Se West Virginia ha scalato mese dopo mese le posizione del ranking fino ad arrivare anche alla #6, il merito va soprattutto al suo coach, Bob Huggins, che non per niente è tra i pretendenti al premio di Coach of the Year. Adattandosi alle caratteristiche della sua squadra e sfruttando al meglio il senso di Miles McBride per il canestro, Huggins ha innanzitutto ridotto l’impiego della “Press Defense”, suo marchio di fabbrica, al 9.8% del totale e promosso invece un attacco “free-flowing”.
Allo stesso modo, ha saputo riplasmare la sua squadra quando a gennaio Oscar Tshiebwe ha deciso di lasciare Morgantown per Kentucky, un duro colpo che ha di fatto costretto Huggins ad abbandonare il sistema con due centri: il risultato è stato un maggiore rendimento nel tiro dalla lunga distanza (36.5 % di efficacia) e in generale dell’attacco dei Mountaineers, che, nei dati di KenPom si piazza al decimo posto per Adjusted Offense (117.4), grazie al passo in avanti fatto da tutti i piccoli, da Taz Sherman a Sean McNeil.
In quintetto c’è finito Jalen Bridges, che al di là degli alti e bassi tipici di un freshman, si è confermato giocatore di assoluto interesse e poi c’è Derek Culver, cioè la miglior macchina da doppie doppie della Big12, e con lui la presenza sotto canestro è assicurata, come dimostra il 13.6% di efficacia nei rimbalzi di attacco di West Virginia, sesta migliore nel paese. Non tutto ha sempre funzionato alla perfezione in una conference ipercompetitiva, con qualche sconfitta di troppo in casa, ma i Mountaineers hanno come sempre un gran carattere. Come quello di Bob Huggins.
Quintetto
G – Miles McBride
15.3 PTS, 3.9 REB, 4.7 AST
G – Sean McNeil
12.1 PTS, 2.1 REB, 0.7 AST
F – Emmit Matthews
7.6 PTS, 3.8 REB, 0.4 BLK
F – Jalen Bridges
5.8 PTS, 3.4 REB, 0.5 BLK
PF – Derek Culvert
14.8 PTS, 10 REB, 0.8 BLK
Giocatori chiave
Talento, saggezza, dedizione, tenacia, spirito di squadra e mentalità vincente. McBride è il cuore, la testa e soprattutto il braccio armato di questa squadra. La sua efficacia in attacco è pari al 42.0% e arriva al 41.2% nel tiro da tre. Ma non si dimentica dei compagni e ha un eccellente ball handing (è primo in conference per assist/turnover Ratio 2.5). Non è un caso se Huggins gli dà molto spazio (gioca in media 33.9 minuti a partita). Il problema è che quando non è in campo, la squadra ne risenta davvero tanto (-16.2 in attacco).
È il miglior rimbalzista che sia capitato a WVU: primo con una percentuale di rimbalzi difensivi pari al 29.5 è primo nella Big 12 e decimo a livello nazionale. Aggiungeteci anche una buona familiarità con il canestro (61.8 di FG% e muro dei 1,000 punti superato) e la sua presenza nella lista per il Wooden Award per il miglior giocatore non sembrerà così strana. Vero baluardo sotto canestro, Culver è anche bravo a cercare il fallo degli avversari anche se non sempre riesce a sfruttarli al meglio: quest’anno ha tirato ben 110 tiri liberi ma solo con il 61.8%.
- TAZ SHERMAN – Sr. – SG – 193 cm 86 kg
È in lizza come miglior sesto uomo della Big12 e il fatto che grazie alle nuove regole potrà tornare anche il prossimo anno, non può che rendere felice coach Huggins. Ha giocato da titolare solo in 6 partite, ma ha lasciato il segno nei due big match contro Baylor e Oklahoma State in termini di punti (rispettivamente 26 e 20). Con lui in campo, i dati di Hoop Explorer mostrano come l’attacco di WVU registra un +11.1.