protezione del canestro. In difesa concedono il 43,3% di Effective FG agli avversari (18° in Ncaa) e consentono solo il 21,5% di rimbalzi offensivi agli avversari (5°) mentre in attacco prestano grande attenzione, generando pochissime palle perse. Il risultato è appunto la partenza 14-0, la migliore della storia dell’università.

Un lungo bianco, un cecchino e un centro più largo che alto

Da dove partiamo? Perché è difficile guardare una partita dei Flames senza provare simpatia. Intanto dalla panchina si alza il senior Myo Baxter-Bell, un centro che pesa 115 kg ma è poco più alto di 190 cm (ne dichiara 195, ma forse li raggiunge se si mette in punta di piedi). Nella vita è uno di quei giganti dal cuore buono, che passa il tempo lavorando per la comunità e regalando sorrisi ai bambini facendo volontariato. In campo è un trattore, che prende posizione di forza contro gli avversari, ma che all’occorrenza sa muoversi come un ballerino. Per i nostalgici, ce n’era un altro simile (un po’ più alto e più pesante): Robert Traylor, soprannominato proprio “il trattore”, che giocava a Michigan alla fine degli anni ’90.

Myo Baxter-Bell - Liberty

Myo Baxter-Bell – Liberty

Il centro titolare però non è Baxter-Bell ma Scottie James, un lungo bianco che sembra uscito dal gruppo dei “nazisti dell’Illinois” (invece viene dalla Florida). James per inciso è anche il miglior giocatore della squadra. Quadrato ed efficace, il senior negli ultimi 3 anni è sempre stato fra i primi 50 della nazione per percentuale di rimbalzi in attacco. Una costanza che evidenzia non un caso, ma una vera propensione per il gioco offensivo.

Il tiro da fuori è incombenza divisa tra più giocatori, ma ne segnaliamo due. Il primo è il senior Caleb Homesley, che forse è il talento più interessante in ottica europea, un’ala di quasi 2 metri versatile, che tira il 35.1% da 3 e che al momento garantisce il maggior numero di punti alla squadra (11.3), pur avendo una vocazione difensiva. Al suo fianco gioca il junior Elijah Cuffee, una tipica guardia tiratrice (38 triple e 36 tentativi da 2 finora in stagione). Al momento ha il 44.7% dall’arco e ha lampi in cui sembra non possa sbagliare.

Adesso, i Flames sono pronti per la sfida più importante della stagione, quella del 29 dicembre in casa di LSU. Un ostacolo quasi impossibile da superare, a dirla tutta. In ogni caso, la gara contro la formazione allenata da Will Wade sarà l’unica prevista in stagione contro una squadra nella top 50 di Kenpom. E se arrivasse una vittoria (non ci sono ancora le quote dei bookmakers) non solo Liberty scriverebbe un’altra pagina della sua storia, ma avrebbe serissime possibilità di chiudere la stagione regolare con un record di 30-0.

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