Johnny Davis, Tyrese Hunter, Jabari Smith e Isaiah Wong. I quattro moschettieri che trascinano Wisconsin, Iowa State, Auburn e Miami al secondo turno della March Madness. Solo i Tigers hanno avuto vita facile contro la #15 Jacksonville State, per il resto tutte partite tirate decise nei minuti finali.
#2 Auburn – #15 Jacksonville State 80-61
#7 USC – #10 Miami 68-66
#11 Iowa State – #6 LSU 59-54
#3 Wisconsin – #14 Colgate 67-60
Un uomo solo al comando
Steven Crowl segna la tripla del 53-52 per Wisconsin a 8 minuti dalla fine. Da lì in avanti, un solo uomo al comando, Johnny Davis, che segna gli ultimi quattordici punti dei Badgers e li trascina di peso, come spesso fatto in stagione, al secondo turno. La differenza con Colgate è tutta qui: c’è chi ha il candidato principale National Player of the Year e chi no. E dire che i Raiders erano entrati in campo con la faccia giusta: nel primo tempo difesa tosta e palla a Cummings per creare in attacco, nel secondo una grandine di triple che potevano sotterrare Wisconsin (10/22 da tre a fine partita).
Invece Wisconsin è proprio questa squadra qui: barcolla, ma non molla e soprattutto ha l’asso Davis nella manica per vincere le partite. 8/20 al tiro, equamente diviso tra tiri da due e da tre, ma soprattutto dei minuti di onnipotenza dove ha preso a spallate la difesa e ha messo la tripla decisiva del +9 ad un minuto mezzo dalla fine. Cade un’altra mid major interessante che ha dominato la regular season. Per trovare una Cinderella, bussate ad un altro regional.
Ordinaria amministrazione
Auburn chiude la pratica Jacksonville State in tempi piuttosto ragionevoli. I Tigers trovano un buon equilibrio tra soluzioni interne e dal perimetro, mancato un po’ nelle ultime uscite, con una buona prova di insieme. Jabari Smith mette a tabellino 20 punti, 14 rimbalzi e 5 assist con la solita prova scintillante, condita da un poster clamoroso a fine partita. Menzione speciale per Jalen Gibbs e Jalen Flinch che segnano 37 punti in due, ma il resto dei Gamecocks non entra mai in partita e la differenza di talento pare evidente.
La calma di Iowa State
LSU e Iowa State sono entrambi nella Top 5 per TO% forzate in difesa. Chi avrebbe resistito di più alla pressione dell’altra avrebbe avuto in mano lo scontro del primo turno del Midwest Regional. Anche se nel finale ha tremato, Iowa State è stata quella che ha gestito meglio la palla ed è stata davanti tutta la partita, resistendo al forcing finale di una LSU senza coach. Una grande prova di squadra a livello difensivo: un po’ più aggressivi del livello consentito (tanti falli hanno tenuto in partita i Tigers), una caterva di palle rubate che hanno portato punti in transizione e i Cyclones hanno ingabbiato tutte le fonti d’attacco degli avversari.
Ma se Iowa State giocherà contro Auburn, il merito è del Freshmen of the Year della Big 12, Tyrese Hunter, che ha visto la luna da tre punti. 7/11 dalla lunga distanza con due bombe decisive negli ultimi 100 secondi di partita per imprimere a fuoco il suo marchio sulla partita.
Una delle 7 triple messe a segno da Tyrese Hunter, vagamente decisivo nel 59-54 di Iowa State su LSUpic.twitter.com/cClsPtF7Ca
— Basketball NCAA (@BallNcaa) March 19, 2022
Miami-USC, spettacolo puro
USC e Miami hanno dato spettacolo puro. Gli Hurricanes hanno allungato, i Trojans hanno ricucito a metà partita e il finale è stato in volata. Ha vinto Miami grazie ai liberi di Charlie Moore, ma Drew Peterson è andato vicinissimo al miracolo da centrocampo con una tripla sputata dal ferro. Il senior di USC ha tenuto in piedi la propria squadra con 17 punti, 5 rimbalzi e 3 assist. Dall’altra parte la miglior prestazione è stata di Isaiah Wong, che ha chiuso con 22 punti nonostante i problemi di falli.
Il ritmo è stato piuttosto alto a inizio partita con tutto vantaggio di Miami mentre USC ha provato con la zona a tratti ad abbassare il numero di possessi, ma ha perso troppi palloni (18) mentre gli Hurricanes hanno gestito benissimo il pallone, con soltanto 3 turnover in tutta la partita e 0 negli ultimi sedici minuti. Il primo tempo dei Trojans fa infuriare coach Andy Enfield ma la sua squadra è rimasta in partita grazie al 43% da dietro l’arco. Alla fine il giocatore decisivo è stato Kameron McGusty con canestri nei momenti più caldi della partita. Miami avanza e si prepara per una sfida contro Auburn da fuochi d’artificio.